16. Call me by your name?

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Alla fine io non andai a casa sua, ma fui lui a venire da me.

Erano le nove di sera e io mi ero fatta la doccia e messa una felpa con sotto dei pantaloncini del pigiama.
Stavo cucinando la pasta al sugo, quando qualcuno suonò il campanello.

Ero a casa da sola, quindi non avrei dovuto neanche andare a vedere chi fosse. Guardai lo schermo della videocamera del citofono e quando vidi lui, con i capelli bagnati e gli occhi più blu del mare, alzai la cornetta e dissi:" Che cosa ci fai quì?"

"Non sei contenta di vedermi?" mi chiese sentendo il mio tono duro

Non risposi

"Senti, piove, sono bagnato e sono in maniche corte, mi potresti aprire?"

Sbuffai e gli aprì il cancello e poi la porta. La lasciai socchiusa perchè mi ricordai della pasta e l'andai a mescolare.

"buona sera principessa" aggrottai le sopracciglia e spensi il sugo 

"è successo qualcosa?" chiesi avvicinandomi a lui che si stava togliendo le scarpe.

"No, perchè?"

"Perchè sei a casa mia senza un motivo e in maniche corte quando fuori diluvia. Potevi metterti una felpa no?"

"No, perchè altrimenti non mi avresti fatto entrare, perchè non rischierei di prendermi la polmonite"

Scaltro pensai. Lo analizzai un po' e poi tornai alla mia pasta. 

Lui mi seguì e si rimise nella stessa posizione di quando stavamo cucinando la carbonara.

"Sei ossessionato dai miei fianchi?" gli chiesi visto che stava premendo su di essi con le mani venose

"Può essere" feci un sorrisetto e spensi il fuoco della pasta per scolarla.

"Hai fame?"

"No grazie, ho già mangiato" aggrottai di nuovo le sopracciglia

"E allora perchè sei venuto qui?"

"Per farti compagnia, sei sempre sola a casa" a queste parole sorrisi, ma sorrisi sinceramente

"Grazie" risposi un po imbarazzata.

"Dai ora mangia"

"Sicuro di non volere niente? Qualcosa da bere?"

"Una coca se c'è -indirizzò il suo sguardo sulla pentola- ma poi non sfama nemmeno un uccellino quella pasta"

"Sono abituata a questa quantità" alzai le spalle, cercando di nascondermi all'interno. Lo sapevo che 60g per le persone normali sono poche, ma per mia mamma sono fin troppi.

Scappai in cantina per prendergli la coca e quando tornai su, vidi il mio piatto riempito e con la forchetta all'interno e lui che stava riponendo le pentole nel lavello.

Mi avvicinai a lui, appoggiando la coca sul bancone, e le nostre mani si incrociarono, così come i nostri occhi, i sorrisi e infine le labbra. Fu una cosa naturale, come se lo facessimo da sempre.

Quando ci staccammo gli sorrisi e lui mi prese il piatto, tenendo l'altra mano sempre incrociata con la mia, e io gli presi la bibita e ci dirigemmo verso il divano.

"Cosa vuoi vedere?" mi chiese prendendo il telecomando che si trovava sul tavolino, e sfogliando le copertine di netflix.

"Ah, orami sei di casa"

"Già" mi rispose e mi fece un buffo occhiolino. Risi e presi il mio piatto che aveva appoggiato sul tavolino.

"Hai visto chiamami con il tuo nome?" gli chiesi mentre ingoiavo una penna.

𝙸 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚕𝚒𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚘𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚎 - - -  𝚍𝚒4𝚛𝚒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora