27 Febbraio 2023 - 8 mesi e 18 giorni alla fine del mondo
Michele venne svegliato dal rumore della chiave che girava nella serratura della porta d'entrata. Si mise a sedere sul divano con la testa che gli scoppiava; erano diverse notti che non riposava dal tradurre il messaggio del padre. Quando si mise seduto, dei fogli volarono nella stanza e rovesciò dell'acqua sul tappeto.
"Qualcuno ha oziato sul lavoro" commentò Lucifero mentre chiudeva la porta e posava lo zaino a terra, tornato appena da scuola."Silenzio. Ho quasi finito di tradurre la seconda riga del messaggio mentre recitavi la parte dello studente modello" rispose l'arcangelo mentre metteva a posto i fogli caduti.
"Ho preso una insufficienza all'esame di storia"
Lucifero andò in camera da letto e inizio a cambiarsi i vestiti.
"E su cos'era?" Michele tornò a lavoro.
"Sull'America nella seconda guerra mondiale"
"Non eri sulla Terra in quel periodo?"
Lucifero tornò in soggiorno con una giacca nera in pelle e con un paio di jeans neri con la catena al lato.
"Si ma ero in Germania. Ti devo ricordare che io e Hitler eravamo amici stretti?"
Michele si strofinò la fronte, sentendo ancora la testa che gli martellava.
"Hai ragione. È per quello che papà ti ha punito di nuovo. Sto impazzendo a decodificare questo messaggio" bevve la poca acqua rimasta nel bicchiere di vetro.
"Hai risolto l'enigma di papà?"
"Quasi. Nella seconda parte mi mancano due parole"
"Ti sei impegnato parecchio, eh?"
"La seconda parte è composta solamente da sei parole. Non ci vuole molto a tradurla"
"Cosa dice per ora?" Lucifero aprì il frigo e si chinò per prendere una lattina di birra.Michele gli porse il foglio con tradotta la parte precedente e la seconda parte incompleta. Si aprì la lattina e prese il foglio.
"La pietra....deve essere...." lesse ad alta voce. Gli riconsegnò il tutto."Ora lasciami lavorare in pace" riprese il foglio e continuò il suo lavoro.
Lucifero si ritirò in camera da letto a bere la sua birra. Si lanciò sul letto e accavallò le gambe mentre osservava il soffitto marcio.
"Dovremo cambiare quartier generale!" urlò, cosicché suo fratello potesse sentirlo.
Nessuna risposta
.
"Il genietto non va disturbato" disse fra sé e sé.All'improvviso, sentì gli occhi pesanti e una enorme stanchezza; come se avesse trasporto per ore e ore un enorme peso sulle spalle senza fermarsi. Mollò la lattina sul letto, rovesciando il tutto sulle bianche, ma macchiate, lenzuola. Fece un grande sbadiglio prima di addormentarsi, iniziando a russare talmente tanto che Michele faceva fatica a concentrarsi in salotto. Cadde in un sonno profondo e iniziò a sognare. Era in un night club, a bere e a guardare le spogliarelliste che si arrampicavano come scimmie sui pali. La musica era altissima e si fece trasportare da essa sulla pista da ballo. Mentre roteava su sé stesso, visibilmente ubriaco e sudato, qualcuno lo toccò e lo attirò a sé.
"Mio amore" disse Lilith mentre lui la guardava confuso e sorpreso.
Lui la baciò. Non si rese conto di star sognando e che non la vedeva da anni.
"Vieni mia leonessa, ti offro un paio di anime umane" iniziò a ridere e lei si rese conto che era ubriaco e che non capiva di star dormendo profondamente.
"Mio amore" gli afferrò le guance con le sua calde e pallide mani "Questo non è la realtà, siamo nella tua testa. Ora tu stai dormendo. Io e Asmodeus ti abbiamo fatto addormentare"
"Cosa?" Lucifero iniziò a capire un passo alla volta che tutto quello fosse nella sua testa.
Michele, tra un tentativo di concentrarsi con il rumore del fratello che dormiva e l'altro, si spostò in cucina e riuscì a tradurre la parola finale della frase.
"Distrutta" sussurò mentre la trascriveva sul foglio.In quel momento iniziò a preoccuparsi. Quale pietra e perché distruggerla? Perché suo padre voleva ciò? E lui dov'era? Non poteva soffermarsi troppo su quei quesiti, doveva finire la frase e venirne a capo. Sarebbe stato più facile affidare il compito a Metatron, lui aveva creato l'enochiano e probabilmente avrebbero già scoperto il contenuto da tempo. Ma lui lo avrebbe aiutato? Michele non si fidava più di Metatron da millenni. Anzi, forse non si era mai fidato in vita sua dello scriba di Dio. Lo trovava un fanatico, pieno di sé e ossessionato dal potere. Come la persona che stava dormendo e che stava russando come un camionista ubriaco ad un paio di metri da lui. Temeva che Metatron potesse diventare peggio di Lucifero, ma Dio si fidava di lui e quindi anche Michele doveva. Ma non in quel momento. Lui stava organizzando una guerra che l'arcangelo supremo non voleva affatto e che avrebbe causato milioni, se non miliardi di morti. Così, Michele ritornò al suo lavoro, più determinato di prima.
"Perché non vuoi tornare a casa?" urlò Lilith mentre raggiungeva Lucifero al bancone.
"Semplice, pipistrellina mia" bevve un sorso di Jack Daniel's "Sto lavorando ad un progetto interessante"
"Con quel biondino di tuo fratello?!" sbatté la mano sul bancone furiosamente, rovesciando il drink del suo amato."Ehi! Siamo nella mia testa ma era buono!" urlò con ironia.
"Perché non vuoi tornare a casa mio grande re?" gli mise una mano sulla guancia e iniziò ad accarezzarla.
"Stiamo facendo una cosa importante. Riguarda la grande guerra""Parlamene allora. Io e i tuoi amati sudditi potremo aiutarti"
"Non credo tesoro" le fece un sorriso maligno "Sto facendo in modo che mio fratello si fidi di me e mi liberi dalla mia prigionia"
"Possiamo liber.."
"TACI!" urlò mentre lei ritirava la sua mano dal suo volto.
I suoi occhi divennero rossi e lei iniziò a tremare dalla paura.
"Ti ho detto di non fare nulla e così sarà!" continuò il re delle tenebre "Torna all'inferno e placa gli animi dei demoni. Falli scopare, combattere tra loro o drogarsi. L'importante è che non vengano qui a rompere i coglioni a me e a mio fratello"
Dagli occhi di Lilith fuoriuscirono delle lacrime e lei sospirò.
"Come vuoi mio signore" lei svanì dal sogno.
Lui sospirò e bevve un'altro drink tutto in un sorso.
"Fratello!"
Lucifero si svegliò all'improvviso quando suo fratello inizio ad agitarlo prendendolo dalle spalle.
"Ci sono riuscito. Ho tradotto il messaggio" Michele corse via mentre il diavolo si toccò la fronte pensando all'incontro avvenuto con la sua dolce metà. Lo seguì in soggiorno.
"Cosa dice la seconda parte?" domandò un po' assonnato.
"Qualcosa di molto preoccupante"
Michele si incupì all'improvviso. Abbasso lo sguardo e porse il foglio tradotto a Lucifero.
"La pietra infernale deve essere distrutta" lesse ad alta voce e al "infernale" si incupì anche lui.
"Intende quella pietra infernale?" guardò Michele con uno sguardo preoccupato e profondo.
"Quella che pensi tu. Quella con dentro i caduti"
I due fratelli si guardarono intensamente. Entrambi erano spaventati da quello che diceva la frase.
"Così sia allora; i caduti vanno liberati" Lucifero mollò a terra il foglio e per la prima volta, dopo anni, provava il vero terrore.
Iniziò a tremare come un bambino che aveva paura del mostro sotto il suo letto.
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The Modern Will: The Fallen
ParanormalPRIMO VOLUME DELLA SAGA THE MORDEN WILL 2023, l'anno in cui la grande guerra tra Paradiso e Inferno avrà inizio. Questa è la storia di come Lucifero e Michele cercano di collaborare nel tentativo di trovare il loro padre scomparso, Dio onnipotente.