*William mi guardò negli occhi e poi guardò il fratello.*
wil: tra poco arriva l'ambulanza tu stai con lei, io chiamerò Tom e vi raggiungerò con lui.
*io non riuscivo a muovermi e quando arrivò l'ambulanza mi misero sul lettino, ero così spaventata ma stare con qualcuno mi rassicurata un po'. Matteo sembrò percepire la mia ansia e mi accennò un piccolo sorriso.*
matteo: andrà tutto bene.
*io feci dei lunghi respiri prima di varcare la porta dell'ospedale, mi misero dentro una stanza e vennero molti dottori e dottoresse... molte cercavano di rassicurarmi mentre altri facevano delle visite facendomi alcune domande, dopo un po' il dolore aumentò e dalla finestra vidi Tom... era quì.
Mi dissero di spingere e per il dolore e la stanchezza mi scese una lacrima... era nato il mio bambino.*
dottoressa: tenga, credo voglia tenerlo in braccio.
*io annuii e alcune lacrime mi scesero con sorriso pieno di felicità in faccia, quando il piccolino venne tra le mie braccia io lo guardai negli occhi... aveva i suoi bellissimi occhi e il mio sorriso.*
eli: ciao piccolino.
*dici con voce stanca per lo sforzo.
Sentii la porta aprirsi e Tom entrare preoccupato, appena vide il piccolo tra le mie braccia un grande sorriso gli spuntò in faccia con qualche lacrima.*
eli: vuoi tenerlo?
*lui annuii lentamente e io lo lasciai fra le sue braccia, era una scena meravigliosa... la persona che amo aveva tra le braccia il nostro piccolo bambino.*
dottoressa: come lo volete chiamare?
*io guardai Tom e subito dopo la dottoressa.*
eli: Edoardo.
*Tom rimase con me tutto il tempo, quando finalmente tutti e tre tornammo a casa tutti ci accolsero.*
maddy: oh piccolino vieni dalla zia.
*io le sorrisi e le lasciai il piccolino tra le braccia, Tom continuava a dire che mi assomigliava molto ma quando lo guardavo negli occhi vedevo solo i suoi.*
bill: ma ciao.
*Bill sorrise al piccolo Edo e io guardai Tom con un sorriso, mi prese per i fianchi e io mi sentii al sicuro.*
matteo: sai eli, c'è una persona che vorrebbe vederti.
*io aggrottai le sopracciglia sempre sorridendo, quando mia madre venne fuori i miei occhi si illuminarono. Subito le corsi incontro e l'abbracciai.*
mamma: oh tesoro mi sei mancata tanto.
*aveva gli occhi lucidi e vennero anche a me.*
eli: anche tu.
*Mi tolsi dalle sue braccia per prendere mio figlio in braccio.*
eli: mamma, lui è Edoardo.
*le si illuminarono subito gli occhi e lo prese in braccio con fare materno.*
mamma: sai, le sorprese non sono finite.
eli: ???
*qualcuno suonò alla porta ed io andai ad aprire... la persona che mi trovai davanti mi fece scendere la lacrima che tenevo da tanto in sospeso.*
eli: JAKE!
*Mi abbracciò subito e io ricambiai restando fra le sue braccia.*
jake: ciao beth.
*Mi staccai da lui per guardarlo negli occhi, era cambiato molto ma quegli occhi... li avrei riconosciuti ovunque.
Sentii qualcuno dietro di noi tossire e mi voltai trovando Tom.*
eli: Tom lui è Jake.
*Jake gli strinse la mano con uno dei suoi meravigliosi sorrisi e io sperai che Tom si sforzasse di fare lo stesso.
Dietro di lui scorsi una persona che non avevo proprio notato, era una ragazza molto bella, alta quanto me e mi avvolse con un bellissimo sorriso.*
eli: oh scusa non ti avevo visto, tu devi essere la ragazza di Jake?
*lei annuii e io le sorrisi di rimando.*
??: mi chiamo Olivia.
eli: beh è un piacere conoscerti.
*li invitai in casa e andammo tutti in sala, presi il mio bellissimo bambino in braccio perché aveva iniziato a piangere. Fortunatamente era un bambino abbastanza tranquillo e non piangeva sempre, andai in cucina per allattarlo e dopo un po' si addormentò fra le mie braccia.
Sentii la porta della cucina aprirsi e mi girai trovando Tom.*
eli: ei.
*dissi sottovoce.*
tom: si è addormentato?
*annuii lentamente sorridendo e lui mi lasciò un lieve bacio a stampo, lo guardai perdendomi nei suoi occhi color nocciola.
Mi prese il piccolo dalle braccia per portarlo nella sua cameretta e io tornai in sala con gli altri, fecimo un pranzo di famiglia diciamo e dopo un po' andarono tutti nelle rispettive case.
Mia madre, Jake e la sua ragazza si volevano fermare per un po' in Germania e io ne ero molto felice.
La giornata passò e io andai a dormire, purtroppo la mia mente viaggiò ai miei ricordi più orribili e qualche lacrima mi rigò il viso.
Volevo smettere di pensare ma avevo promesso a me stessa che non mi sarei fatta più del male... se non per me, per Tom ed Edo.
...
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DOVREI ODIARTI?~Tom Kaulitz
Ficção AdolescenteElisabeth è una ragazza di New York come le altre, con un passato però molto difficile. Lei ha sempre vissuto con sua madre ma un giorno lei e la sua migliore amica, ormai diciottenni, decidono di andare a vivere insieme in Germania. Cosa succederà...