1X08: Luna piena

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Era circa una settimana che Scott aveva il muso lungo e usciva poco dalla sua stanza; Ophelia era abbastanza preoccupata per lui così decise di bussare alla sua porta 

"Scott, posso entrare?" tentò, era abbastanza sicura che l'avrebbe mandata a stendere, ma non ricevette risposta "Okay, chi tace acconsente" decretò aprendo la porta e rivelando uno Scott completamente coperto dal piumone, che Ophelia con la sua innata grazia spostò dalla faccia del fratello che era sveglio 

"Oh, ma guarda che bel faccino che si nasconde qui!" esultò cercando di non ridere per l'espressione buffa e contrariata che il fratello le stava rivolgendo 

"Sai che se una persona non risponde, non vuol dire che ti ha autorizzato ad irrompere nella sua camera" la rimbeccò lui, ma lei ricambiò con un sorriso raggiante che quasi disgustò il ragazzo 

"Ma tu mi conosci" gli rispose con semplicità la ragazza, come se fosse ovvio che lei sarebbe entrata in quella stanza a priori dalla risposta

"Sì da circa tutta la vita e so che sei una delle più grandi rompi palle presenti sul pianeta" continuò la frase il ragazzo guardandola, in attesa di un riscontro, stava cercando di infastidirla un pochino, così magari lo avrebbe lasciato in pace 

"Oh, ma così mi lusinghi! Ne vuoi una dimostrazione?" la ragazza stette al gioco, guardando divertita il fratello che una volta capite le sue intenzioni le lanciò uno sguardo di avvertimento 

"Ophi no! Non abbiamo più dieci anni!" fece in tempo a dire prima che la ragazza gli si buttasse addosso colpendolo con il cuscino che si era portata dietro da camera sua; il ragazzo preso a cuscinate rispose al fuoco colpendo a sua volta, così iniziarono a giocare e per un momento tornarono bambini 

Melissa, che stava andando a richiamare i suoi figli per andare a scuola, dato che non erano ancora scesi, si ritrovò a sorridere dolcemente alla scena dei suoi sue figli che giocavano come una volta, le si strinse il cuore 

"Okay, okay, vedo che ci siamo finalmente svegliati" decide di intromettersi dopo un po'; le sue parole riportarono i due gemelli alla realtà così smisero di colpirsi decretando una tregua

"Sì sì, siamo svegli" riuscirono a dire cercando di smettere di ridere e guardandosi l'un l'altra, era da un po' che Scott non rideva o sorrideva così felice

Stiles era davanti a scuola con Rory, erano seduti ad una panchina mentre aspettavano gli altri due, era abbastanza presto e avevano tempo prima dell'inizio delle lezioni 

"Quindi... è da un po' che fai quelle cose lì" aprì bocca Stiles facendo corrucciare la ragazza che non aveva ben compreso di cosa stesse parlando, così gli rivolse uno sguardo confuso 

"Sto parlando dei raggi rossi che ti escono dalle mani" fu fin troppo preciso il ragazzo, tanto che la ragazza gli dette uno schiaffetto sul braccio in segno di protesta 

"Avevi detto che non ne avremmo più parlato" gli ricordò le sue parole di due giorni prima 

"Oh, no no. Io ho detto che non ne avrei parlato con gli altri; non ho detto nulla riguardo al parlarne con te o a proposito di ricerche in solitaria" si giustificò lui osservando la faccia esterrefatta della ragazza; iniziava a pensare che Stiles avesse un buon futuro come avvocato con la parlantina che aveva 

"Da un po', ma non erano raggi rossi, come dici tu, erano mere coincidenze" decise che era il caso di dirgli quel poco che sapeva, tanto era inutile Stiles avrebbe continuato a farle domande 

"In che senso?" insistette il ragazzo estremamente incuriosito dall'argomento 

"Ho notato che a volte dove ci sono io cado quadri o cose che nessuno ha toccato; ma ora basta" aggiunse vedendo arrivare i gemelli McCall dal parcheggio 

DAYLIGHT || TEEN WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora