XIV

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I suoi pensieri vennero interrotti da un affettuoso abbraccio di Hermione <Non devi per forza rispondermi, ma sappi che per qualsiasi cosa io ci sono> Disse dolcemente, per poi staccarsi e guardarlo sorridendo.

Harry la guardò per qualche secondo, per poi scoppiare a piangere e tornare tra le sue braccia, che lo accolsero teneramente, come fossero le braccia di una madre pronta a proteggere il figlio.

Hermione aspettò un po' prima di parlare, sperando che fosse Harry a dirle qualcosa. Gli stava accarezzando dolcemente i capelli mori, cercando di farlo calmare almeno un pochino <Hey...> Disse a bassa voce, facendogli alzare lo sguardo <Mi racconti cos'è successo tra di voi?> Chiese inclinando la testa da un lato, sorridendo all'amico.

Quest'ultimo si staccò da lei, asciugandosi come meglio poteva le lacrime con la mani. Sospirò come per prendere coraggio e si mise seduto, guardando il camino <È iniziato tutto dopo la morte di Ginny> Disse mettendosi le mani davanti al viso, con la testa bassa e i gomiti appoggiati sulle ginocchia <Il giorno dopo, quando tu sei tornata da Ron, Malfoy è venuto a parlarmi nella sala grande, mi ha detto che gli dispiaceva per la mia perdita e->

<Come faceva a saperlo?> Lo fermò Hermione <Nessuno degli studenti lo sapeva, tranne noi>

Harry si bloccò. Solo in quel momento si rese conto che Draco sapeva della morte di Ginny non perché gliel'avesse detto Piton, ma perché era stato lui ad ucciderla. Come aveva fatto a non collegare le cose appena glielo aveva detto? L'assassino della sua ragazza era davanti ai suoi occhi e gli aveva dato un indizio su quello che aveva fatto, ma lui non era riuscito a coglierlo. Come poteva essere stato così stupido? <Gliel'aveva...gliel'aveva detto Piton> Mormorò dopo qualche attimo di esitazione, riferendo quello che Draco gli aveva effettivamente detto quel giorno. Hermione lo guardò con sguardo leggermente sospettoso, ma non disse nulla, facendo poi cenno al ragazzo di continuare <Poi mi ha chiesto, o meglio, mi ha pregato di diventare suo amico e->

<Come?> Lo interruppe nuovamente, aggrottando le sopracciglia <No, non è un comportamento da Draco, soprattutto subito dopo la morte di Ginny, c'è qualcosa che non quadra> Disse Hermione mettendosi una mano sotto al mento, mentre guardava concentrata il pavimento.

<È quello che avevo pensato anche io. Pensavo che qualcuno si fosse trasformato in lui con la pozione polisucco, così gli ho dato appuntamento il giorno dopo nel cortile della scuola. Abbiamo passato più di un'ora insieme, eppure non ha bevuto nulla, era per forza lui> Affermò Harry.

<Che strano...> Sospirò la ragazza <Nessuno sapeva della vostra relaz- amicizia?> Si corresse velocemente.

Harry alzò istintivamente la testa e si girò verso di lei, guardandola e accennando un leggero sorriso quando notò che Hermione stava chiamando il rapporto tra lui e Draco "relazione". Quasi gli piaceva quel nome, anche se sapeva quanto fosse sbagliato. <Solo Hagrid> Rispose <Il primo giorno in cui ci siamo visti ci ha scoperto mentre eravamo nella foresta proibita e, per evitare di tornarci, abbiamo deciso di vederci a casa sua>

<E a lui andava bene avere Draco in casa?> Chiese confusa.

<All'inizio no, era sospettoso, ma con il passare del tempo ha capito che Malfoy non era poi così male> Sorrise leggermente e abbassò di nuovo lo sguardo dopo quella frase.

Hermione lo guardò, scoppiando a ridere subito dopo, tirandogli un pugno sulla spalla <Sei proprio innamorato di lui> Disse sorridendo, era felice che Harry si fosse innamorato sul serio di qualcuno. Sentiva che c'era qualcosa di diverso stavolta, sentiva che il suo amico stava provando sul serio dei sentimenti forti e percepiva chiaramente la chimica tra i due.

Harry sentì il suo cuore saltate un battito. L'amica sembrava così sicura di quello che diceva, molto più sicura di lui. Sapeva di provare qualcosa, ma era assolutamente sicuro che quel qualcosa non fosse nulla di serio, assolutamente non amore. Non sapeva nemmeno cosa fosse l'amore. Non l'aveva mai provato, l'unica volta in cui pensava di essere innamorato in realtà era solo vittima di un filtro. L'amore. Gli faceva paura anche solo pensare a quel sentimento così complicato.

Ucciderei per te - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora