21. Cards in the open

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STELLA'S POV

Erano quasi le quattro, quando qualcuno suonò il campanello. Abbandonai molto piacevolmente i miei compiti per dirigermi alla porta.

Era strano, io non aspettavo nessuno e nemmeno Giulia penso, visto che era di sopra a dormire. Immaginai fosse il corriere, allora misi in malo modo le scarpe e mi avviai verso il cancelletto.

"Ciao" dissi stranita, quando non mi trovai davanti un pacco di amazon, ma un gruppo di ragazzi, che avranno avuto l'età di Giulia.

"Cercate qualcuno?" pensai che forse erano compagni di Giulia, ma me l'avrebbe detto se li avesse invitati a casa.

"Ehm, in verità pensavamo di trovare Giulia... tu chi sei?" mi chiese un ragazzo coi capelli troppo lunghi per i miei gusti e che si stava comportando in modo troppo spavaldo.

"Io sono sua sorella. Aspettate che vi apro" e mi girai tornando in casa.

Una ragazza di colore mi ringraziò e poi si scambiarono alcune parole pensando che io fossi ormai troppo lontana per sentirli.

"Allora come vi chiamate?" gli chiesi dirigendomi verso l'isola della cucina per prendermi un bicchiere di succo.

"Io sono Pietro -disse un ragazzo con dei bellissimi occhi blu e i capelli castani. Era fin troppo il tipo di giulia, non mi piaceva- loro sono Giulio- indicò il ragazzo che aveva parlato al cancelletto- Isabel- la ragazza che mi aveva ringraziato- Monica- la migliore amica di isabel da quel che la mia sorellina mi aveva detto- Daniele- il ragazzo gay- e Livia" miss perfettina in una parola odiabile. 

Cercai di collegare i loro volti a tutte le storie che giulia mi aveva raccontato. Intanto bevvi un sorso di succo alla mela mentre li sguardavo uno per uno.

"Bene, io sono Stella. Giulia dorme, vi posso aiutare io?" non mi andava assolutamente di fare qualcosa per loro, ma se erano amici di Giulia dovevo trattarli bene. Sembravano bravi ragazzi nel complesso, e questo mi dava sollievo.

"In verità volevamo parlare con Giulia di una cosa che è  successa oggi" disse Monica con incertezza, consultando con lo sguardo i suoi amici

"E non pensavate che l'avreste spaventata presentandovi tutti insieme?" li misi alla prova. Non sapevo cosa fosse successo, ma pensavo fosse una cosa seria, se no le avrebbero scritto.

"Hai ragione, ne stavamo parlando e siamo venuti qui senza pensarci. Scusaci. Ragazzi togliamo il disturbo" ora ero presa dalla curiosità. Era mia sorella, mi preoccupavo facilmente per lei anche se non se ne rendeva conto.

"No tranquilli, raccontatemi, cos'è successo?" e versai da bere anche a loro.

Si guardarono per un secondo e poi Daniele prese parola: "Diciamo che da quando Giulia è arrivata si è visto subito che ci fosse una certa chimica tra lei e Pietro e lui l'ha delusa facendo il coglione. " mi osservò, e percepì qualcosa dal mio sguardo, perchè iniziò a raccontare in modo più dettagliato, come se non ci fossero più possibilità di tenere allo scuro la verità.

"Lui si è baciato con Livia qualche giorno fa, e il video è finito su Instagram, e Giulia l'ha visto. Ovviamente è stata male, ma tanto male, da quello che ha raccontato a Isabel. E poi oggi è corsa in bagno a vomitare, dopo aver visto che Pietro e Livia non c'erano.                                                               Pensandoci, non so che cosa le avremmo detto se ci fosse stata lei..."

Guardai Pietro. Fissava il pavimento muovendo le mani in un piccolo gesto ripetuto. Non pensai niente su di lui, parte che era un vigliacco, non ne ho avuto il tempo. 

Monica riprese: "Eravamo preoccupati, certo anche se ci conosciamo da mezzo anno, non la conosciamo bene, è molto superficiale con noi, non si fida-" la interruppi "E non potete darle torto" guardai Pietro.

𝙸 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚕𝚒𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚘𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚎 - - -  𝚍𝚒4𝚛𝚒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora