'cosa posso fare per rimediare?'
'non lo so'
'mi farò perdonare, lo giuro.'
Spensi il telefono e mi sdraiai sul letto. Come faceva a far tornare tutto come prima? Sempre se ci sia stato un prima.
Non so se un gesto avrebbe rimediato a tutto, non so nemmeno se ci fosse qualcosa a cui rimediare. So solo che non ero arrabbiata con lui, non ci riuscivo, ma ero delusa e non so come si possa dimenticare quella sensazione.
A mettere fine ai miei pensieri ci pensò la stanchezza che mi fece chiudere gli occhi ancora prima di potermi mettere sotto le lenzuola. La festa era finita tardi e il tempo di aiutare a pulire, tornare a casa, struccarmi e mettermi il pigiama avevano fatto scoccare le 2 di notte.
2 MAGGIO
Era passato del tempo, le giornate si allungavano sempre di più, le temperature si erano alzate e ovunque si respirava aria d'estate. Ma purtroppo eravamo ancora rilegati a questi banchi per ancora 1 mese.è divertente come le persone mentano spudoratamente e come altre, me compresa, ci credano senza porsi domande. Il 'mi farò perdonare, lo giuro' è il messaggio visibile sotto al nome Pietro nelle chat archiviate. Io e lui siamo tornati semplici compagni di classe e non posso non ammettere di non essermi ancora abituata.
15 MAGGIO
Ero appena tornata da scuola, stavo cercando le chiavi di casa mentre mi dirigevo al cancelletto, quando nella buca delle lettere trovai un mazzo di fiori. Rose rosse.
Le presi e le osservai: non potevano essere per mia sorella, perchè a lei le rose non piacevano, e neanche a mia mamma. Poi notai un biglietto. Mi sentivo in colpa ad aprirlo, anche perchè era sicura non fosse per me, ma la curiosità vinse.
Con ancora le chiavi in mano, lo zaino che stava cadendo a causa della mia brutta abitudine di tenerlo su una spalla, e le rose, presi la busta ed estrassi il messaggio.
vieni in spiaggia vicino al chiosco alle 19:30
c'è una sorpresa per te
ti aspetto, p.
Il mio cuore si fermò e mi sembrò di star avendo un attacco di panico. Poi riprese a battere all'impazzata e lì fui certa di non essere morta.
Aprì il cancelletto e corsi alla porta di casa. Una volta entrata lasciai cadere tutto senza curarmene, tranne i fiori, che appoggiai delicatamente sull'isola della cucina. Poi iniziai a saltare e correre per la casa come una pazza.
Mi fermai solo dopo un paio di minuti, e mi lasciai cadere drammaticamente sul divano mettendomi una mano sulla fronte. Sorrisi. Mi alzai ancora di scatto e cercai il telefono tra il casino che avevo creato: dovevo raccontare tutto alla mia migliore amica.
Mentre scrivevo i primi dubbi iniziarono ad assalirmi. Come avrei reagito a qualunque proposta? Dovevo perdonarlo? E se fosse tutto uno scherzo per far vedere quanto ci stessi sotto? No, pac è troppo stupido. E cosa mi metto?
Dopo aver inviato più di 10 messaggi, mi preparai il pranzo. Ad ari avevo preferito non raccontare più di quello che già sapeva di suo. Non parlavamo mai dell'argomento "pietro" forse perchè sapevo che aveva avuto una cotta per lui, o forse perchè sapevo che lui l'aveva rifiutata più volte.
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𝙸 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚕𝚒𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚘𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚎 - - - 𝚍𝚒4𝚛𝚒
FanfictionA Marina Piccola arriva una nuova o vecchia famiglia? Giulia per il lavoro dei suoi genitori è stata costretta a lasciare la sua amata Milano per trasferirsi in questa piccola isoletta nel nulla più totale. Riuscirà ad ambientarsi e magari a trovar...