Capitolo 20: Il giorno tanto atteso

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17 novembre 2023 - Il giorno della fine

Il giorno tanto atteso da Paradiso e Inferno finalmente giunse. Il cielo in tutto il pianeta era grigio e una tempesta era pronta a scatenarsi. Barachiele e Michele erano ad attendere le schiere angeliche e demoniache sul tetto di un grattacielo a New York.

"Quanto ci mettono?" domandò Barachiele.

"Il tempo che ci vuole" rispose Michele lanciando uno sguardo al cielo nuvoloso.

"Gli altri sono in posizione?"

L'arcangelo annuì.

Passarono altre due ore dove Barachiele continuava a fare domande su domande a suo fratello, lo faceva ogni volta che era in tensione, quando da cielo comparve una luce accecante che si fece strada fra le nuvole. Da lì si udì il suono di un corno da battaglia che attirò l'attenzione dell'umanità.

"Il corno di Gabriele" sussurò con rabbia il biondo, stringendo forte i pugni.

Gli angeli si buttarono a picchiata a terra mentre gli umani correvano in casa o estraevano il cellulare per filmare il momento. Quando Raffaele suonò nuovamente il corno di Gabriele, richiamando a sé gli angeli che stavano svolazzando per il pianeta, Michele e Barachiele volarono fino in paradiso senza che nessuno li notasse. Nel frattempo, Belzebù stava guidando le sue schiere demoniache sulla Terra appena notò che l'esercito nemico era sceso in campo. Lilith e Belfagor rimasero indietro, assicurandosi che ogni demone abbandonasse l'inferno.

"Muovetevi mezze calzette!" sbraitò lei dal balcone della sua stanza ai demoni che avevano paura di andare in battaglia.

"Vedo che ti piace la tua posizione" disse all'improvviso una voce alle sue spalle.

Lei lo riconobbe all'istante. Si girò lentamente con la mano pronta ad estrarre la sua spada.

"Lucifero. Sei qui per me?"

Gli occhi di lui si illuminarono di rosso, come due fari di una macchina, nelle tenebre della stanza. Fece qualche passo in avanti ed uscì dall'ombra.

"Nessuno tradisce il Diavolo senza pagarne le conseguenze"

Lei si lanciò su di lui con la spada sguainata. Lui evitò facilmente i colpi. La disarmò con un semplice schiaffo alla lama. La spada venne lanciata vicino alla porta, Lilith seguì la scena con lo sguardo non rendendosi conto di ciò che Lucifero stava per fare. Satana le tirò un calcio nello stomaco e poi un pugno dritto in bocca, facendole saltare quattro denti. Lei cadde a terra e lui con la gamba la tenne ferma.

"Perché lo hai fatto?!" sbraitò aprendo le ali d'angelo dalla furia.

"Perché non riesci a staccarti da Michele. Hai sempre preferito lui a me" sputò del sangue dalla bocca e si schiarì la voce "Quando stavamo insieme non facevi altro che parlare di lui e di come lo odiavi. Anche se secondo me, tu stimi Michele in qualche modo. Soprattutto quando hai deciso di allearti con lui. Mi sono sentita tradita"

Le parole morirono nella gola di Satana. Aprì la bocca ma non proferì parola. La guardò dritta negli occhi.

"Poteva finire in un altro modo questa storia. Ma avete rovinato tutto, tu e quel bastardo di Belzebù"

Stacco il piede dal petto di lei e, con un colpo veloce e potente, le spaccò la testa con esso. Il cervello schizzò sul pavimento mentre il cranio si frantumò in mille pezzi, come il cuore di Lucifero. Ritirò le ali, sputò sopra al cadavere del suo ex amore e andò sul balcone. L'inferno era completamente vuoto. Gli unici rumori che si potevano udire erano quelli della battaglia tra Asmodeus e Belfagor, che era in corso nei piani inferiori del castello. Sulla Terra, Belzebù era riuscito a portare sul campo di battaglia il proprio esercito. Nei giorni precedenti, le due fazioni si accordarono di incontrarsi nel bel mezzo dell'Africa, il luogo dove un tempo vi era il giardino dell'Eden. Raffaele diede ordine ai suoi di atterrare mentre fece cenno a Belzebù di alzarsi in volo.

The Modern Will: The FallenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora