IX

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Era un freddo giorno di fine Gennaio. Harry, Ron ed Hermione stavano facendo un giro fuori dalla scuola quando decisero di andare a prendere una burro-birra alla locanda tre manici di scopa. Quell'uscita era stata un'idea di Ron ed Hermione per tirare su l'amico, il quale, da quando era scomparso Draco, non era più stato lo stesso. Lo trovavano spesso seduto sul davanzale della finestra a guardare fuori oppure sdraiato sul suo letto a fissare la mappa del malandrino, tutte cose di cui i due non riuscivano a capire il motivo. Harry si stava definitivamente ossessionando a Draco, e se ne rendeva conto, ma quello che ancora non riusciva a capire era il motivo di quell'ossessione. Si era auto-convinto che dato che era riuscito finalmente a farci amicizia non voleva perderlo così, senza una ragione. Ma era davvero questo il motivo della sua ossessione o c'era qualcosa di più che Harry non voleva accettare?

I tre amici si sedettero ad un tavolo, di fianco alle scale di legno che portavano al piano di sopra, dopo aver ordinato tre burro-birre.

<Harry, senti, va tutto bene?> Chiese gentilmente Hermione, seduta davanti a lui e vicino a Ron.

<Si, perché me lo chiedi?> Rispose Harry.

<Come perché? È da due settimane che ci parli a malapena e ti comporti in modo strano> Rispose Ron con tono non proprio gentile come quello di Hermione.

<Scusate> Disse Harry a bassa voce <Sono solo un po' giù, niente di particolare> Abbassò lo sguardo sul tavolo.

<Se ci dicessi perché sei giù potremmo aiutarti> Rispose Hermione, mentre il cameriere si avvicinava al tavolo per portare loro le burro-birre.

<Certo, ma non penso che capireste> Disse abbassando la voce dopo il "certo".

<Harry lo sappiamo che ti stai, o stavi, vedendo con una ragazza, vi siete lasciati?> Chiese Ron con il suo solito tatto inesistente, beccandosi una gomitata da Hermione.

<Cosa? Non mi sto vedendo con nessuno> Rispose istintivamente, alzando la testa e aggrottando le sopracciglia.

<Certo, come n-> Cercò di dire Ron, interrotto dalla ragazza <E allora dove sparivi quasi ogni sera?>

Sospirò <Ve l'ho spiegato, o dovevo fare qualcosa con Hagrid, o parlare con Silente, oppure dovevo aiutare qualche professore...o...altre cose>

<Harry, eddai, sai che puoi fidarti di noi> Ma le parole di Hermione sembrarono sfumare, Harry sentì forse solo il suo nome uscire dalla bocca dell'amica. Sembrava che tutto si fosse fermato quando vide qualcuno di ben noto entrare nella locanda. Un alto ragazzo biondo, vestito di nero. I loro sguardi si incrociarono per forse meno di un secondo, ma Harry continuò a fissarlo al di là della scala, osservando ogni suo movimento, quasi come fosse ipnotizzato. Il biondo entrò in una stanza vicino al bancone, ed Harry, senza neanche guardare gli amici, scattò in piedi <Devo andare in bagno> Disse fiondandosi contro la porta dove era appena entrato Draco.

<Dove diavolo eri finito?!> Esclamò Harry quasi urlando contro al biondo, il quale era girato di spalle ad armeggiare con delle piccole ampolle poste su mensole di legno.

<Ciao Potter> Rispose con tono calmo, come se nulla fosse, girandosi verso di lui.

<Ciao?! Sparisci per due settimane e mi dici solo ciao?!> Lo guardò con occhi pieni di rancore.

<Cosa sei, la mia ragazza? Non devo darti spiegazioni> Rispose distaccato, infilandosi due boccette in tasca.

Harry si zittì e le sue sopracciglia corrugate si rilassarono, come se avesse realizzato qualcosa <Non...> Sospirò <Malfoy, io sono tuo amico, mi fai preoccupare se sparisci così> Draco non rispose, si avvicinò a lui, mettendogli una mano su una spalla per spostarlo dalla porta <No!> Lo spinse indietro Harry <Non te ne puoi andare così, anche se non sono la tua ragazza voglio delle spiegazioni sul perché sei sparito. C'entra per caso quel baule nella stanza delle necessità?>

Il biondo lo guardò spalancando leggermente gli occhi, per poi distogliere lo sguardo e sospirare <Sei intelligente, mh?> Harry alzò le sopracciglia e gli fece segno di continuare <Potrebbe c'entrare qualcosa, ma te lo spiegherò forse più avanti> Disse avvicinandosi nuovamente alla porta.

<Sempre che tu non sparisca di nuovo> Rispose piazzandosi fermamente davanti all'uscita per tenerlo bloccato lì.

<Sempre che tu non mi faccia venire voglia di sparire di nuovo> Lo guardò con aria di sfida.

<Ah, adesso sarebbe colpa mia?> Incrociò le braccia.

<Non direttamente>

<Io non ti capisco Malfoy...>

<No, decisamente no>

I due si guardarono negli occhi, sapendo perfettamente che con quelle ultime due frasi intendevano due cose completamente diverse.

<Per favore, fammi capire> Disse Harry abbassando la voce, senza distogliere lo sguardo da Draco.

<Ti ho fatto capire tante cose Potter, ma a quanto pare non ci arrivi>

<No, non ci arrivo, per questo di chiedo di farmele capire>

<Quale delle tante cose vuoi che io ti spieghi?> Chiese Draco, facendo cadere lo sguardo sulle labbra del moro. Avrebbe voluto dirgli quanto era attratto da lui, ma sapeva perfettamente che quello Harry non avrebbe voluto saperlo.

<Perché sei sparito?> Chiese fermamente per l'ennesima volta.

Il biondo sospirò profondamente <Ecco...> Abbassò lo sguardo come per cercare le parole sul pavimento, mentre Harry lo guardava aspettando pazientemente una risposta <Io so che non vorrai più avere a che fare con me dopo questo ma...diciamo che mi stavo iniziando a sentire in colpa per una cosa che ho fatto. Una cosa terribile. Sentivo un peso enorme che diventava sempre più insopportabile ogni volta che ti stavo vicino, e per questo mi sono dovuto allontanare almeno per un po'>

Il moro alzò leggermente le sopracciglia, forse stava iniziando a capire quello che Draco intendeva, ma non voleva crederci, non era possibile <Non è quello che sto pensando, vero?> Chiese allarmato.

Il biondo alzò lo sguardo di nuovo verso di lui <Ho paura di si> Disse guardando il volto di Harry diventare sempre più preoccupato <Potter io ho...> Si bloccò e chinò leggermente la testa all'indietro come in segno di rassegnazione, coprendosi e sfregandosi gli occhi con una mano. Pensava che dire quella cosa sarebbe stato molto più facile, ma non lo era per niente. Si sentiva un codardo perché non gli era mai capitato di non riuscire a parlare, ma non ce la faceva proprio. Probabilmente risultava così difficile perché Harry era l'unica persona che per Draco fosse davvero importante, e sapeva che dopo avergli detto quello che doveva dire l'avrebbe perso per sempre. Finalmente prese coraggio e ritornò a guardare negli occhi il ragazzo, il quale non aveva cambiato espressione <Io ho ucciso Ginny>

Ucciderei per te - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora