Quel giorno non uscì di stanza per tutto il giorno finché non mi venne fame.Con un pò di ripensamenti mi alzai dal letto e aprì lentamente la porta poi uscii sempre cautamente.
Scesi le scale e arrivando in cucina aprì subito il frigo e cercando con lo sguardo un qualcosa che attirare la mia attenzione.Non c'era niente di interessante così senza farci molto caso,forse anche per la troppa fame che avevo, decisi di prendere uno yogurt alla fragola per poi dirigermi sul banconcino affianco alla cucina dove di solito faccio colazione.
Me lo gustai e poi dopo aver finito buttai il contenitore e dopo aver messo anche il cucchiaino nel lavandino feci per risalire le scale.
Prima di entrare in camera però,il mio sguardo cadde sulla porta della camera di Kacchan che era stranamente molto silenzioso.
Senza accorgermi mi ritrovai davanti alla porta di Kacchan a bussare ripetutamente.Mi sta ignorando..?
Forse non mi sarei dovuto arrabbiare per così poco..però non lo avevo capito.. perchè a volte si comportamento così?
Dimmelo,Kacchan..Pensai tra me e me per poi abbassare lo sguardo triste e dirigermi verso la porta di camera mia.
Stavo per aprirla quando in quel momento sentii la porta d'entrata aprirsi.
Mi girai pensando fosse Mitsuki facendo un sorriso sforzato.
《Ciao mits-》Spalancai gli occhi. Quella non era zia Mitsuki.
《K-Kacchan?!》
La figura alzò lo sguardo verso le scale dove stavo io mentre correvo verso di lui.
《Mhm.》Sussurrò. Mi avvicinai a lui trovandomi preoccupato davanti a lui.
《Kacchan stai bene?》Chiesi notando che barcollava un pò finché una pizza d'alcol non mi pervase il naso facendomelo tappare.
《Kacchan..hai bevuto non è così?》Domandai con sguardo triste.
《Tsk. Piuttosto,che fai ancora sveglio?》Mi domandò sorpassandomi cadendo poi al primo scaling come un sacco di patate.
Mi diressi verso di lui sollevandolo per un braccio per poi metterlo sopra il mio collo cercando di aiutarlo a salire le scale.
Rimanemmo in silenzio per tutto il tempo finché non arivammo nella sua camera lasciando la presa davanti alla porta. Quest'ultimo entrò mentre io rimasi sul ciglio della porta guardandolo triste e preoccupato,per l'atto che aveva compiuto,mentre lui si dirigeva barcollante a letto togliendosi la maglia e i pantaloni rimanendo in boxer.
Un pò di rossore mi pervase le guance,insomma, è un figo della madonna cè. Lo avete visto no?
《Allora..Notte Kacchan.》Dissi con sguardo basso e uscendo dalla porta.
《Resta..》 A quella parola sobbalzai sorpreso mentre in me si faceva spazio la felicità e l'imbarazzo per poi rigirarmi verso di lui,seduto sul letto ad aspettarmi.
《N-ne sei sicuro?》Lui annuì e così lentamente mi avvicinai a lui chiudendo la porta dietro di noi.
Mi sdragliai sul lato sinistro,verso il muro, mentre anche Kacchan faceva lo stesso.Mi girai con lo sguardo al muro dandogli la schiena mentre sentivo lui,invece, girato con lo sguardo verso di me.
《Scusa per oggi. Non so cosa mi sia preso,perdonami Deku. Ti prego.》 Sussurrò lui ma facendo in modo che io sentissi e infatti ci riuscì perchè spalancai gli occhi inziando a piangere.
So che non era proprio un momento opportuno per piangere...però,insomma..Questa è la prima volta che Kacchan si scusa con me.
Inziai anche a singhiozzare e quest'ultimo notandolo mi prese per una spalla girandomi verso di lui che con viso preoccupato mi asciugò una lacrima con il pollice per poi fare movimenti circolari sulla guancia.
《Perchè piangi?》Mi domandò continuando a massaggiarmi la guancia cercando di tanto intanto di togliermi qualche lacrima che scendeva.
《È la p-prima volta che t-ti scusi..》 Singhiozzai.
Quest'ultimo mi sorrise per poi appoggiarsi al cuscino chiudendo I suoi splendid occhi.
《Notte Deku.》
《Notte Kacchan.》 Dissi per poi addormentarmi smettendo di piangere.
Angolo me.
Ragazzi scusate se il capitolo è corto ma sono veramente stanca oggi scusate😭
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Tutto merito della pioggia. 《Bakudeku》
Roman d'amourDopo anni che il povero Izuku continuava a venire bullizzato da Katsuki, si trasferisce in una nuova città,New York. Lì incontrerà il suo nuovo patrigno dove lo picchierà,ovviamente,all'oscuro della madre. Poi, all'età di 17 anni, lui e sua madre de...