Quando Ophelia arrivò nella sala d'attesa dell'ospedale di Beacon trovò sulle sedie uno Stiles addormentato che farfugliava parole senza senso, che, da un lato, la ragazza non era sicura di voler capire; si avvicinò al ragazzo e gli scosse leggermente la spalla per svegliarlo
"Eh, si ci sono!" esordì lui svegliandosi di soprassalto, iniziando ad osservare la stanza e le persone intorno a lui per comprendere dove fosse, dato che, evidentemente, quella non era camera sua. Poi portò finalmente lo sguardo su quello divertito di Ophelia, che lo stava guardando con un sorriso quasi addolcito dalla sua reazione, uno di quegli sguardi che generalmente si rivolge ai cuccioli di animale
La ragazza si sedette accanto a lui e gli riferì ciò che Melissa, sua madre, le aveva detto poco prima: per il momento non potevano entrare nella stanza di Lydia poiché con lei c'era il padre, così i due si misero a chiacchierare e Ophelia, curiosa, non riuscì a trattenersi dal chiedere al ragazzo, seduto accanto a lei, da quanto tempo fosse lì, dato che lo aveva trovato addormentato sulle sedie della sala d'attesa
Stiles era evidentemente imbarazzato da quella domanda e arrossì portandosi una mano dietro la nuca, per poi farla scorrere sui capelli rasati, ma alla fine le confessò che era lì da qualche ora. Le disse che non sapeva bene nemmeno lui il perchè, ma era agitato a stare a casa, così aveva deciso di andare in ospedale prima; Ophelia rimase un po' interdetta dalle sue parole e dal modo in cui le aveva pronunciate, ma non ebbe il tempo di aprire bocca, che il ragazzo si alzò come una molla dalla sedia accanto; la ragazza non capendo la motivazione di quel gesto improvviso, seguì il suo sguardo e vide un uomo, il padre di Lydia, uscire dalla stanza, così i due vi si precipitarono
Si trovarono davanti una Lydia con i capelli scompigliati, vestita solo con il camice dell'ospedale e con uno sguardo interrogativo rivolto a loro due, sicuramente la ragazza non si aspettava una loro visita
"Cosa ci fate qui?" domandò la ragazza vedendo che i due non avevano intenzione di proferire parola, Stiles fu il primo a risponderle: sostenendo che semplicemente erano lì per vedere come stava, così iniziarono a parlare e la ragazza rivelò loro che Jackson era stato spedito a Londra dal padre, dopo i recenti avvenimenti a Beacon
Dopo poco la ragazza li rispedì fuori dalla stanza perchè doveva farsi una doccia, appena fuori di lì Ophelia informò Stiles che effettivamente Lydia non era diventata un licantropo dato che le ferite che Peter le aveva provocato non erano ancora guarite. Mentre si avviavano all'uscita, passando davanti ai distributori automatici, lo stomaco di Stiles brontolò, così Ophelia si propose di prendergli qualcosa ai distributori, gli diede delle monete mentre lei si allontanò per andare un attimo al bagno
Il ragazzo infilò le monete nel distributore, ma la barretta scelta si bloccò; Stiles irritato iniziò a sbattere contro la macchinetta, cercò di muovere quella stramaledetta barretta in ogni modo, ma quella rimaneva lì ferma, senza accennare minimamente a muoversi; dopo qualche minuto un urlo squarciò il vociferare sommesso presente nell'ospedale. Stiles lasciò lì quella stupida barretta e accorse: Lydia aveva urlato
"Che è successo?" chiese la madre di Ophelia e Scott correndo verso la stanza e trovandovi davanti il padre della ragazza con uno sguardo preoccupato
"Lydia!" chiamò Stiles spalancando la porta senza aspettare un secondo di più, non vedendola nella stanza decise di aprire anche la porta del bagno, ma della ragazza nessuna traccia; Ophelia li raggiunse in quel momento e vide lo sguardo spaventato di Stiles rivolto nella sua direzione
Il ragazzo riuscì a prendere il camice che la ragazza aveva indossato fino a poco prima e uscì da quel posto con l'amica che aveva chiamato Rory, che stava arrivando, mentre nel parcheggio accanto alla Jeep di Stiles, Scott, li stava già aspettando
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DAYLIGHT || TEEN WOLF
Fanfiction"Nella tranquilla cittadina di Beacon Hills, circondata da fitti boschi e avvolta nel mistero, la vita scorre calma. Tuttavia, quando la luna piena si alza nel cielo, un'antica maledizione si risveglia, portando con sé terrore e segreti oscuri..." R...