Capitolo 18: Una nuova speranza

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10 agosto 2023 - 3 mesi e 7 giorni alla riunione di famiglia
Erano passate quasi due settimane da quando Lucifero venne cacciato dall'inferno. Quest'ultimo era ancora debole per via delle ustioni subite dall'acqua santa. Michele era riuscito a curarlo usando i suoi poteri da angelo, ma non del tutto. Dopo qualche secondo di incertezza, lui riuscì a prendere in mano la situazione e soccorrere il fratello. Le cicatrici erano rimaste sia sulla pelle, sia nell'animo del diavolo. Lui portava una benda all'occhio destro, per via di una bruciatura che gli aveva sciolto il bulbo oculare. Solo Dio poteva curare definitivamente quelle ferite e impedire che risuccedesse di nuovo. Per questo Satana lo stava cercando ancor più di prima, anche se aveva dell'altro a cui pensare. Il trono dell'inferno era passato a Belzebù e a Lilith e i demoni li appoggiavano. Lui, come Michele in paradiso, non era più il benvenuto laggiù per via della sua proposta di allearsi col fratello. Nessun demone si fidava degli angeli ed erano incerti sul loro re. Era cambiato da quando era tornato, più buono e gli avevano addossato le colpe della morte di Dagon e della quasi decesso di Belzebù. Girava voce che lui stesse collaborando con il paradiso mentre Dagon era a Parigi, cosa non vera ovviamente. Era a caccia di Belfagor, da solo. Anche lui lo aveva tradito ma il colpo più basso fu sferrato da Lilith, l'amore della sua vita. Tradito sia dalla famiglia sia dall'amore, non poteva ancora crederci. Michele cercava di aiutarlo emotivamente ma fu vano. Non ne voleva parlare. Cercava dappertutto il padre e uccideva angeli e demoni che si trovavano sulla sua strada. Michele invece, catturava i suoi fratelli e cercava di convincerlo a ribellarsi a Raffaele e a Metatron. Nessuno cedette. I due avevano fatto il lavaggio del cervello all'intero paradiso con menzogne e esagerazioni sul conto di Michele. I due gemelli si erano rifugiati nella città più fredda dell'intero pianeta; Yakutsk, in Russia. Era un posto perfetto per via delle temperature basse, che indeboliva i demoni e rallentava gli angeli in volo, visto che nelle ali si poteva creare del ghiaccio che poteva addirittura impedirne l'uso. Gli unici ad non avere questo problema erano gli arcangeli, che potevano riscaldare a piacimento il loro corpo.

"Tesoro sono a casa" si annunciò con sarcasmo Lucifero, entrando nell'appartamento che condivideva col fratello.

Michele lo salutò dalla cucina con un gesto del capo. Era chino sul tavolo, a leggere con attenzione una lettera che aveva tra le mani.

"È arrivata la bolletta della luce?" lanciò il colbacco, che usava solo per non destare sospetti tra la gente, sul divano.

"È una missiva scritta da Raffaele" rispose il biondo "Ho catturato e ucciso il messaggero"

Lucifero notò la preoccupazione nel suo tono di voce.

"Cosa dice?"

"Hanno rivelato una quantità impressionante di energia in Africa. Pensano che papà sia lì e che abbia fatto qualche miracolo o altro"

Lucifero sbarrò l'occhio sano, tirò su col naso e un mezzo sorriso comparve in volto.

"Andiamo allora!" esclamò felice.

Finalmente aveva una possibilità di curare le sue bruciature e di parlare con suo padre, forse si sarebbe risolto tutto.

"Non è così semplice. Una legione di angeli è sul posto e ancora non sei nel pieno delle energie"

"Non mi importa! Voglio tornare a casa e punire quei figli di puttana che hanno osato punirmi!" sbraitò il diavolo.

"Se Raffaele e Metatron dovessero accorgersi che siamo lì noi..."

"Gli faremo il culo! Ecco cosa succederà!"

Michele capì che non vi era modo di convincerlo. Così decise di assecondarlo. La zona da esplorare era vasta, ma con il giusto aiuto, potevano riuscire a scoprire se ci fosse o meno lì Dio prima dei loro fratelli.

The Modern Will: The FallenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora