Se fossi una brava persona ti chiederei il permesso

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"Proprio come un fiore sboccia dopo aver sopportato il rigido freddo invernale, un sogno può avverarsi solo se si è preparati a sopportare i tormenti che ne accompagnano la realizzazione e a compiere tutti gli sforzi necessari!"
Daisaku Ikeda

ABIGAIL

Ci siamo.
Ultimo giorno di scuola e ultimo giorno che avrei visto quelle persone per qualche mese.
Erano passati alcuni giorni da quando avevo avuto quella discussione con Colin e dai nostri primi e ultimi messaggi senza risposta.
Avevo passato le ultime ore a fissare lo schermo in attesa di qualche sua risposta ma non riuscivo a capirne nemmeno io il motivo.
Mi ci volsero circa una trentina di minuti per prepararmi al meglio ma quando fui pronta, scesi le scale e andai in cucina a fare colazione trovando Connor seduto a tavola.
"Buongiorno Stellina, pronta per l'ultimo giorno? Papà non tornerà prima di tre settimane" lo guardai confusa quando disse quelle parole.
Ultimamente papà non si faceva vedere e non sapevo che cosa pensare, non mi piaceva ma non potevo che farmelo andare bene.
"di nuovo?" Chiesi nel passare una mano lungo i capelli.
"Di nuovo. Ma ehi! ci sono io con te, non ti basto?" Inclinai il viso leggermente verso il suo e notai che aveva preparato i pancake con le fragole, sciroppo d'acero e cioccolato.
Sopra di essi c'erano disegnate delle faccine sorridenti e dei piccoli cuori, proprio come quando eravamo bambini.
Mi lasciai sfuggire un piccolo sorriso dolce che ricacciai praticamente subito al solo pensiero.
"Se stai cercando di fare ammenda, sappi che non funzionerà così.
Non mi hai detto niente e per giunta, credevo che tu fossi ancora innamorato di Charlotte."
Mormorai in tono più che accusatorio.
"Charlotte non è un problema, credimi."
Scossi il capo e guardai i suoi occhi alcuni secondi dopo, avevo fin troppe cose a cui pensare senza entrare nei drammi di mio fratello. "Non ho fame ma accetterò un tuo passaggio se me lo offrirai" Vidi quel suo solito sorrisetto accendersi e si mise a ridere per poi inchinarsi davanti a me.
"Come vuole principessa, andiamo"

Ci dirigemmo fuori e dopo essere salita in auto vidi il suo volto oscurarsi nel guardare qualcosa davanti a noi.
"Tutto bene?" Chiesi non riuscendo a capire che cosa stesse guardando. "Tutto bene." Disse semplicemente partendo e mettendo della musica che solo lui capiva. "Qualsiasi cosa accada, Abby... ricordati che sei mia sorella e una Walsh, può affrontare tutto." Adesso che stava dicendo? Lo guardai più confusa che mai in quel momento ma decisi di passarci sopra, considerando che era l'ultimo giorno anche per lui e forse si stava riferendo proprio a quello.
"Non preoccuparti, nessuno mi farà più del male." dissi vedendo che stringeva il manubrio dell'auto. "Fammi finire. Il prossimo anno non sarò qui a proteggerti" alzai un sopracciglio. "Posso difendermi da sola, non preoccuparti" la sua mano sfiorò la mia e mi guardò più serio che mai. "Devi fidarti di Colin come ti sei fidata alla festa, lui può proteggerti"
Quasi mi misi a ridere a quelle sue parole, stava parlando sul serio?
"Colin mi ha ferita più di chiunque altro, non posso fidarmi di lui e so che mi ha mentito, come puoi chiedermi una cosa simile?" a quel punto eravamo davanti a scuola ma non fece cenno di farmi scendere "Ha fatto tante cazzate ma è l'unico che potrà aiutarti mentre io non ci sarò e piccola mia, alla festa sembravate quelli di una volta." Adesso era davvero ridicolo, possibile che mentisse anche lui? Respirai profondamente, forse aveva ragione? Perché dovrebbe mentirmi? I pensieri invasero la mia testa.
"Ci penserò."
Scesi dall'auto insieme a lui e cominciai a camminare verso l'entrata nel notare alcune persone bisbigliare qualcosa nei corridoi.

Una volta raggiunta l'aula della professoressa Cowen, andai a sedermi al mio banco e aspettai che la lezione iniziasse.
Quando però entrò la vicepreside rimasi immobile e confusa.

"Mi dispiace informarvi che la professoressa Cowen è stata vittima di un terribile incidente."
Alzai lo sguardo verso di lei per poi spostarlo verso Mona.
Che diavolo stava succedendo?
Alzai la mano come per cercare una spiegazione ma rimasi immobile quando la sostituta della Cowen si fece avanti.
"La professoressa Campbell prenderà il suo posto momentaneamente"
Dannazione, era lei.
Il suo sguardo si posò sul mio e quasi non mi strozzai con la mia saliva.
Da quanto tempo non vedevo la signora Campbell?
"Cosa pensi che sia successo?"
Mona si avvicinò a me e subito dopo Lena fece la stessa cosa.
"Ho sentito che è stata ritrovata senza vita nel suo giardino, la cosa più strana però..."
Ci fu un rumore e sobbalzai quando trovai alcuni libri sul mio banco.
Alzai lo sguardo e quasi rabbrividii nell'incrociare quello di Leighton Campbell in persona.
"Signorina Walsh, a fine lezione vorrei parlarle"

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