Aegnor il Guardone {Parte 40}

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Guardai i soldati che avevo liberato, erano con il fiato mozzato, mi toccai il graffio sul viso, poi passai la mano sulle due cicatrici che mi attraversavano l'occhio, pulì la spada.
Mi avvicinai al gruppetto e dissi "la città è conquistata suonate le campane, portare Aegnor al accampamento" i soldati mi guardarono e uno di loro disse "voi siete una dei tre, una degli Amarathien..." Sentimmo risuonare le campane guardai Aegnor, dolorante, Maedhors mi disse "tranquilla rimarrà in vita, per fortuna ha l'anello stretto in pugno..." lo guardai e il cuore mi batteva senza sosta, mi guardai e dissi "sono fin troppo coperta di sangue" intravidi una luce nel faro, Maedhors pensieroso mi disse "sarebbe meglio controllare..." "già..." mi incamminai.

Davanti alla porta del faro sentivo del trambusto la luce si spense appena mi avvicinai alla porta, entrai sguainando la spada, davanti a me un omuncolo con l'armatura dei Numenoriani Neri, cadde a terra facendo un rantolio, terrorizzato urlò "non mi uccidere!" lo guardai e chiesi "cosa stai facendo..." "non mi uccidere!" sospirai e imperiosa dissi "ti ho fatto una domanda!" lui tremante indicò il tavolo dove c'era una lettera e piangendo disse "riferivo al alto sacerdote Imlach l'oscuro della conquista di Lond Dear! e del vostro arrivo qui!" presi la lettera mi misi l'anello e comparve Maedhors il tipo urlò, Maedhors punto la spada contro il ragazzo dicendo "non ti muovere carogna!" piagnucolo mentre io rifoderavo la spada e lessi la lettera, Maedhors sbircio da sopra il mio collo e disse "io aggiungerei una postilla, Ho detto di non muoverti!"
Presi la penna d'oca appoggiandomi al tavolo il tipo sibilo "l'inchiostro è caduto!" Maedhors gli fece un taglio sul braccio dicendo "a me non sembra..." il soldato piagnucolo, mentre io intinsi nel suo sangue la penna e scrissi "hai tentato di uccidermi per dieci anni ed hai fallito, ora è il tuo turno, la tua fine sta giungendo. Nariel" Maedhors annuì dicendo "appropriata, direi che va dritta al punto..."

La ripiegai con cura, la chiusi con la ceralacca, e porsi la lettera al Numenoriano "inviala..." lui deglutendo si alzò, la prese tremando, lanciò un occhiata a Maedhros, e legò la lettera alla zampa di un corvo e gli fece spiccare il volo, fece un inchinò e disse "grazie mia signora per avermi risparmia..." gli tagliai la gola, guardammo il cadavere cadere a terra, Maedhors rifonderò la spada fantasma "un azione discutibile..." lo guardai dicendo "discutibile ma necessaria..." Maedhors mi sembrò soddisfatto dalla risposta, uscimmo dal faro.
Attraversata buona parte della città superando alcuni soldati Elech mi raggiunse, Finrod che luccicava d'argento si era fermato a parlare con il mio battaglione venuto da Granburrone che vedendomi si rincuorò, Maedhros vedendoli disse "vado da loro a dare istruzioni..." io annuì.

Elech mi sorrise "spero non sia tuo sangue quello..." scossi la testa "no, forse qualche goccia, ma nulla di grave..." Elech mi sorrise col suo viso calmo e gentile, guardò Lond Dear apri le braccia e con speranza disse "insieme possiamo fare tante cose! in questi dieci anni io ed Aegnor siamo diventati conosciuti come gli Amarathien, come i liberatori degli uomini e una nuova speranza per gli elfi, ciò che stiamo facendo da i suoi frutti finalmente! Riunisciti a noi, noi tre compensiamo le mancanze degli altri... unisciti sotto il nostro stemma!" sorrisi aveva così tanta speranza nello sguardo "voi siete diventati gli Amarathien ma io l'ombra di fuoco...sai che non posso rimanere qui, l'oscurità si avvicina e Imladris è un baluardo della luce!" mi mise una mano sulla spalla e mi condusse verso il palazzo disabitato e in rovina "sai Aegnor non faceva altro che parlare di te, sempre... quando mangiavamo quando ci allenavamo... mi diceva quanto tu fossi saggia, coraggiosa... affasciante, quanto gli mancassi..."

Strinsi lo sguardo guardandolo nei suoi occhi verdi dissi "sei un piccolo subdolo!" lui rise e poi disse "hai veramente bisogno di un bagno..." risi "non credo che la fortezza sia ancora attrezzata, o mi sorprenderai!" lui sorrise "ho paura di no, ma qui vicino, da sotto terra l'acqua sgorga creando un laghetto d'acqua in mezzo agli alberi, appartato..." "mi stai descrivendo un sogno amico mio..." lui rise e disse "quando hai fatto ti aspettiamo alla fortezza, Aegnor ora sta dormendo ma al tuo ritorno ormai sarà sveglio..." annuì gli diedi un bacio sulla guancia e feci un cenno a Maedhors che mi raggiunse a passò saldo e con il suo portamento impeccabile.

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