"C'è una maschera per la famiglia,
una per la società,
una per il lavoro.
E quando stai solo, resti nessuno".
Luigi PirandelloCOLIN
Non era mia intenzione spaventarla o metterla in quella situazione ma perché non avrei dovuto approfittarne? Ero travolto dal divertimento, con l'erezione che premeva contro i nostri vestiti ma dovevo trovare un modo per controllarmi. Ember non riusciva a vedere la sua bellezza, era evidente da come cercava di nascondersi e fissava le proprie gambe. Se solo avesse compreso... A mio giudizio, era splendida e avrei dato qualsiasi cosa per strapparle via quegli indumenti ridicoli al primo istante possibile. Quando frenai di colpo, il suo viso arrossì incontrollabilmente, senza riuscire a trattenere le risate. Desideravo possedere ogni centimetro di quella ragazza e niente avrebbe potuto fermarmi, nemmeno la mia famiglia. "Potrei insegnarti io a guidare" dissi senza esitare, prendendo il suo mento tra le dita. Era spaventata? Eccitata? Forse entrambe le cose. Sentii la portiera dell'auto aprirsi e Ember scendere rapidamente dalle mie gambe, mozzandomi quasi il respiro. Mi avvicinai a lei scendendo a mia volta dall'auto e le sfiorai delicatamente la spalla. "Che succede? Non ti va?"
"Questa cosa non potrà più accadere... Io non..." Si voltò confusa a guardarmi e le accarezzai la guancia, cercando di capire cosa la turbasse così profondamente. Forse avevo esagerato? "Perché ti comporti in questo modo? Che cosa ti ho fatto? Non riesco a comprendere questi tuoi continui cambi di umore, soprattutto nei miei confronti." Non potevo biasimarla ma come avrei potuto spiegarle la realtà della situazione? Semplicemente non potevo, almeno non in quel momento. Senza pensarci troppo feci aderire completamente i nostri corpi, spingendo Ember contro l'auto. "Non lo so, immagino che lo capiremo insieme" sussurrai sulle sue labbra prima di baciarle con trasporto. Il suo profumo mandò i miei sensi in estasi, mentre accarezzavo lentamente il suo fianco. La sentii irrigidirsi, per poi sciogliersi in quel momento solo nostro, che nessuno avrebbe potuto toglierci.
"Cole..."
"Shh, non rovinare il momento"
le sussurrai divertito, riprendendo a baciarla con passione, cercando l'accesso alla sua lingua con sempre più intensità.
Forse avrei dovuto concederci una pausa prima che Love si intromettesse nella nostra vita e quale modo migliore se non quello che stavamo facendo in quel momento?
Feci scivolare le mani sul suo sedere, sentendola sussultare a quel tocco. Le mie labbra avevano un bisogno profondo delle sue e non riuscivo più a fermarmi.
"Cole... Colin!"
Lo sapevo, aveva una continua lotta interiore dentro di sé ed era così eccitante vederla andare in confusione quando mi stava vicino.
"Per il periodo che passeremo qui, potremmo divertirci e tu potresti pensare di abbassare quei muri da piccola santa che ti circondano, tanto per dire"
La vidi sorridere e sorrisi anche io a mia volta.
"Ti offro una tregua. Non sei al sicuro come ben sai ma forse ci serve un po' di leggerezza in questo momento e aggiungerei una sana scopata ma non voglio turbarti più di quanto tu non sia già"
Come avevo previsto cercò di colpirmi ma le bloccai il polso a mezz'aria.
"Sali in auto e ricordati che non stavo scherzando, il mio letto può essere anche il tuo, piccola Ember"ABIGAIL
Prima che potesse dire altro mi allontanai da lui, mordendomi le labbra involontariamente.
Ero riuscita a liberarmi con un po' di fatica ma Colin aveva chiesto una tregua e anche se non approvavo quel suo modo di fare, perché non avrei dovuto accettare?
Probabilmente stavo impazzendo ma una tregua era una tregua e questo non significava farmi prendere in giro da lui e dai suoi amici o peggio i suoi fratelli per essermi lasciata andare con lui.
Una volta salita in auto mi sistemai i vestiti nel cercare di limitare i danni e parlare il meno possibile con lui.
Si era creato un silenzio più che imbarazzante ma non era poi così male considerando ciò che avevamo fatto.
Il resto del viaggio proseguì senza che nessuno dei due rivolgesse la parola all'altro ma quando sentii il bisogno di addormentarmi, mormorai un semplice "accetto" crollando pochi secondi dopo in un sonno profondo.Come state? io a parte l'influenza sto bene e no, non ci voleva ma almeno posso pensare a Sibylline... Tenetevi pronti a tutto
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Sibylline
ParanormalAbigail si ritrova immersa in un'esperienza surreale e inquietante, affrontando visioni misteriose che offuscano la linea tra realtà e fantasia. Una trama intricata di enigmi, indagini e incantesimi si svolge davanti a lei, e Abigail si trova a dove...