Pietro's pov
"Giulia! Giulia, o mio dio" sentì le urla di sua madre e mi bloccai istantaneamente. Le era successo qualcosa? Ovvio che si, ma non mi avrebbe riaperto la porta.
Restai a metà del vialetto in ascolto, ma non un rumore uscì dalla casa e allora ripresi il mio cammino sotto una debole pioggia.
Domani a scuola le sarei andato a parlare: ero preoccupato.
L'attesa del nuovo giorno fu più lunga del previsto. Non riuscivo a dormire, la mia mente era attraversata da numerosi scenari presi da film horror probabilmente, ma che avevano come protagonista Giulia. Avevo paura fosse in ospedale, in ambulanza, ma forse le urla erano dovuto solo a un vaso rotto a cui la madre teneva. Eppure il tono non era arrabbiato, ma piuttosto...spaventato.
L'alba arrivò e io restai inerme ad osservarla, ripensando a quel pomeriggio con giulia... uno dei più belli della mia vita probabilmente.
Un'altra ora e sarebbe suonata la sveglia. Non l'aspettai, non riuscivo più a stare sotto le coperte. Mi preparai, feci colazione e uscì di casa in perfetto orario (cosa che non capitava spesso). *massimo pericolo è entrato in chat*
Arrivato a scuola mi unii agli altri, ma tenendo gli occhi fissi sulla strada, aspettando che scendesse da un SUV nero. Non arrivò, ma cercai di non allarmarmi troppo visto che anche lei era una ritardataria cronica e dopo la prima settimana di scuola non era mai arrivata prima della campanella: arrivava sempre quando suonava la seconda, poco prima o poco dopo. Mi ricordo che una volta aveva detto che aveva già usato tre fogli delle giustificazioni... ed eravamo a gennaio!
Ero tentato di rimanere fuori ad aspettarla, ma il mio sesto senso mi diceva che non sarebbe mai arrivata. Quindi restai in attesa fino alle 11, quando capii che non sarebbe venuta per fare tre ore di lezione.
All'intervallo mi diressi dalle ragazze, per chiedergli se sapessero qualcosa, nonostante sapessi che non si sarebbero fermate alla risposta, ma mi avrebbero sottoposto ad un'interrogatorio. E così accadde.
"No, non ci ha detto che non veniva oggi" rispose Isabel e dopo un fugace scambio di sguardi con la sua amica, Monica chiese: "Ma... perchè ti interessa?"
Cavolo Pietro, lo sapevi perchè non ti sei preparato una risposta... pensa pensa...
"Non è che mi interessa, è - è che le avevo prestato 5 euro e doveva ridarmeli"
"Wow, pietro che non scrocchia soldi ma li presta! Chi ti ha rapito, e cosa ne hanno fatto del vero te" recitò drammaticamente monica. Aveva ragione, non ho mai un soldo, ma per fortuna ci avevano creduto.
"E quand'è che le hai prestato i soldi?" solo ora mi accorsi di Livia, ed era brutto da dire, ma tanto questa è la mia testa, quindi chissene.
"Ok ragazze, non sono tenuto a rispondere, sono cazzi miei, ok?"
"Cavolo, sembra un dèjà vu" intervenne pac, che era stato al mio fianco sin dall'inizio della conversazione.
"Che cosa intendi?" mi rivolsi a lui torcendo il dorso nella sua direzione
"Niente, che quando non eri venuto a scuola, Giulia era venuta da me chiedendomi perchè tu non ci fossi" la mia testa era in totale euforia, sentivo i miei neuroni che facevano festa all'interno del mio cervello. Ma cercai di mantenere la calma.
"E perchè voleva saperlo?"
"Perchè doveva ridarti una cosa... l'ombrello mi sembra. Pensavo lo sapessi però, non te l'ha più ridato?" cazzo giulio, non pensavo fossi così sveglio.
Stavo per rispondere, ma Isabel mi precedette. "Beh, gliel'avrà ridato il giorno dopo ma senza citare la conversazione no?" perchè mi aveva parato il culo? E se Giulia avrebbe detto loro di noi? Infondo sono ragazze e le ragazze si raccontano sempre tutto no?
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𝙸 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚕𝚒𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚘𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚎 - - - 𝚍𝚒4𝚛𝚒
FanfikceA Marina Piccola arriva una nuova o vecchia famiglia? Giulia per il lavoro dei suoi genitori è stata costretta a lasciare la sua amata Milano per trasferirsi in questa piccola isoletta nel nulla più totale. Riuscirà ad ambientarsi e magari a trovar...