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《Qualcosa ti preoccupa?》Mi domandò Kacchan davanti a me puntando le sue iridi sul mio viso mentre io invece lo tenevo fisso in bassa,guardando il pavimento.

Annuì lentamente e lui con l'indice, della mano destra, mi sollevò delicatamente ma anche con determinazione il volto facendo in modo che lo guardassi.

Alzai gli occhi puntadoli suoi seri.

Ci furono dei momenti interminabili di silenzio poi inziai a parlare anche se titubante e timoroso al riguardo.

《Beh,ecco..T-tra poco incomincia la scuola..ed io,v-vorrei venire nella tua stessa scuola..s-se non ti dis-piace ovviamente..e magari anche nella tua classe..》Dissi balbettando un pò qua e là per poi rialzare gli occhi verso di lui notando il suo sguardo fisso ancora sui miei con viso serio e freddo.

Ma che ho combinato?!
È una pessima idea!

《S-sai forse è megl-》

《Va bene.》Disse voltandosi poi andando verso il salotto.

Rimasi fermo immobile ancora sorpreso dal tono così tranquillo e calmo.

C-cosa cavolo è appena successo..?

《C-c-ome v-va bene?! Non ti sei arrabbiato?!》 Dissi correndo verso di lui e afferrandolo per il polso girandolo.

《Era questo che ti preoccupava?》 Mi chiese tranquillamente mentre io presi il suo viso e con entrambe le mie mani inziai a controllarli il viso poi la testa cercando una qualche ferita inesistente.

《Ma che cazzo fai?!》 Imprecò Kacchan togliendosi le mie mani di dosso e alzarmi un polso in aria fanceomi andare a scontrare contro il suo magnifico petto.

Arrossì e non poco per poi togliermi il più velocemente possibile anche se con difficoltà dovuto al polso in aria che mi limitava i movimenti.

《Tsk.》 Sussurrò per poi girarsi e andare verso la porta fermandosi.

Giurei su me stesso che ho visto del rossore sul suo viso.

Si è frose imbarazzato?!

《Oi nerd vieni oppure preferisci stare lì impalato?》

Mi ripresi e corsi da lui.

Uscimmo in una qualche metà a me ancora sconosciuta incamminandoci per le strade vuote di Tokyo.

《Kacchan dove stiamo andando?》

《A scuola. Ti vorrai pure iscrivere o no?》

Sorpreso annuì per poi procedere.

Durante il tragitto mi continuai a guardare confuso in giro chiedendomi il perche non ci sia anima viva.

《Tsk. Molta gente è uscita in vacanza o per fare compere prima dell'inizio della scuola. Ogni anno succede,contento? Ora smettila di guardarti in giro confuso e muoviti.》

《Scusa..》 Dissi imbarazzato per avvicinarmi poi a lui.

Arrivammo davanti alla sua scuola;un enorme edificio a grandi vetrate che riprende il colore del cielo azzurro e a forma di H. Davanti c'è un enorme cancello a cui abbiamo appena oltrepassato dirigendoci dentro l'istituto.

Mi guardavo attorno meravigliato di tutto ciò che mi cirocondava mentre Kacchan mi portava per il polso lungo un lungo corridoio in modo tale che non mi perdessi.

Arrivammo davanti a una porta abbastanza alta dove Kacchan bussò e una voce roca e stanca si sentì dall'altra parte della porta farsi man mano più vicina.

Poi la porta si aprì rivelando un uomo dai lunghi capelli neri e mossi,il volto stanco e pieno di occhiaie con una smorfia stampata in viso,vestiti neri e una sciarpa color grigia circondarsi il collo.

《Buongiorno Bakugo,che ci fai qui? Non hai un letto per dormire?》Sbuffò l'uomo facendoci entrare in quella stanza.

《Tsk. Sono le 11 di mattina quindi non scassare i coglioni e darmi quel maledetto foglio per le iscrizioni.》Esclamò Kacchan irritato sedendosi in una sedia davanti alla scrivania dell'uomo che gli passò i fogli richiesti osservandomi da testa a piedi.

In imbarazzo e a disagio inziai a guardare più punti della stanza in cerca di un qualcosa che attirare la mia attenzione.

Poi sentii dei passi avvicinarsi a me così alzai lo sguardo e notai l'uomo davanti a me chinandosi leggermente.

《Io sono Aizawa Shota,il suo futuro professore,piacere.》 Disse alzandosi poi. È un uomo al quanto educato quando ce ne è il bisogno il che mi portò a mio agio facendomi presentare a mia volta.

《 Izuku Midorya,p-piacere mio!》Dissi sorridendogli e venendo ricambiato.

Notai con la coda dell'occhio Kacchan osservarmi mentre era girato ponendo i fogli nella scrivania già firmati per poi girarsi irritato verso di me e senza salutare se ne andò portandomi con sé per il polso.

Lungo i corridoi cercavo più e più volte di fermarlo per il dolore che mi provocava al polso ma venivo continuamente ignorato finché il dolore non divenne più forte facendomi urlare.

《Ahia Kacchan,lasciami cazzo!》 Urlai. A quel punto Kacchan,come se per riprendersi da uno stato di trans, mi lasciò di scatto facendomi sussultare per il dolore.

Portai il polso a me vedendolo rosso e con il segno della sua mano leggermente più scura al resto. Alzai gli occhi verso Kacchan che si avvicinava a me come spaventato e preoccupato cercando di prendermi il polso per vedere la situazione ma mi scansai leggermente per non farmi toccare.

《K-Kacchan, voglio andare a casa.》 Dissi con tono freddo sorpassandolo.

Lui annuì leggermente e si incamminò anche lui...camminando però dietro di me.

Arrivati a casa,senza deviare di uno sguardo Kacchan, mi incamminai in camera mia chiudendomi a chiave.

Tutto merito della pioggia. 《Bakudeku》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora