3X11: Il patto degli Alfa

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Dopo ciò era successo la ragazza era silenziosa mentre scendeva le scale dell'ospedale accompagnata da Stiles, che invece era la solita macchinetta e non aveva ancora smesso di parlare

"Mi ha risposto Rory. Lei, tuo fratello, Cora, Isaac e gli Argent sono al sicuro lontano da qui" le aveva riferito il ragazzo continuando a camminare e, come se sè ne rendesse conto solo in quel momento Stiles notò il pesante silenzio che avvolgeva la sua amica. Si fermò davanti a lei e le poggiò le mani sulle spalle, la ragazza, colta di sorpresa gli rivolse uno sguardo corrucciato 

"Non è colpa tua, è lei che è una pazza" disse il ragazzo rivolgendole uno sguardo serio e deciso che la fece sospirare, sapeva benissimo che il ragazzo aveva ragione, ma non riusciva a togliersi il perso dei sensi di colpa dalle spalle 

"Lo so, ma..." ammise la ragazza, ma Stiles si voltò di scatto iniziando a scendere i gradini a due a due, così la ragazza rimase un momento interdetta non capendo che cosa stesse facendo. Dopo qualche momento decise di seguirlo, ma sicuramente non si sarebbe mai aspettata di vedere ciò che le si presentò davanti: Stiles stava prendendo a schiaffi Derek. Il ragazzo più grande disteso esattamente come lo aveva abbandonato lei poco prima... ed ora non si muoveva, rimaneva inerme a prendere gli schiaffi di Stiles, le si annebbiò la vista, non riuscì a fare un passo avanti e un groppo le si piantò in gola 

"Dov'è lei?!" la voce di Derek piombò all'improvviso su Ophelia che era ancora ferma come una statua, non vedeva il ragazzo, la sua vista veniva meno mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime

"Jennifer è sparita e ha ra..." Stiles cercò di spiegargli immediatamente, ma Derek lo interruppe subito "Ophelia, dov'è Ophelia?" sottolineò il maggiore e la ragazza sentì il groppo in gola ingrossarsi, ma finalmente riuscì a camminare

La ragazza arrivò fino ai due ragazzi seduti a terra nell'ascensore e crollò davanti a Derek iniziando a piangere stretta tra le sue braccia. La ragazza sentì il peso dei sensi di colpa schiacciarla e allo stesso si sentì così sollevata nel constatare che Derek fosse vivo, che non riuscì a trattenere le lacrime

Stiles osservò la scena sentendosi di troppo, ma non osò muoversi di un millimetro, così distolse lo sguardo senza dire nulla, poi Ophelia si staccò all'improvviso con il viso bagnato di lacrime e la preoccupazione negli occhi 

"Tu devi andare via da qui. Subito! Starà arrivando la polizia" Ophelia cercò di trascinare Derek in piedi, così Stiles li seguì alzandosi a sua volta, la ragazza aveva ragione 

"Mia sorella..." aprì bocca il ragazzo, ma la ragazza accanto a lui lo precedette "È con gli altri, non sono molto distanti da qui, ma stanno tutti bene, non sono in pericolo. Ora devi andare, raggiungili" gli disse avviandosi per il corridoio seguita da Stiles che si stava preparando a ricevere i colleghi di suo padre, cercando una scusa plausibile per ciò che era successo

Quando arrivò la polizia Stiles riferì ad Ophelia che non conosceva nessuna di quelle persone e che non erano colleghi di suo padre, così i ragazzi si fecero tesi

"Oh no" Stiles si sbattè una mano sul viso, Ophelia non capendo a che cosa facesse riferimento spostò lo sguardo verso il punto in cui stava guardando e ciò che vide non le piacque per niente 

"Io me ne vado" affermò la ragazza alzandosi in piedi, ma l'uomo ormai li aveva già raggiunti e riuscì a prenderla per un braccio impedendole di andare via 

"Non mi toccare" la voce della ragazza era colma di rabbia, una rabbia così profonda e pregressa che anche Stiles si stupì di lei, era risaputo che lei odiasse il padre da quando era andato via di casa, ma in quel momento sembrava pronta a saltargli al collo 

"Ophelia, io voglio solo capire che cosa è successo qui e perchè tuo padre non è raggiungibile da giorni" l'uomo si riferì prima alla figlia e poi direttamente a Stiles

DAYLIGHT || TEEN WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora