Ci ho sperato, ci ho sperato con tutto il mio cuore che lei venisse e ora me la ritrovo davanti con in mano due buste della spesa che ci guarda in modo innocente.
"Perchè non sei venuta?" chiesi prontamente, con un tono anche fin troppo dura, ma che non sembrò nemmeno toccarla.
In risposta alzò le spalle e sorrise con gli occhi chiusi "Dovevo fare delle commissioni"
Ok, questo è strano, sembra che sia sotto effetto di droghe non molto leggere. Mi girai per guardare gli altri e per fortuna anche loro avevano degli sguardi alquanto straniti, a parte Livia e Giulio ovviamente.
"Allora, hai dormito?"
"Si, un sacco. Ora mi sento fresca come una rosa" rispose a Monica senza smettere di sorridere.
"Fresca come una rosa" sussurrò Giulio mentre sogghignava. Anche lui sembrava strano. Da quando era iniziata la scuola era cambiato, era diventato più subdolo, più... più cattivo?
"Ora, se volete scusarmi, devo tornare a casa, perchè questi sacchetti non resistono molto" si congedò Giulia ignorando il commento di Giulio che sapevo aveva sentito.
E sfilò con le sue buste della spesa, in tutta la sua eleganza davanti a noi che la guardavamo a bocca aperta come dei pesci fuor d'acqua.
GIULIA POV
Ok, ce l'avevo fatta. Li avevo affrontati, con il sorriso e ora potevo tornare a casa a commiserarmi sul divano.
Mentre camminavo guardai il mio orologio. 5603. 5603 passi. Da questa mattina. Era un buon numero, facendo conto che questa mattina ero anche riuscita ad allenarmi.
Il bello di avere sempre i genitori al lavoro e la sorella sempre in giro è che puoi fare quello che vuoi a casa, senza che nessuno se ne accorga e ti giudichi. I miei non si sono mai accorti di quanto mi allenassi, di cosa mangiassi o delle mie occhiaie. Loro non c'erano mai. E molti ragazzi della mia età ne avrebbero sofferto, ma io preferisco che non ci siano, visto che loro non fanno che aumentare il mio malessere e paranoie.
Verso le sette mia mamma tornò e iniziò a preparare la cena. Morivo di fame e sapevo che non era una buona cosa. Infatti, appena mi mise davanti il piatto di pasta, riuscì a controllarmi, ma dopo iniziai a mangiare pane, insalata, prosciutto. E non mi bastava. Non avevo fame, avevo solo voglia di mangiare, come se servisse a qualcosa, come se risolvesse i problemi.
Dopo essermi sfondata anche di biscotti e cioccolato, pensai solo una cosa. Sono uno schifo. Tutti i passi fatti quel giorno, tutte le calorie perse, le avevo recuperate mangiando i primi tre biscotti.
Non mi ero fermata perchè avevo capito che era una sciocchezza, ma perchè ero stata obbligata. Dagli sguardi furtivi di mia madre e alla sua bocca che vedevo aprirsi e poco dopo richiudere. Mi stava per dire che avevo mangiato troppo, lo sapevo. Allora presi il sacchetto di biscotti e lo chiusi rumorosamente, per attirare la sua attenzione e farle capire che avevo smesso. Credo che mi faccia sentire più in pace con me stessa, come se dovessi dimostrarlo a me stessa che ho smesso e non ha mia mamma.
La notte come al solito non riuscivo a dormire, avevo un pensiero fisso. Domani non avrei dovuto neanche toccare cibo per recuperare la cena, ma non aveva neanche senso convincermi che ce l'avrei fatta. Ero debole, incapace di controllarmi, ero... ero inutile
MARTEDì
Ero arrivata a scuola, quando vidi il gruppetto di Matteo accerchiarlo manco i re magi con Gesù. Decisi di avvicinarmi e presentarmi, non volevo conoscerlo, volevo soltanto che Livia si lasciasse. Sinceramente non so perchè, non mi dovrebbe interessare della sua vita. Eppure... eppure vedevo il modo in cui Pietro la guardava quando passeggiava mano nella mano con Matteo, era geloso, geloso marcio.
"Ei, tu sei Matteo giusto?" mi misi davanti a lui sorridendo. Lui ghignò e fece segno ai suoi amici di andarsene. Non so in cosa sperava.
"Si bellezza, tu sei la nuova arrivata giusto?" una parola: patetico.
"Esatto, piacere giulia" dissi porgendogli la mano. Non so se si usasse ancora, ma io l'ho sempre trovato un modo elegante e fine per presentarsi.
Lui la afferrò sorridendo e iniziò a parlarmi delle scommesse sul basket. Io rispondevo a monosillabi, stando attenta a non sbilanciarmi.
"Senti, ma tu sei fidanzato?" chiesi interrompendo il suo discorso. Lui guardò un secondo nella direzione di Livia e poi negò scrollando le spalle.
"No, e tu?"
"No"
"Beh, magari potrei portarti a fare un giro dell'isola questo pomeriggio, conosco dei posti bellissimi sai" stavo pensando male? Stavo pensando male. Infatti dovetti trattenermi da fare una smorfia disgustata.
"Mi farebbe piacere, ma purtroppo questo pomeriggio ho gli allenamenti di tennis" era vero, avevo trovato a Maria Grande una scuola di tennis e mi ero fatta iscrivere. Per il resto di essere dispiaciuta era una bugia ovviamente.
"Figo il tennis"
"Già, ora devo andare in classe, ma ci becchiamo no?" cercai di concludere per scappare dal suo profumo nauseante.
"Certo piccola" disse ammiccando un sorriso che io sforzai di ricambiare mentre mi allontanavo il più possibile da lui.
Lo sentii parlare di me hai suoi amici. Scossi la testa ed entrai nell'edificio senza parlare con nessuno.
POV LIVIA
L'avevo vista, L'avevo vista Giulia parlare con Matteo. Restai paralizzata a fissarli. Sorridevano, lei rideva e faceva ondeggiare i capelli. Anche io avrei voluto farlo, invece ero costretta a tenerli stretti in una coda. Ero gelosa di lei. Da quando era arrivata, da tuti gli sguardi che attirava e che ogni giorno si moltiplicavano. Come potevo competere con lei? Aveva voti alti e non studiava, in una settimana si era fatta tutti gli amici con cui per legarci, io ci avevo messo tutta la vita.
Era perfetta.
Era libera.
Nessuno si aspettava niente da lei.
Avrei solo voluto essere più Giulia e meno Livia miss perfettina.
Chiedo tanto?
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Eii
Scusate se non ho aggiornato per quasi un mense, ma ero in vacanza e ora sono sommersa di compitii 👍
E niente, ditemi se vi piace la storia
Fra poco ricomincia la scuola e io sto già aspettando le vacanze di Natale
Vado a letto che mi stanno andando a fuoco gli occhi
Notte
Giu 💕
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𝙸 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚕𝚒𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚘𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚎 - - - 𝚍𝚒4𝚛𝚒
FanficA Marina Piccola arriva una nuova o vecchia famiglia? Giulia per il lavoro dei suoi genitori è stata costretta a lasciare la sua amata Milano per trasferirsi in questa piccola isoletta nel nulla più totale. Riuscirà ad ambientarsi e magari a trovar...