Mɪ ᴅɪssᴇʀᴏ ᴄʜᴇ ᴇʀᴏ sᴇɴᴢᴀ ᴄᴜᴏʀᴇ, ᴍᴀ ɴᴏɴ sᴀᴘᴇᴠᴀɴᴏ ᴄʜᴇ ᴇʀᴀ ᴍᴀʀᴄɪᴏ ᴏʀᴍᴀɪ ᴅᴀ ᴜɴ ᴘᴏ' .
Se mi avessero detto che mi sarei trovata a passare la serata seduta su dei tavolini in legno, nel freddo della notte e circondati dalla luce della luna a mangiare crêpes con dei ragazzi che per poco non ci stavano nemmeno con le gambe sotto al tavolo, avrei riso, molto.
Invece era la pura realtà e in questo momento mi trovavo vicino ad Axel e Charlotte, difronte a me c'erano Scarlett, William, il famoso ragazzo dai capelli blu e Cody che avevo scoperto fosse il fratello di Colin nonché il cugino più grande. Invece Col si trovava a capo tavola ed era intento ad asfissiare la povera Charlotte al mio fianco.
«Chi l'avrebbe mai detto...» mormorò Axel, richiamando la mia curiosità così mi voltai verso di lui, «che cosa?» chiesi. «Che ci saremmo trovati qui, tutti insieme»
«Io no di certo» borbottai, incrociando le braccia sotto al seno, purtroppo quasi inesistente. Fin da ragazzina era stato il mio punto debole, mi vergognavo e non lo negavo. Cercavo di nascondere in qualche modo la sua piccola misura, sperando che risultasse sempre più grande di quanto in realtà fosse. Dovevo conviverci e imparare a farmelo piacere.
Sospirai, obbligandomi a non pensarci più, per questa sera. «Stai dicendo che non desideravi passare una splendida serata con il sottoscritto?» Il tono ironico del rosso al mio fianco arrivò forte e chiaro così lo guardai, trattenendo un sorriso. «Mmh a dire la verità no» affermai seria. Axel si mise una mano sul cuore come se l'avessi colpito. «Mi hai ferito bionda» esclamò, mettendo su una smorfia da finto addolorato.
Cavolo se era bravo.
Alzai gli occhi al cielo, spingendogli una spalla «ma smettila». Quando i nostri sguardi si incontrarono stavamo entrambi sorridendo, era un bel momento, alla fine.
Senza accorgermene rabbrividii e mi strinsi le braccia intorno al corpo. Ormai iniziava a fare fresco la sera, in città. Non feci in tempo a rifiutarmi che la giacca di jeans di Axel si posò su di me. Mi avvolse come una coperta.
«Sì lo so odi i cliché, ma se non vuoi prendere le sembianze di Capitan America quando è stato ritrovato ibernato faresti meglio a tenerla» asserì serio, guardandomi con sfida.
Capitan America.
«Ti piace la Marvel?» chiesi curiosa, guardandolo di sottecchi. «A chi non piace?» chiese retorico.
Rimasi qualche istante inebetita, immersa nel suo profumo. Sapeva di colonia misto a un tocco di dolcezza, era miele. Sapeva di miele. Questa era bella, accennai un sorriso persa nei miei pensieri.
«Ecco a voi ragazzi» la cameriera arrivò con i nostri ordini e subito i miei occhi si illuminarono, queste crêpes erano sempre state da capogiro e chi non le aveva mai provate non sapeva cosa si perdeva. «Perché tu non hai preso niente?» chiesi, addentando un pezzo di crêpes. Quando la nutella calda venne a contatto con il mio palato gemetti, era una goduria mangiarla.
Axel ridacchiò, osservando attentamente ogni mia reazione. «Sono così buone?» Mi domandò, alzando un sopracciglio. Io annuii all'istante, «non sai cosa ti perdi»
«Quindi?» ripetei, aspettando con impazienza una risposta. «Perché pensavo che saresti stata così gentile da condividere la tua crêpes con me.»Non stava dicendo sul serio.
«Io? Condividere la mia buonissima e meravigliosa crêpes con te?» dissi incredula, indicandolo con la forchetta. «Non accadrà mai» dichiarai, mangiando un altro pezzettino. Quando incontrai di nuovo il suo sguardo vidi un dolce sorriso albeggiare sul suo volto, gli occhi erano così luminosi in quel momento che rimasi senza fiato.
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LA NOTTE MI CHIEDE DI TE
ChickLit«siamo farfalle Axel, destinate a morire» Aileen è testarda, ha una lingua tagliente e odia tutto ciò che si definisce uno stupido cliché. Ha tutto ciò che la rende felice, una nonna amorevole con cui abita e delle amiche su cui contare. Allo stess...