Capitolo 17.

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Narratore

Quando Namjoon vede arrivare Jin che tiene la mano di Jimin dal corridoio, per poco non si riduce in lacrime.

Sa che Jimin da quando è morta sua mamma si è rifugiato in un mutismo selettivo nei confronti di altre persone, delle volte anche con lui. Parla poco ma osserva tanto, è sempre buono e non da a tutti la sua fiducia, perciò vederlo mano nella mano con Jin, lo ha fatto emozionare.

Jin si accorge degli occhi lucidi di Namjoon.
《Che succede?》domanda infatti, allarmato che fosse successo qualcosa ai bambini.

《Niente, ho visto solo una bella cosa》mormora sorridendo e mette Jungkook nel passeggino, mentre Taehyung tiene la mano al papà, Jimin sceglie di restare legato a Jin. Gli dà una sensazione di sicurezza.

Il babysitter non dice nulla alla risposta di Namjoon, ma se ha detto così, allora non c'è da preoccuparsi. È contento che Jimin gli abbia dato la mano, il silenzio di quel bambino vale più di mille parole ed anche i suoi gesti sono importanti e significano molto.

Si preparano per uscire, quando Jin si ricorda di essere vestito ancora con le cose pulite che gli ha dato qualche ora prima il padrone di casa.
《Oh, Namjoon, per caso i miei vestiti sono puliti?》domanda, non volendo uscire in quelle condizioni da casa.

《No, mi dispiace, sono ancora in lavatrice》risponde, guardandolo e capendo il suo disagio. Anche lui essendo un uomo elegante e di tutto punto ed essendo a capo di un'agenzia di moda, non vorrebbe mai uscire in quel modo.

《Facciamo così, prima di andare al parco, andiamo al centro commerciale, così compriamo dei vestiti per te e un costume da supereroe per Taehyung, dato che glielo hai promesso.》decide, avendo avuto questa idea.
Non sembra tanto cattivo come piano, anche se a Jin dispiace dover far fare una deviazione alla loro passeggiata, solo perché lui non vuole uscire in tuta.

《Possiamo passare da casa mia un attimo, così poso anche i miei libri》aggiunge poi, trovando più sensato fare questa cosa piuttosto che quella proposta dal maggiore, che comporta anche far uscire una certa somma di denaro, immaginando che sarebbe stato lo stesso Namjoon a volergli per forza pagare i vestiti.

Namjoon annuisce.
《Però compriamo lo stesso un costume al piccolo Tae》dice, notando come il faccione del primogenito si fosse rattristato perché aveva capito che non sarebbero passati a comprare il costume che gli spettava.

《Certo!》esclama Jin, sorridendo a Taehyung per fargli tornare quell'entusiasmo di prima, cosa che funziona e inizia a saltellare nuovamente emozionato.

¤¤¤

Seokjin è arrivato a casa sua, di corsa e in fretta, per non far aspettare troppo Namjoon e i bambini in macchina.

Hoseok non è in casa perciò non avrà distrazioni e subito si dirige nella sua stanza e apre l'armadio: prende velocemente dei jeans skinny blu chiari strappati alle ginocchia e una felpa rosa e dopo essersi cambiato ed aver messo i vestiti di Namjoon in una busta, posa il suo zaino dell'università ed esce per tornare verso la macchina.

Arrivato in macchina, apre la portiera.
《Eccomi, scusate. Questo è suo》e indica la busta con le cose che gli erano state prestate, parlando direttamente al diretto interessato, poggiandola poi ai suoi piedi.

《Potevi tenertele, non preoccuparti》sussurra Namjoon, con voce roca.
Ogni volta che usa quella voce viene un brivido a Jin.

Finalmente ripartono, destinazione negozio di giocattoli e costumi, che sta in una zona di Seoul piena di negozi per fare shopping e posti tranquilli in cui passeggiare, perfetto per quello che avevano in mente loro di fare.

Trovano posteggio non molto lontano e per primi scendono gli adulti dalla macchina, andando ad aprire ai bambini.
《Ragazzi state vicino a me che c'è la strada, non allontanatevi》dice Seokjin, mentre prende Jungkook in braccio. Taehyung afferra con la mano l'estremità della felpa di Jin, come se gli stesse tenendo la mano per non allontanarsi e Jimin tiene la mano di Taehyung.
Namjoon nel frattempo apre il passeggino e il babysitter mette il più piccolo lì dentro.

《Porta tu il passeggino, io tengo Taehyung, non vorrei facesse capricci》dice Namjoon, prendendo la mano di suo figlio per non lasciarlo andare e non permettendogli di fare qualsiasi capriccio avesse in mente, come correre per allontanarsi e farsi inseguire.

Jimin invece, resta accanto a Jin e fa lo stesso gesto di suo fratello poco prima, ovvero si aggrappa alla felpa.
Lui è più calmo e pacato, non si allontanerebbe mai, vuole sempre una figura adulta accanto a sè che lo protegga.

《Se vuoi, puoi darmi la mano》mormora Jin, tenendo con una mano il passeggino e l'altra la tende verso Jimin, per far sì che gliela stringesse e così fa.
Iniziano a camminare verso il negozio di giocattoli, il mondo preferito di Taehyung e appena entrano, a tutti e tre brillano gli occhi per la vastità di colori.

Per loro è come entrare in paradiso. Solitamente, Namjoon non fa preferenze di giocattoli e compra a tutti quanti quello che vogliono, quasi viziandoli.

Anzi, senza quasi.
Taehyung specialmente, perché è quello che fa sempre più richieste e ogni volta viene accontentato.

《Allora Tae, che costume vuoi?》domanda Jin, girandosi verso il piccolo Tae che tiene la mano al papà, troppo incantato a guardare gli scaffali altissimi pieni di giocattoli.
《Voglio un costume da super supereroe!》esclama, stendendo il pugno come superman quando vola, facendo ridacchiare gli adulti.

Per un attimo gli occhi di Namjoon e Jin, mentre ridono si incontrano. Certe persone dicono, che quando si ride, si tende a guardare la persona con cui ci sentiamo più a nostro agio o con cui sentiamo un forte legame.

Babysitter - NamJinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora