"Appena deposti sulla tolda,
questi re dell'azzurro, vergognosi e timidi,
se ne stanno tristi con le grandi ali bianche
penzoloni come remi ai loro fianchi."Charles Baudelaire
ABIGAIL
Non sapevo come comportarmi quando ero vicina a lui. Colin riusciva a confondermi come nessuno aveva mai fatto prima. Ero stanca di quei giochetti, del suo allontanarsi da me e non sapevo come uscirne.
Il viaggio si rivelò essere molto silenzioso e nonostante qualche sguardo non successe molto. Dovevo fare qualcosa e cercare di capire che cosa mi stavano nascondendo e perché si stava comportando in quel modo con me.
"Mancano ancora... non lo so, alcune ore, davvero vuoi fare finta che io non esista?" chiesi, mordendo il labbro inferiore.
"Preferiresti fare un gioco?" mi chiese, con un sorriso enigmatico.
"Un gioco?" chiesi a mia volta confusa nel guardarlo.
"Un gioco" confermò.
"Intendevo dire, che tipo di gioco?" Il suo sorriso si distese leggermente sul suo viso e senza avvisarmi, frenò bruscamente in mezzo alla strada.
"Non cominciare con le cazzate, Colin! Non credo che sia il caso"
Si sporse verso di me, fissandomi intensamente negli occhi. Perché doveva comportarsi sempre in un modo così enigmatico? Mi avrebbe baciata? Per qualche assurda ragione chiusi gli occhi come in attesa di quel bacio ma quando sentii il rumore della portiera aprirsi, mi ritrovai a fissare un sorriso ancora più arrogante del solito. "Sogni ad occhi aperti, piccola Ember?" Sossurrò con un tono leggermente beffardo, invitandomi a scendere.
"Non vorrai lasciarmi qui da sola in mezzo al niente. Che cosa ne è stato del volermi proteggere?" protestai, incredula.
Incredibile, davvero credeva di spaventarmi lasciandomi in quella situazione? Forse un po' sì, realizzai nel guardarmi attorno mentre dei rumori si facevano strada tra le mie orecchie.
"Calmati, scendi e sali sulle mie gambe" mi misi a ridere in modo nervoso a quella sfacciataggine finché non aggiunse.
"Per quanto desideri scoparti, trovo che la macchina sia scomoda, ora vieni qua e ascoltami per una volta" aggiunse con un tono leggermente provocatorio.
Lo guardai sempre più confusa e interdetta ma mi mossi come stregata dalla sua voce.
Quando aprì la sua portiera, mi fece sedere sulle sue gambe, facendo spazio e tirando leggermente indietro il sedile.
"Cosa..." iniziai a dire, pensando a come le mie cosce non potessero entrare in quel posto, eppure a lui sembrava non importare.
Che cosa aveva in testa non riuscivo a capirlo ma quando le sue mani sfiorarono le mie per portarle sul manubrio, cominciai a capire.
"Hai manie suicide?" Gli chiesi facendomi rabbrividire.
Mi voltai a fissarlo e scossi la testa per allontanarmi da lui ma come se avesse predetto la mia mossa, mi strinse con forza i fianchi fino a farmi aderire completamente al suo corpo.
Sussultai.
"Ho un gran autocontrollo, ma se non stai ferma avremo un problema" sussurrò roco nuovamente al mio orecchio, facendomi arrossire.
"Curati" risposi, cercando di tenere la calma.
"Curami tu" sussurrò ancora una volta stringendo le mie mani sul volante.
"Io non so..." rimasi immobile, cercando di formulare una frase di senso compiuto.
"Respira, ci sono io qui con te" come potevo tranquillizzarmi? sentivo il suo corpo aderire così perfettamente contro il mio che quasi non riuscivo a sopportare quella sensazione e l'aria cominciava a mancarmi.
"Sei nervosa e non puoi guidare in questo modo" continuò, facendo vibrare ogni parte di me stessa.
"Quante cose che si scoprono standoti vicino" sussultai ancora e abbassai lo sguardo per vedere la sua mano scivolare sulla mia coscia, raggiungendo le leva del cambio e successivamente il freno a mano.
"Sai come si usano? Prova a chiudere gli occhi" Chiudere gli occhi, certo... come poteva anche solo pensarlo? Ma aveva davvero così tanta voglia di raggiungere l'Inferno?
"Così che ci schianteremo contro un albero o peggio, finiremo dentro un burrone? Grande idea, genio"
Si mise a ridere e premette sull'acceleratore.
"Tu sei pazzo, non puoi... Colin!" gridai, mentre la macchina iniziava a muoversi. L'auto si scagliava lungo la strada deserta, il vento urlava nelle mie orecchie mentre il cuore batteva furiosamente nel petto. Colin rideva, il suo sorriso nascondeva un lampo di pura eccitazione.
"Non puoi fare così!" gridai ma l'adrenalina pulsava nelle mie vene e si mescolava al terrore e all'emozione di trovarmi così vicina al limite.
"Relax, Ember, sono qui con te, stai capendo che effetto mi fai?"
Chiese questa volta più provocatorio nel sentire la sua erezione puntare contro il mio sedere.
Era eccitato ed io mi sentivo sprofondare per l'agitazione. Che cazzo stava succedendo?
"Colin, non scherzare! Finiremo per ucciderci, fermiamoci" implorai ma la mia voce venne soffocata dal rombo del motore che ruggiva sempre più forte.
Sentii la sua mano libera stringere la mia carne tra le dita quasi con forza.
I miei occhi si chiusero, cercando di cogliere un briciolo di controllo nella follia che ci circondava ma quando sentii le sue labbra sul collo, mi lasciai andare ad un piccolo gemito.
Oh no.
Cercai di fermarlo ma era troppo tardi, ne avvertivo la presenza.
Cercai di rimanere lucida ma era impossibile e odiavo sentirmi in quel modo con lui.
"Ferma la macchina, Colin!"
Cosa... stava ridendo? era dannatamente chiaro, per lui sembrava essere tutto un gioco e chiaramente non aveva alcuna intenzione di rallentare e io non riuscivo a ragionare.
"Cazzo!"
L'adrenalina pulsava, l'eccitazione ribolliva dentro di me, mentre ci lasciavamo alle spalle ogni limite con una velocità che rasentava l'abisso della pazzia.
Poi, improvvisamente, sentii la pressione del freno, e la macchina si fermò con un sobbalzo. Respirai affannosamente, sentendo il mio cuore battere all'impazzata nel petto. Colin si voltò verso di me, il suo sorriso era un lampo di puro entusiasmo misto ad eccitazione.
"Non hai risposto alla mia domanda" sussurrò "Hai capito che effetto mi fai?"Sono sparita per un po' e sfortunatamente non sono ancora tornata al 100% ma spero che vi piaceranno i prossimi capitoli.
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Sibylline
ParanormalAbigail si ritrova immersa in un'esperienza surreale e inquietante, affrontando visioni misteriose che offuscano la linea tra realtà e fantasia. Una trama intricata di enigmi, indagini e incantesimi si svolge davanti a lei, e Abigail si trova a dove...