Capitolo 14: La strega

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24 luglio 2023 - 3 mesi e 23 giorni alla fine del mondo
Lucifero aveva passato gli ultimi tre giorni ad organizzare l'attacco al Paradiso e come avere la sua vendetta contro Michele. Non voleva pensare ai suoi dubbi su sua moglie. Era sempre nell'archivio del castello, ad esaminare vecchi documenti e antichi racconti che riguardavano paradiso e inferno. Stava vagando tra gli scaffali, alla ricerca di qualcosa da leggere, quando passò nella sezione del XV secolo. Rovistò tra le carte, lanciò delle occhiate veloce agli scaffali superiori mentre avanzava lentamente verso la fine della sezione. In uno scaffale, accanto al penultimo, lesse un nome sopra un diario antico e sul suo volto comparve un piccolo sorriso. Esso era di pelle marrone scuro, le pagine erano oramai ingiallite e un segnalibro, una striscia di stoffa, rosso che conduceva a circa metà diario. Lucifero lo aprì e lesse la pagina segnata dalla stoffa. Vi era una guida ad un incantesimo che riguardava gli angeli.

"Perfetto" sussurò lui mentre leggeva.

Uscì di corsa dalla stanza, lasciando il diario su uno dei primi tavoli che si vedono appena entrati, per poi tornare un po' di tempo dopo. Ritornò insieme a Belfagor, che visitò l'inferno per la prima volta. I due si sedettero attorno al tavolo e Lucifero gli passò il diario.

"Apparteneva ad una mia vecchia conoscenza" iniziò lui "Una strega di metà millequattrocento. Il suo nome era Topazia Armünd. Apparteneva ad una famiglia di streghe e stregoni celtici molto potenti"

Belfagor si leccò il dito e iniziò a sfogliare il diario.

"Potrebbe esserci d'aiuto per la guerra?"

"Sì. Era molto potente e ha creato incantesimi altrettanto potenti. Per questo che divenne una lampadina vivente" Il caduto lo guardò con sguardo confuso "Gli angeli l'hanno bruciata viva. Dimentico che sono l'unico ad avere il senso dell'umorismo"

"Che incantesimo vuoi fare?"

"Apri pagina duecento sei"

Lui ubbidì e lesse velocemente.

"Vuoi rendere gli angeli umani? Lei come ci è riuscita a scoprire come fare?" domandò scioccato mentre leggeva e rileggeva il testo.

"Diciamo che ha avuto una consulenza soprannaturale" appoggiò la testa sulla sua mano.

"Le hai dato una mano?"

"Certo. Fu una bella lezione di scienze"

"Voglio sapere tutto" Belfagor iniziò a ridere.

Era felice di avere tra le mani una possibile arma da usare contro i suoi nemici. Lucifero accolse quella felicità e si sistemò sulla sedia, pronto a raccontare la storia.

"Era il millequattrocento cinquantanove, arrivai a Venezia quando iniziarono i giochi di carnevale"

13 Febbraio 1459 - 534 anni, 9 mesi e 4 giorni alla fine del mondo

Quella notte, la città era piena di vita; la gente che scendeva nelle strade per divertirsi e festeggiare, i carri carichi di fuochi d'artificio si recavano verso le grandi piazze, i giocolieri che attiravano l'attenzione dei passanti e squadre di soldati che pattugliavano strade e tetti. Fra le persone mascherate, vi era un angelo; Toriel. Era stato mandato lì per attività demoniache sospette. Si era travestito e riusciva a mimetizzarsi fra gli umani. Si recò in un luogo vietato ai suoi fratelli, in un bordello. Correva voce che un demone si fosse impossessato di una delle prostitute che ci lavorava e che mandava in tentazione i propri clienti. Toriel la individuò facilmente; bionda con lunghe treccie, due occhi azzurri come il cielo e una cicatrice sul labbro, fatta probabilmente da un cliente violento. Mentre cercava di scollarsi di dosso una donna che gli era saltato addosso, vide la donna allontanarsi insieme ad un uomo incappucciato. I due si recarono al piano superiore e l'angelo li seguì con lo sguardo mentre riuscì finalmente a mandare via quella donzella. Salì le scale e individuò la stanza in cui si erano chiusi. Aprì lentamente la porta e lanciò uno sguardo all'interno. Non c'era nessuno. Entrò e chiuse la porta. Ispezionò la stanza ma non vi era anima viva.

The Modern Will: The FallenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora