Ophelia agitata cercò di alzarsi dal lettino su cui era sdraiata, ma le sue gambe cedettero sotto il suo peso, era frastornata e non capiva benissimo ciò che le accadeva intorno
"È meglio se ti siedi" le disse Deaton tenendola in piedi insieme a Scott che era scattato al suo fianco non appena l'aveva vista muoversi; i tre si bloccarono per un secondo quando il campanello attaccato alla porta d'ingresso tintinnò
Ophelia corrucciò la fronte e nel momento in cui vide Deaton intenzionato a dirigersi nell'altra stanza lo fermò per un braccio, aveva una brutta sensazione
"Siamo chiusi" disse l'uomo osservando prima la ragazza e poi la direzione da cui era arrivato il suono del campanello
"Mi dispiace, ma siamo... siamo chiusi" Deaton fece una breve pausa vedendo chi era entrato nella clinica
"Sono qui, per ritirare" rispose l'altro uomo con una calma assoluta, ma Deaton aveva capito benissimo, e come lui anche Ophelia e Scott che erano rimasti nell'altra stanza: era Peter
"Non ricordo che abbia mai lasciato qualcosa" continuò con nonchalance il veterinario rimanendo calmo
"Non l'ho lasciato, è venuto da solo" insistette l'uomo avvicinandosi lentamente al bancone della clinica
"Non penso di poterla aiutare, siamo chiusi" ripetè pacatamente Deaton senza mai perdere la calma e la lucidità
"Lei ha qualcosa che mi appartiene" quasi ringhiò Peter al limite della sua pazienza, così si avvicinò ulteriormente, ma qualcosa non andava
"Sorbo degli uccellatori... è un vecchio trucco" commentò Peter osservando quasi incuriosito Deaton
"Spiacente... siamo chiusi" ripetè l'uomo senza scomporsi minimamente davanti alle sue osservazioni, sapeva benissimo chi aveva davanti. Nell'altra stanza i ragazzi erano sull'attenti pronti a scappare al primo campanello d'allarme
"Posso servirmi di altre persone per ottenere ciò che voglio. Più innocenti di voi e molto più vulnerabili" sussurrò Peter poco prima di uscire dalla clinica veterinaria, sapeva che i suoi beta erano lì in ascolto
I due McCall, infatti, stavano ascoltando e mentre Ophelia si mise a riflettere su chi si sarebbe buttato Peter da quel momento, e cosa avrebbe mai potuto fargli; Scott era giunto a una conclusione molto più rapida
"Allison" sussurrò il ragazzo con il cuore che batteva un po' più velocemente di prima; la ragazza accanto a lui alzò gli occhi al cielo
"Stiles? Rory? La mamma... Ci sono parecchie persone a noi vicine che potrebbero rischiare la vita" commentò la ragazza sospirando frustrata alle parole del fratello
Poco dopo i ragazzi uscirono dalla clinica e tornarono a casa, dove vennero raggiunti da Stiles e Rory. Appena arrivati a casa Scott si rese conto di aver perso il suo telefono così i quattro si misero a cercarlo per tutta casa
"Hai perso il cellulare, comprane un altro e basta!" propose esasperato Stiles lasciandosi cadere a peso morto sul letto dell'amico
"Non posso permettermelo. E poi non posso farcela da solo" rispose Scott continuando a cercare per tutta la stanza spostando oggetti e arrivando a infilarsi sotto al letto
"Guarda che non sei solo" commentò la sorella, appena entrata nella stanza con Rory, mentre lo osservava con le braccia conserte
"Devo trovare Derek" decretò Scott non curante delle parole della sorella che si trovò ad alzare un sopracciglio, era d'accordo sul trovare Derek, ma Scott voleva proteggere solo Allison, davvero?
"Non avete detto che Derek è rimasto nella sparatoria? Sarà morto" osservò Rory passando lo sguardo da Ophelia, ancora ferma sullo stipite della porta, e Scott che continuava a spostarsi da una parte all'altra della stanza
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DAYLIGHT || TEEN WOLF
Fanfiction"Nella tranquilla cittadina di Beacon Hills, circondata da fitti boschi e avvolta nel mistero, la vita scorre calma. Tuttavia, quando la luna piena si alza nel cielo, un'antica maledizione si risveglia, portando con sé terrore e segreti oscuri..." R...