VI

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Il pomeriggio del giorno dopo Harry fece come gli aveva detto Hagrid. Si preparò e portò con se il mantello dell'invisibilità, e con quello anche il mantello che gli aveva prestato Draco due giorni prima. Si era dimenticato di restituirglielo, o meglio, il biondo era scappato e non era riuscito a ridarglielo in tempo.

I due si incontrarono direttamente davanti alla casa del mezzo-gigante, per evitare di essere visti insieme.

<Già qui, Potter?> Chiese Draco camminando verso la casa.

<Visto?> Alzò un sopracciglio <Oggi sei tu quello in ritardo>

<Sei tu in anticipo>

<Certo, solo perché non vuoi ammettere di essere in ritardo> Sorrise.

<Ma smettila> Lanciò uno sguardo verso i due mantelli che Harry teneva appoggiati su un braccio <Me l'hai riportato?> Chiese con tono sarcastico <Pensavo ci dormissi insieme> Sorrise maliziosamente.

Il moro gli lanciò un occhiataccia <Che schifo, Malfoy> Prese il mantello e glielo gettò addosso.

<Hey hey ragazzi> Li chiamò Hagrid, spuntato dalla porta <Entrate> Disse abbassando la voce e guardandosi intorno, come se dovesse essere un segreto.

I due ragazzi lo seguirono dentro casa. Harry si sedette subito su una poltrona rossa, la sua preferita sin dal primo anno. Draco invece stava osservando ogni oggetto, mobile o sedia con un'espressione decisamente disgustata <Tu vivi sul serio qui?> Chiese allungando un dito verso una specie di trappola per orsi, per poi ritrarlo all'istante.

Hagrid si girò versò di lui dopo aver chiuso la porta <Si, Malfoy>

<Mhm...> Lo guardò con aria perplessa <Questa la chiami sul serio casa?>

<Malfoy> Lo fermò Harry, facendogli segno di stare zitto. Dopotutto quello era l'unico posto dove i due si potevano rifugiare senza farsi vedere e, se lui iniziava a criticarlo, Hagrid avrebbe potuto cacciarlo. Così facendo i due non avrebbero più avuto un posto sicuro.

Draco si avvicinò a lui, chinandosi in avanti per guardarlo negli occhi <Zitto tu> rispose all'implicito ordine di Harry.

Il biondo girò ancora un po' per la casa, esaminando tutti gli strani oggetti che vedeva. Hagrid lo osservava mentre parlava con Harry, quando ad un certo punto tornò vicino a lui e si sedette sul bracciolo della poltrona.

I due si misero a parlare per ore, facendo discorsi di ogni tipo, ai quali qualche volta si aggiungeva anche Hagrid. Quest'ultimo però aveva notato qualcosa di strano tra loro, come se Draco avesse stregato Harry in qualche modo, anche se probabilmente c'era una spiegazione più logica. La verità era che quei due non si erano mai davvero odiati e aspettavano solo il momento giusto per potersi parlare normalmente e raccontarsi tutte le cose che avrebbero voluto dirsi gli anni precedenti. O meglio, così era come Harry vedeva la situazione. Draco invece non la pensava esattamente così. Certo, avrebbe voluto essere suo amico dal primo giorno in cui si erano incontrati, ma c'era qualcosa di più che lo spingeva ad avvicinarsi ad Harry...

Passarono giorni, settimane, finché non furono passati due mesi dalla prima volta in cui Harry e Draco si erano parlati per la prima volta. Quasi ogni giorno si vedevano a casa di Hagrid, il quale ormai si era abituato alla loro compagnia e si divertiva a sentire i loro discorsi, così diversi ma così uguali. I due avevano una sintonia speciale, una sintonia che era impossibile non notare, sintonia di cui però erano a conoscenza solo loro tre. Infatti nonostante fosse passato relativamente tanto tempo, Harry non era ancora riuscito a parlarne con Ron ed Hermione. Non si sentiva pronto, aveva paura della loro reazione. Ormai i due si erano abituati a vederlo uscire quasi ogni sera, e dopo un po' avevano smesso di chiedergli spiegazioni, visto che lui ogni volta si inventava una scusa nuova. Avevano capito che Harry si stesse vedendo con qualcuno, era l'unica spiegazione logica, ma chi era quel qualcuno? E perché lo teneva nascosto? Forse si stava vedendo con una ragazza e si sentiva in colpa perché era passato poco tempo dalla morte di Ginny. Avevano deciso di non chiedergli nulla, pensavano che se Harry avesse voluto dirglielo l'avrebbe fatto di sua spontanea volontà. In ogni caso non vedevano il bisogno di pressarlo visto che, da quando aveva iniziato ad uscire con quella persona misteriosa, sembrava molto più felice del solito.

Una sera di gennaio i due si incontrarono come al solito a casa di Hagrid, il quale ormai sapeva a che ora sarebbero arrivati e gli aveva già preparato una tazza di tè ciascuno.

<Eccovi ragazzi> Li salutò con un ampio sorriso, guardandoli entrare. Fino a due mesi prima era affezionato solo ad Harry, Ron ed Hermione e non avrebbe mai immaginato che potesse affezionarsi anche a Draco Malfoy, ma era successo. Prima che Harry glielo facesse conoscere, non gli andava proprio a genio quel ragazzo, aveva l'impressione che fosse uno che porta guai, che fa il doppio gioco, ma in quei mesi era riuscito a capire che non era così. Sembrava un duro, un cattivo, ma in realtà sapeva benissimo essere dolce, soprattutto con Harry, anche se non lo ammetteva mai e nonostante le frecciatine e gli insulti ironici che gli scagliava ogni volta. Vedeva quei quattro un po' come fossero suoi figli, e li trattava come tali <Avrete freddo, bevete il tè che vi ho fatto. L'ho comprato giusto ieri quando ho fatto un salto a Diagon Alley>

<È davvero buono> Disse Draco dopo averne bevuto un sorso <Mela verde, mh?>

Hagrid sorrise <Si, mi ricordavo quando avevi detto che ti piacciono le mele verdi>

<Non pensavo te lo ricordassi, ho sempre pensato che avessi la memoria corta, Hagrid> Disse il biondo lanciando un finto sguardo di sfida al mezzo-gigante, per poi mettersi a ridere insieme agli altri due.

Qualcosa però li fece zittire poco dopo, il rumore di qualcuno che bussava alla porta di casa. Hagrid fece segno ai due ragazzi di nascondersi sotto al mantello dell'invisibilità, mentre andava ad aprire la porta e cercava di tenere fuori il più possibile la persona che aveva bussato. Era la prima volta che Harry usava il mantello con Draco, quest'ultimo non ne sapeva nemmeno l'esistenza, l'aveva intravisto qualche volta ma non aveva mai capito cosa fosse. Harry allungò velocemente una mano verso lo schienale di una sedia, sul quale il mantello era appoggiato, e cercò di coprire prima il biondo. Si avvicinò leggermente a lui per tentare di coprirsi a sua volta ma, a differenza di quando lo aveva usato durante il primo anno con Ron ed Hermione, era cresciuto parecchio. Anche Draco non era da meno, era diventato ben più alto di lui. Dovette quindi avvicinarsi di più, ma ancora il mantello non li copriva completamente.

<Vieni> Sussurrò Draco, prendendo delicatamente i fianchi di Harry e girandolo verso di se, riuscendo finalmente a coprirsi totalmente.

Harry sentì le sua guance farsi calde e abbassò la testa, la quale inevitabilmente andò ad appoggiarsi sul petto di Draco. Quest'ultimo, quasi istintivamente, appoggiò una mano sui capelli castani del ragazzo, mentre con l'altra gli stringeva la vita per tenerlo vicino. Harry alzò lentamente lo sguardo, notando che il viso del ragazzo era a ormai pochi centimetri dal suo. Erano decisamente più vicini di quella volta nella foresta, tutto il loro corpo era a contatto, potendo percepire l'uno il calore dell'altro.

<Malf-> Cercò di dire il moro, ma si ritrovò un dito sulle labbra a zittirlo, notando poi che Draco stava guardando in direzione della porta.

Ucciderei per te - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora