Stars and Fire

I Tre Discendenti Di Finwë {Parte 38}

Parecchio sbronzi io ed Aegnor trascinammo Elech nella sua stanza, buttandolo a letto, e ridendo uscimmo. Aegnor entrò nella sua stanza tirandomi un occhiata, come se fosse sul punto di dirmi qualcosa, ma scosse la testa e si chiuse la porta alle spalle.
Entrai nella mia stanza, e pigramente mi sedetti su una poltrona togliendo le scarpe basse e lanciandole per terra, Maedhros disse "povero Elech non regge molto il vino, tu invece mi hai sorpreso!" risi dicendo "sotto valuti le mie abilità, i miei fratelli mi hanno fatto assaggiare il vino fin da piccola!" "si lo so, poi Elrond si chiedeva pecrhe sparissero tante bottiglie" sorrisi dicendo "che bel ricordo..."

La porta si aprì guardai Aegnor sulla soglia e contrariata dissi "non si usa bussare?" non rispose ed entrò nella stanza guardandosi attorno, poi dopo aver guardato una tenda si voltò verso di me e disse "sarebbe un idea stupida tornare ad Imladris proprio ora... dovremmo completare la missione" lo disse con una tale calma che mi spiazzò, così scuotendo la testa dissi "e la completeremo... ma trovato l'anello io me ne andrò a casa..." lui scosse la testa contrariato e con tono glaciale affermò "sei egoista ed infantile! tu con la tua superbia parli anche della mia vita, a te piacerà avere un'altra voce nella testa ma a me no!"
Lo guardai allibita e acida dissi "non ti permettere di parlarmi così, pomposo arrogante!" lui sorrise alzando un sopracciglio "è questo il meglio che sai fare bimba!" scattai in piedi, l'espressione sprezzante e di superiorità che aveva negli occhi mi faceva imbestialire "il meglio? il meglio!? stiamo discutendo quando dovremmo essere una squadra! se mi odi tanto almeno fingi di provare un minimo di rispetto per me!" "rispetto!? tu sei venuta da me decantando un grande scopo che ora stai abbandonando!" "io non sto abbandonando nulla! ho detto che troveremo l'anello di Elech!" "non è solo quella la missione, noi abbiamo il potere di creare un nostro dominio con l'aiuto degli elfi! il nostro solo compito non è ridare un corpo a loro, ma è guadagnarci il nostro posto come custodi della Terra di Mezzo! e tu preferisci tornartene a casa a girare nei boschi cone una selvaggia!" "selvaggia! ti senti? tu sei il selvaggio, io ho il compito di crescere Aragorn come il re di Gondor che sarà, tu cosa hai fatto tutto questo tempo se non scappare come il codardo che sei!"

Si avvicino di un passo cercando di sovrastarmi, aveva uno sguardo furioso, quei suoi occhi azzurri vorticavano di rabbia, ma io non sarei ceduta, mi guardava dal alto con durezza, cammino in avanti facendomi indietreggiare verso il muro e puntando un dito contro disse "non ho intenzione di passare il mio tempo con una bambina capricciosa che vuole girare nel bosco invece che seguire il suo destino, sei accecata dalla vendetta, accecata da un uomo che ancora ami!" lo guardai senza saper più dir nulla, con lo stomaco che si strinse, aveva appoggiato il braccio al muro vicino alla mia testa io a denti stretti dissi "il disprezzo che provo per te mi brucia le viscere!" lui cercò di dire qualcosa ma non riuscì a dir nulla, avevo il cuore che martellava nel petto come una tempesta.

Mi persi nei suoi occhi ricolmo di emozioni che non ero in grado di riconoscere. Aegnor mi guardò le labbra, i nostri respiri si incrociarono avrei potuto sentire il suo cuore battere, lo desideravo molto più di quello che avrei ammesso a me stessa, e il desiderio era anche quello che leggevo nei suoi occhi, e ci baciammo con rabbia e foga.
Non sentivo nulla solo le mani di Aegnor sul mio corpo, come se fosse una cosa normale talmente abituale, mi sollevò gli intrecciai le gambe alla vita mi fece stendere sul letto, mi misi sopra di lui mi guardò e sorrise, mi passò le mani lungo il corpo avido mi morse il collo, trattenni un sospiro buttando la testa indietro, lo desideravo profondamente, anche se mi riempiva lo spirito di rabbia mi riempiva il cuore di passione.