"Alcune cose sono troppo terribili per entrare a far parte di noi a primo impatto. Altre contengono una tale carica di orrore che mai entreranno dentro di noi. Solamente più tardi nella solitudine, nella memoria, giunge la comprensione"
Donna TarttABIGAIL
Quella mattina mi svegliai con una sensazione di confusione e paura più intensa del solito. Il giorno precedente aveva portato con sé un turbine di eventi così tumultuosi che facevano vacillare la mia percezione della realtà.
Levon, era davvero morto? Ero stata io a ucciderlo? La possibilità che tutto fosse frutto della mia immaginazione mi stava facendo impazzire.
Decisi quindi di alzarmi dal letto con la mano tremante nel mentre che cercavo il cellulare sul comodino, ma non riuscivo a trovarlo."Perfetto" Borbottai assonnata.
Misi i piedi a terra alcuni secondi dopo e mi alzai per cercare il cellulare, chiedendomi se l'avessi forse lasciato da qualche parte durante la festa caotica della sera precedente.
Camminai quindi verso le scale per controllare, ma improvvisamente, dei rumori provenienti dal piano di sotto mi presero alla sprovvista."Conn? Sei sveglio? C'è qualcuno con..."
Mentre scendevo mi scontrai contro qualcuno e quasi trasalii nel capire di chi si trattasse.
"Sei sveglia"
Mona era davanti a me, avvolta solamente da una camicia oversize. Che diavolo stava facendo vestita in quel modo? La osservai per alcuni istanti, immobilizzata dall'incredulità. C'era davvero qualcosa tra lei e Connor?
Mentre i miei occhi si soffermavano sulla sua camicia, non potevo fare a meno di notare quanto stesse bene con quel semplice indumento.
"Mona..." Abbassai lo sguardo su ciò che indossavo ancora dalla sera precedente e, con un groppo in gola, non riuscendo a non fare un paragone, ricordai Colin nella mia stanza."Stai bene?" Mi chiese con aria quasi scocciata.
"Sto bene" mormorai. "Che cosa... hai dormito qui?"
Lei mi guardò come se la cosa fosse ovvia e fece un piccolo sorriso.
"Tuo fratello non ti ha detto niente?"
"Che cosa doveva dirmi?"
Alzai gli occhi verso di lei e quando mi guardò giurai di sentire il suo sguardo scrutarmi quasi intimamente.
"Sei davvero così ingenua, avanti abbracciami, sono o non sono la tua migliore amica?"
Feci per dire qualcosa ma Colin si avvicinò a noi insieme a Connor.
Cercai di respirare profondamente ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e non mi piaceva.
Avrei dovuto lasciar perdere? dissimulare ogni cosa? forse era la cosa migliore almeno all'apparenza."Avete visto il mio telefono?" Chiesi verso di loro.
"Hai smarrito il cellulare? fa niente, ne compreremo un'altro"
Alzai gli occhi verso Connor.
Stava parlando sul serio? Nemmeno navigassimo nell'oro.
Ma che cosa stava succedendo?"Probabile... ma voglio il mio telefono, qualcuno di voi l'ha visto?"
Colin mi si avvicinò e fece segno a Mona e a mio fratello di andarsene e mia più grande sorpresa, obbedirono e ci lasciarono da soli.
"Possiamo parlare?"
Accettai con un cenno del capo.
Mentre ci allontanavamo, il mio cuore batteva accelerato, e l'ansia cresceva insieme alle domande senza risposta.
Lui sapeva?"Cosa sta davvero succedendo qui?"
Sentii un brivido lungo la schiena. "Cosa intendi?" risposi cercando di nascondere la mia preoccupazione.
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Sibylline
ParanormalAbigail si ritrova immersa in un'esperienza surreale e inquietante, affrontando visioni misteriose che offuscano la linea tra realtà e fantasia. Una trama intricata di enigmi, indagini e incantesimi si svolge davanti a lei, e Abigail si trova a dove...