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sei mesi dopo..

in tutto questo tempo passato con Andrea sono cambiata un sacco.
mi ha fatto ritornare a vivere.
sono più felice di prima.
sono più spensierata di prima.
sono più viva di prima.
adesso nemmeno fumo più di tanto,solo a volte quando capita visto che prima era come un vizio.

il mio amore verso di lui non è mai diminuito ma aumenta sempre di più.
ogni volta che abbiamo tempo cerchiamo di stare sempre inseme.

adesso siamo inseme.
come al nostro solito siamo sul letto a stare uno attaccato all'altro.
io con la testa sul suo petto e il braccio attorno al suo busto e lui con il braccio intorno a me che mi tiene stretto a sè.
giu: "andreino" lo chiamo.
andre: "dimmi giuliettina"
giu: "ti amo"
andre: "e io ti amo di più" dice e mi lascia un bacio sulla testa.
gliel'ho detto perché è vero ma in parte perché non glielo dico spesso e di solito lo faccio dopo che lo ha detto lui.
è raro che io dica un ti amo,poche volte mi esce spontaneo.
però se lo dico è vero.
andre: "domani otto mesi inseme"
giu: "in realtà sono sei per quel fatto"
andre: "no perché non ci siamo lasciati" insiste.
giu: "me lo avevi detto chiaro che avevamo chiuso" dico ricordandogli le parole che disse.
andre: "dai ma era per il momento,ero nervoso,non collegavo la bocca col cervello" dice mentre mi accarezza i capelli.
giu: "vebene otto" mi arrendo.

parliamo per circa mezz'ora fin quando qualcuno bussa alla porta.
Andrea gli dà il permesso di entare e Simone compare alla porta.
andre: "che c'è?"
simo: "mi serve Giulia"
andre: "a che ti serve?" chiede con un tono serio.
simo: "dai andre mica te la rubo,due secondi e te la riporto" dice e io mi alzo.
giu: "che vuoi adesso?" Dico e lui mi prende per il braccio e mi tira fuori dalla camera.
simo: "giu hai presente la tipa di mesi fa? dopo che l'ho lasciata perdere vuole ritornare" dice agitato.
giu: "e che vuoi da me?" chiedo ancora non capendo perché gli servissi.
simo: "eh ora che faccio? non so nemmeno se è cambiata"
giu: "simo non lo so,questa devi vedertela te,porva ad uscirci e fai un uscita a quattro,porta anche Ago e vedi che fa" dico trovandomi qualcosa che potrebbe funzionare e lui annuisce.
ritorno il camera e Andrea mi guarda curioso.
chiudo la porta e mi metto a pancia in giù accanto a lui.
andre: "cosa..?"
giu: "la tipa" dico e lui capisce subito.
andre: "ma è possibile che almeno tre volte al giorno hanno bisogno di te" dice facendomi ridere.
è vero,in questi mesi i suoi amici mi chiamano quasi sempre quando sono da loro.
o hanno bisogno di consigli con la tipa o hanno bisogno che gli aiuti a fare qualcosa.
giu: "ma perché sono magica"
andre: "si vabene ma rimani sempre mia" dice e fa il broncio.
gli lascio un bacio sulla labbra e si apre la porta.
ago: "basta baciarvi,Giulia mi si è bruciata la pasta" dice e Andrea sbuffa.
giu: "okay allora fanne altra?"
ago: "me la fai te?" chiede speranzoso di una risposta positiva.
andre: "no" risponde al posto mio.
ago: "dai Giulia"
giu: "ago rifalla e se non ti esce la faccio io" dico e lui sbuffa per poi uscire.
andre: "vedi?! e siamo già a due oggi"
giu: "dai ma che ti cambia"
andre: "mi cambia" dice come un bambino.
giu: "e cosa ti cambia?"
andre: "mi cambia" ripete.
giu: "eh ma cosa?"
andre: "mi cambia che ti stacchi da me ecco cosa mi cambia" dice mentre guarda il soffitto.
giu: "ma sei scemo? ma se stiamo ventiquattro ore inseme,come vuoi che mi stacchi da te coglione" dico e gli do un bacio sulla guancia.
andre: "prossima volta si sta a casa tua"
giu: "no fidati è peggio" dico e lui sospira.
andre: "allora non lo so" 
giu: "allora visto che si sta facendo tardi andiamo inseme a preparare qualcosa da mangiare"
andre: "ma c'è ago che sta a fa la pasta"
giu: "davvero credi che ci riesca?" Dico e lui fa una faccia poco convinta.
andre: "già" dice e si alza.
mi alzo anch'io e usciamo dalla stanza,andiamo in cucina e il tempo di entare che si sente già la puzza di bruciato.
non c'è nessuno,solo una pentola che fuma con dentro due salsicce ormai nere.
spengo il fornello e Andrea apre la finestra per poi gridare il nome di Agostino e lui arriva tutto agitato.
andre: "che cazzo hai fatto fra"
ago: "stavo di là" dice e si mette davanti ai fornelli guardando il casino che ha fatto.
giu: "ma non dovevi fare la pasta te?"
ago: "si ma poi non avevo più voglia di rifarlo quindi ho messo queste" dice e con una forchetta prende una salsiccia bruciata per poi magiarne un pezzettino.
fa un faccia disgustata e butta entrambe le salsicce.
andre: "cosa ti aspettavi?"
ago: "eh mo mi tocca rifarli" dice e apre il frigo.
giu: "lascia stare faccio io" dico e lui mi guarda con un sorriso stampato in faccia.
ago: "grazie santa donna" dice e se ne va.
guardo Andrea e la sua faccia è indecifrabile.
andre: "santa che?" dice e io scoppio a ridere.
giu: "dai che vuoi da mangiare" dico e lui fa le spallucce.

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