3X08: Punti di vista

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Era passato qualche giorno dalla morte di Boyd e Ophelia era nuovamente nel loft con Derek, i ragazzi avevano deciso che era il momento giusto per parlare. La ragazza sapeva che ciò che era successo a Boyd era stato un duro colpo per Derek e da una parte sperava di poterlo aiutare a stare meglio. Quando il ragazzo le aprì la porta era visibilmente nervoso, si passò una mano dietro la nuca e la fece entrare

"Ophelia, io volevo chiederti scusa. Ho sbagliato a non dirti del piano per attaccare il branco degli Alfa e per non aver detto a nessuno che ero vivo" Derek si bloccò un istante guardando Ophelia che era rimasta in piedi appoggiata al bordo del tavolo posto vicino alla parete finestrata del loft "Era pericoloso e io... ho pensato che..." il ragazzo iniziò a parlare non appena sentì il suono della porta che si chiudeva. Derek non sapeva come concludere la frase ma Ophelia rimase tesa

"No, io penso che tu non abbia proprio pensato. Io... non riesco minimamente a capire come ti sia venuto in mente di buttarti in un attacco del genere! Con o senza di me sarebbe stato pericoloso, quelli sono degli assassini... E ancor meno capisco perchè tu non mi abbia voluta coinvolgere" la ragazza era nervosa e gesticolava, quella domanda le bruciava sulla lingua, ci aveva pensato per ore prima di addormentarsi cercando una motivazione sensata e quelle poche che le erano venute in mente erano motivazioni davvero idiote

"Sapevo quali rischi stavo correndo. Conosco quel branco e, come hai detto tu, con o senza di te non sarebbe cambiato nulla" Derek era tornato al suo solito tono distaccato e duro come la roccia, ma la sua espressione e le sue mani tradivano quanto in realtà fosse teso e nervoso

"Questo lo so, ma la domanda è, perchè io no? Perchè hai chiesto a chiunque di aiutarti ma non a me, anzi, hai detto a Scott e Isaac di non dirmi niente!" Ophelia camminò fino ad essere perfettamente davanti al ragazzo che era seduto su uno dei gradini della scala a chiocciola che portava al piano di sopra; Derek alzò lo sguardo verso di lei

"Perchè volevo proteggerti! Tu a volte non ragioni, agisci spinta da non so cosa e... e diventi un'imprudente, ti metti in pericolo da sola" il ragazzo era scattato in piedi forse non rendendosi nemmeno conto del tono con cui aveva quasi urlato quelle parole, ma vide il volto di Ophelia corrucciarsi, lei non capiva e rimase in silenzio distogliendo lo sguardo da lui per un momento

"Ne ho avuto l'ennesima prova con Kali. Ti sei buttata senza pensare contro di lei... se" Derek alzò gli occhi al cielo fermandosi "Se lei avesse voluto avrebbe potuto ucciderti, lo capisci? Io sono stanco. Tutte le persone che mi stanno accanto o si fanno male o si rivelano delle psicopatiche" il ragazzo era visibilmente stanco e si lasciò ricadere sul gradino passandosi le mani sul viso esasperato da tutto quel caos che vigeva nella sua testa da tempo

"Derek, ciò che è successo non è colpa tua. Non potevi sapere che Kate era una psicopatica e non è colpa tua se Boyd ed Erica hanno deciso di andarsene e per questo sono stati catturati dagli Alfa, è stata una loro scelta. E per Boyd... lo sai che non lo hai ucciso volontariamente, tu non avevi scelto e Kali avrebbe sacrificato lui a prescindere, per entrare nel loro branco dovevi uccidere un tuo beta e io non lo sono" questa volta fu la ragazza ad abbassarsi per essere alla stessa altezza del volto di Derek, voleva guardarlo dritto negli occhi, lei quelle cose le pensava davvero, lei lo credeva innocente, ma lui scosse deciso la testa

"Io non sono così innocente, Ophi. Io ho già ucciso un'innocente... quando avevo quindici anni" disse infine il ragazzo abbassando lo sguardo, non voleva vedere l'espressione scioccata che la ragazza avrebbe fatto e trasalì quando sentì due polpastrelli freddi sfiorargli il mento per fargli tirare su il viso. Il suo cuore aveva iniziato a battere forte e veloce, quel leggero contatto così inaspettato aveva scatenato in Derek una reazione così insolita, era a bocca aperta. Ophelia era rimasta davanti a lui e i suoi occhi non erano per nulla impauriti, tutt'altro, continuava a guardarlo con uno sguardo attento e intenso

DAYLIGHT || TEEN WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora