Kili e la Passione per Lindir {Parte 12}

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Feci un lungo respiro guardando Imladris, parlare di quello che era successo mi faceva provare vergogna, ma avevo bisogno di buttar fuori tutta quella confusione che si intrappolava nella mia mente.
"Dopo aver condiviso del intimità con me, mi ha bloccata, mi ha rubato la spada e mi ha tramortita... mi ha trascinato sopra la montagna... legata, non riuscivo a vedere nulla. In cima al Fanuidhol, c'era un tempio, lo specchio di quello che i Numenoriani avevano dedicato a Morghot, lì mi hanno fatta battere contro dei soldati di Harad o degli Esterling, erano sotto la guida di..." mi si bloccarono le parole in gola, poi stringendo i pugni mi strappai il ciondolo dal collo "di Imlach e di un alto sacerdote Armanelos... ho battuto i primi guerrieri..."

Mi rigirai fra le mani il ciondolo e con severità dissi "me ne hanno mandati due dozzine addosso, alla seconda volta non sono riuscita a respingerli, mi hanno bloccata, ho giurato su Eru Illuvatar che non avre pianto ne urlato!" mi voltai con sguardo furioso, e guardando elfi e nani senza parole con secchezza dissi "questo gli ha resi solo più spietati, hanno aspettato l'eclissi e poi hanno cominciato le torture..."
Camminai verso la ringhiera che faceva vedere le cascate e i ruscelli, poi concentrandomi dissi "ma comunque le torture non furono il peggio... la cosa che mi distrusse fu la consapevolezza che fu la mia ingenuità o la mia stupidità... mi ero tradita con le mie mani in quella situazione mi ero messa io, quello che avevo scambiato per amore, fin dal inizio non era altro che crudeltà, ambizione, Imlach mi aveva portata la, indovinate per cosa..."

Fu una domanda retorica nessuno rispose, guardai il vuoto mi sfiorai i capelli "per il colore dei miei capelli... non ero altro che una cavia, dopo giorni la rabbia prese il posto del angoscia... l'amore che provavo per Imlach non cessava, mi convincevo di meritarmi il dolore... finché un giorno come al solito Imlach mi stava frustando con la catena di metallo, si era avvicinato per esprimere il suo disgusto verso di me... così mi sono detta che non avevo nulla da perdere, gli ho dato una testata e rubato il pugnale..."

Mi voltai e guardai Imladris "volevo ucciderlo con tutto il mio cuore, anche se continuavo ad amarlo, il desiderio di vederlo morto mi opprimeva... ma una voce dentro di me mi ha detto aspetta, ho nascosto il pugnale, e mi sono fatta torturare, mi hanno reso ceco l'occhio finche, al alba di un'altra eclissi non mi hanno appesa per il polso al Fanuidhol, rimasi lì a guardare le cime annebbiate delle montagne e l'unico desiderio che avevo era la morte... finchè un giorno sotto di me non vidi la roccia, così presi il pugnale e mi tagliai la mano, mi ero liberata... sono fuggita, non so come sono sopravvissuta, ma sono arrivata al Brandivino, pensavo di essere qui, sono stata trovata da Tom Bombandil e Baccadoro, mi hanno curata e sono riuscita riprendermi... questa è la mia storia, e l'unica cosa di qui non sono riuscita a liberarli e l'opprimente desiderio di uccidere Imlach ed io avrò questa soddisfazione dovesse distruggermi."

I nani mi guardavano stravolti Elrond non parlava, io fui scossa dalle mie stesse parole, avevo parlato troppo rivelare quel desiderio di vendetta...
"Perché non sei tornata?" non avevo notato che c'era anche Glorofindel, sospirai con un velo di tristezza "mi vergognavo, o avevo temuto che non mi avreste riconosciuto dal mio aspetto..." i nani mi guardarono con rispetto, poi Thorin mi osservò ma non parlò, Elrond disse "quindi ciò che avevo visto alla fine si è avverato..." lo guardai con un leggero nodo in gola, Maedhors dentro di me disse "sono fiero di te..."
Elrond mi osservò poi prese le mie mani nelle sue e disse "il tuo destino mi è stato annunciato ciò che mi rammarica è che io abbia potuto fare così poco per aiutarti..." scossi la testa, lo abbracciai si aggiunse anche Glorofindel, fu un momento di pace, ero felice, sentì che Glorofindel mi stringeva con forza come se in tutti i modi cercasse di scusarsi, per cosa non lo sapevo ma lo apprezzai.

La sera era calata ci eravamo spostati sotto una terrazza, Gandalf aveva tirato fuori la mappa e parlando con Elrond disse "questo è nanico antico, e ci sono rune lunari che Nariel ha riconosciuto... avevamo bisogno di qualcuno che le sapesse leggere..." Thorin strinse i pugni "quindi il tuo scopo era questo portarci qui fin dal inizio!"
Gandalf storse il naso "si portarvi qui..." Thorin ancora più sicuro di se disse "le nostre faccende non sanno affari degli elfi..." Gandalf sventolandogli le mani in faccia disse "per amor del cielo e dei fulmini Thorin mostragli quella mappa!" mi misi davanti a Thorin "ascoltami per favore, so che mi ritieni una ragazzina inesperta e sciocca, ma questa è la vostra unica possibilità per riavere la vostra casa, lui è l'unico che può leggerla e darvi la possibilità per riconquistare Ereborn!"
I nani mi guardarono senza parole, Thorin mi disse "ripongo la mia fiducia in te ragazza, non in lui" passo la mappa ed Elrond, e insieme Elrond, Balin, Bilbo, Thorin e Gandalf se ne andarono, lasciai andare un sospiro.

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