Narratore
KimNamjoon89:
Assolutamente d'accordo. Diamoci appuntamento a casa mia così vedrai il posto in cui starai e conoscerai me e i miei figli.Sono passati tre giorni da questo messaggio e il giorno dell'incontro è arrivato. I due si sono messi d'accordo in chat e Seokjin non ricordava di essersi mai sentito tanto in ansia per un colloquio di lavoro. Quel Namjoon sembra tenerci molto ai suoi figli, in chat ne ha parlato così tanto e così bene che Jin spera di fare buona figura, anche se non ha figli, spera di saperli trattare bene e intrattenere nel migliore dei modi.
Il corvino sospira e dopo aver sentito il buona fortuna di Hoseok, che gli è stato accanto tutto il tempo, esce di casa e si dirige verso l'indirizzo che gli era stato dato.
È una zona di Seoul con appartamenti per persone abbastanza benestanti, una zona elegante che sa il fatto suo.
Spera proprio di trovarsi bene e che quest'uomo lo assuma, perciò dopo aver trovato parcheggio, cerca il numero del palazzo ed entra in ascensore, sapendo il numero del piano che gli era stato detto precedentemente in chat.Una volta davanti la porta, con la targhetta con scritto Kim Namjoon, inizia a sentire l'ansia. Le mani sudano freddo, il cuore palpita velocemente e cerca di restare lucido, per non farsi prendere dalle emozioni. Allunga il dito tremante per citofonare e il suono del campanello arriva pure alle sue orecchie.
Seokjin
Ora non si torna più indietro, ho suonato il campanello. Aspetto pochi secondi che sembrano interminabili e appena sento lo scatto della porta, alzo lo sguardo: davanti a me, si trova Kim Namjoon, l'uomo con cui ho messaggiato, con in braccio un bambino, che mi guarda con occhioni curiosi. Ai piedi dell'uomo, accanto, si trova un altro bambino, che gli tiene l'estremità della maglietta, mentre nascosto, si trova un terzo bimbo, che resta dietro le gambe del papà, spaventato probabilmente dalla mia figura.
I miei occhi incrociano lo sguardo di Namjoon e subito mi imbarazzo. Mai visto uno sguardo tanto penetrante e un viso tanto affascinante. Sento le mie guance scaldarsi e faccio il primo passo. Mi inchino educatamente e saluto: 《Salve Signore, grazie per avermi chiesto di venire da lei, è un onore》mormoro, maledicendomi per avere una voce tanto tremante. Diamine, non so proprio controllare le emozioni se davanti a me si trova un uomo affascinante, sono proprio imbarazzante come persona, vorrei sotterrarmi.
《Buongiorno a te Seokjin, sono contento di aver trovato un ragazzo come te, prego, entra》il signor Kim parla e Dio, che voce. Si sposta per farmi passare e io entro dentro casa, guardandomi attorno. Sui toni del bianco, elegante, pulita e in salotto dei giochi per bambini sparsi ovunque.
《Non fare caso al disordine, ti prego. Andiamo in salotto》aggiunge, indicando proprio la stanza che stavo guardando. Il divano è grigio, grande e la TV è attaccata al muro ed è abbastanza grande. Questo Namjoon deve avere tanti soldi.
Mi siedo sul divano dopo il suo invito, mentre lui lascia il bambino più piccolo a terra sul tappeto davanti a noi, che gioca con una tastiera giocattolo e strimpella i tasti, assieme agli altri due, che però essendo più grandi, capiscono la mia presenza e qualche volta girano lo sguardo verso di me, incuriositi, cercando di capire chi io sia.《Loro sono i miei figli, Jungkook, Jimin e Taehyung》e li indica ad uno ad uno, dal più piccolo al più grande e io annuisco e sorrido, trovandoli carini e teneri, con dei visi adorabili e davvero dolci.
《Loro sono molto buoni, non fanno capricci e fanno sempre i compiti quindi quando io sarò al lavoro devi solo tenerli d'occhio e prenderti cura di loro, cucinare e se c'è bisogno pulire la casa》inizia a parlare di affari e io mi metto composto sul divano, annuendo. Caspita avrò molto da fare, spero di riuscire a stare al passo con lo studio universitario.
《Sì, per me non c'è nessun problema signore, mi va benissimo》mormoro. Magari posso portarmi anche i libri per studiare mentre i bambini dormono. Manca poco alla mia laurea perciò devo impegnarmi con lo studio, non posso interrompere la mia routine di studio pre-esame.
Il signor Kim annuisce e poi si fa serio in viso:《Bene, andiamo al sodo. Io pensavo di pagarti 6000 won al giorno, se non è un problema. Se accetti allora puoi subito iniziare domani》dice, fissandomi in viso.
Per me quella somma va benissimo, raccogliendone per tre settimane ottengo una cifra importante che può pagarmi le tasse universitarie e il tutto per una possibile laurea futura. Annuisco visivamente, sorridendo contento. 《Accetto il lavoro》dico entusiasta, inchinandomi con educazione nei confronti dell'uomo affascinante che mi ha assunto per fare da babysitter ai suoi tre figli.
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Lo so, perdonatemi l'assenza, non sono una brava persona ma prometto che mi impegnerò per finirla, il tempo di darmi degli esami e ci sono, nel mentre, questo bel capitolo che farà iniziare tutto. Spero non vi dia fastidio che i figli siano proprio Jungkook, Taehyung e Jimin, quindi mi dispiace ma niente vkook, vmin o jikook, dato che sono bambini e fratelli, alla prossima.
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Babysitter - NamJin
FanfictionSeokJin, un ragazzo iscritto all'università di moda, ha bisogno di soldi per poter continuare gli studi e cerca disperatamente un lavoro. E quando troverà il lavoro adatto, incontrerà Namjoon, un famoso CEO di un'azienda.