Un libro di cucina?

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Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.
WILLIAM SHAKESPEARE

ABIGAIL

"Cosa desidera la principessina?" Mi colse di sorpresa l'appellativo scherzoso di Asher. Lo guardai confusa e alzai le mie sopracciglia, mentre il fastidio s'insinuava nell'aria. "Che tu non mi chiami in quel modo" ribattei con un tono tagliente, quasi a schermirlo.
"E come dovrei chiamarti?" Ignorai la sua sfida, focalizzandomi invece sulla ricerca delle spezie nella cucina traboccante di aromi sconosciuti. La confusione mi avvolse nel momento in cui mi avvicinai alle piccole etichette, scrutandole con curiosità mista a frustrazione. "Credo che questa famiglia sia più strana di quanto vogliano far credere" sussurrai tra me e me, cercando di scrollarmi di dosso quell'inquietante sensazione. Nonostante la mia determinazione a ignorare Asher, il suo richiamo costante riecheggiava nel mio subconscio. Decisi di concentrarmi sulla ricerca della curcuma e dello zenzero, ma i nomi strani delle spezie mi confondevano sempre di più.
"Perché non prendi questo?"
Mi ritrovai con un enorme tomo tra le mani. Non riuscivo a capire da dove provenisse ma notai la rilegatura con la scritta in oro.
"Un libro di cucina?"
Chiesi confusa nel passare la mano su di esso, cominciando a sfogliarlo mentre Asher mi fissava.
Era come se stesse aspettando qualcosa.
"Non esistono questi ingredienti, ti stai prendendo gioco di me".
Il suo sguardo mutò. Era sorpreso, come se non si aspettasse che aprissi quel vecchio ricettario.
"L'autore è molto... era molto fantasioso." Dissi a voce un po' più alta nel mentre che continuavo a leggere e capendo che si trattava di un libro molto antico.
"Miracolo della notte, Sandwich del labirinto, Risotto alla lacrima di sirena, Tartare al veleno di serpente"
Mormorai ancora durante la lettura e quasi mi venne da ridere mentre leggevo alcune postille.
"Forse non dovresti continuare a leggere, sono stronzate, giusto?"
In quel momento Asher era divertito ma allo stesso tempo molto confuso da quello che stavo facendo o almeno così pensavo.
"D'accordo, proviamo questa. Ethereal Sandwich, sembra interessante ma.. che cos'è la polvere di Isolda?" Chiesi al ragazzo di fronte a me, ma non riuscii ad ottenere niente. Decisi di non insistere e mi misi al lavoro, raccogliendo gli ingredienti indicati nella ricetta. Colin mi aveva avvertito di non mangiare nulla cucinato dai suoi fratelli, ma non aveva menzionato niente riguardo a qualcosa preparato da me. E con tutte quelle ore senza cibo, iniziavo a sentire la fame crescere. Così, senza pensarci troppo, raccolsi tutto ciò che era elencato nella ricetta.
Tostai il pane e notai Asher uscire dalla stanza, ma sentii comunque il suo sguardo puntato su di me, quasi fossi una criminale ricercata.
"Bene"
Una volta che il pane fu pronto, iniziai a spalmare il burro su due fette, tagliando delicatamente delle fette di banana.
Era il tempo di cercare la misteriosa spezia, forse era paprica? Il colore sembrava corrispondere a quello nella foto del ricettario. Esaminai attentamente le piccole etichette e notai la spezia dall'aspetto arancione intenso. Tentai di annusarla, ma il suo profumo non corrispondeva affatto alle mie aspettative. Era strano.
"Speriamo che tu sia buona"
Adesso parlavo con le spezie, perfetto.
Alzai gli occhi al cielo e come scritto nella ricetta cominciai a spolverare la polvere di Isolda per poi aggiungere un po' di zucchero, infornando il tutto per alcuni minuti.
"Tu cosa ci fai qui?"
Chiesi nel sobbalzare quando al posto di Asher mi ritrovai un altro degli amici di Colin.
"Dov'è Asher?"
"Cosa stai facendo?"
Mi chiese senza degnarmi di una risposta.
"Sto misurando il calore del fuoco. Secondo te? Cucino, non lo vedi?"
"Qui?"
Ma perché continuava a fare domande? che cosa potevo fare in una cucina? giocare a tennis con gli utensili?
"Colin vuole vederti"
"E a me che cosa dovrebbe interessare di quello che vuole Colin?" Chiesi con una punta acida, guardandomi attorno quando notai che il ricettario non era più lì.
"Posso riavere il libro?"
"Quale libro?"
Oh no, non mi avrebbero fatto passare per pazza ancora una volta.
"Il ricettario con cui ho cucinato questo" dissi alzando un sopracciglio per poi sentire la voce di Colton e Asher.
"Non c'era niente qui e Colin vuole vederti. Devo portarti con la forza da lui o preferisci andare da sola?"
Mi misi a ridere irritata da quella situazione e quindi spensi il forno e lasciai perdere l'idea di quei sandwich.
Seguii il ragazzo, passando accanto a Colton che mi fece un sorriso strano. Non riuscivo a decifrare quello che pensava quella famiglia e Colin era sempre di più un mistero, nonostante lo conoscessi da tutta la vita.
"Entra" il ragazzo aprì la porta di una stanza e notai che si trattava della biblioteca.
Colin era seduto su di una poltroncina e non sembrava che avesse una bella cera. Mi avvicinai a lui e solo quando la porta si chiuse alle mie spalle, lui alzò lo sguardo verso di me. "Cosa ti è successo?" Chiesi nel fare un passo verso di lui e in tutta risposta mi rivolse uno dei suoi sorrisi, facendomi segno di sedermi.
"Per questa sera, non voglio discutere, ti ricordi di questo?"
Chiese nel mentre che un libro scivolò lungo il tavolino fino a me.
Rimasi per qualche istante immobile, non sapendo come reagire.
"Questo... credevo fosse andato perso nell'incendio."
Mormorai appena nel cominciare a sfogliare le pagine.
"È sempre stato qui, con me"

Che dire? Penso che ogni tanto ci stia un capitolo un po' più corto

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Che dire? Penso che ogni tanto ci stia un capitolo un po' più corto.
Chissà cosa accadrà...💜

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