PIETRO'S POV
Sono passate settimane dagli ultimi avvenimenti rilevanti, e io non riesco a smettere a pensare a lei. Pensavo di conoscerla, ma adesso non ne sono più di tanto sicuro. Forse mi sono innamorato dell'idea che lei ha voluto dare, e non della vera lei, ma ho paura che conoscendola io possa smettere di provare qualcosa. Ma forse è proprio per questo che lei non ha mai voluto dire niente ed essere molto riservata a riguardo, aveva paura dei pregiudizi, e magari, conoscendola veramente mi innamorerei ancora di più o diversamente di lei, non per forza deve essere una rivelazione negativa. Spero.
è questo che stavo pensando fino a quando suonò la campanella. Di scatto ci alzammo tutti in piedi pronti ad uscire da quel carcere, ma poco prima che il primo potesse oltrepassare l'uscio, Arianna richiamò l'attenzione.
Era in piedi con in mano il telefono, mentre Giulia la affiancava, con le mani e il bacino appoggiati alla cattedra. La osservai attentamente, perdendomi l'inizio del discorso di Arianna, ma poco importava. Era bella come sempre. Aveva il solito jeans a zampa nero e una felpa grigia con delle scritte dietro nere. Penso sia tipo di un negozio che sta spopolando in questo periodo. Sub qualcosa.
"Oh pie hai capito che figata!?Siamo stati tutti invitati alla sua festa, sicuramente l'ha fatto perchè voleva invitare solo me ma non voleva farmi sentire escluso. Ho fatto colpo amico!"
Ma come faceva a non accorgersene? Arianna non era minimamente interessata a lui. A volte ammiravo la sua sicurezza, ma oggi non era sicuramente il giorno.
"Si certo" gli risposi in modo scontroso, mentre prendevo la bici per andarmene da quell'inferno.
GIORNO DELLA FESTA
GIULIA'S POV
Erano quasi le cinque, ed io ero appena arrivata a casa di ari per prepararmi insieme a lei. Nell'ultimo mese abbiamo trascorso molto tempo insieme e l'ho completamente rivalutata. Indossa solo una maschera da snob e antipatica per non essere ferita, e quindi preferisce farlo lei.
"Cia arii" la abbracciai mentre entravo
"Ma quante cose ti sei portata?" mi chiese vedendo il mio zaino di scuola che strabordava
"Ops... forse ho esagerato. è che non sapevo cosa avessi"
"Va beh dai muoviti che per le 6:30 dobbiamo essere al faro" avevamo scelto insieme la location e avevamo prenotato un piano del faro di Marina piccola con anche la scaletta per salire sulla "terrazza" se così possiamo chiamarla. Non so se fosse legale, ma il proprietario lo faceva per ricavarci un po' di soldi.
"Allora io avevo pensato di mettere questo vestitino a fiori nero con il giubbotto di pelle e degli stivaletti... ma non sono convinta"
"Allora il giubbotto è un si assoluto, il vestito non lo so... è la tua festa, dovresti brillare o almeno essere diversa dagli altri. Per questo io ti ho portato questi!" le mostrai alcuni tubini che mettevo l'anno scorso e che quindi essendo cresciuta mi erano un po' corti, ma a lei sarebbero stati benissimo.
"E tu dovrai brillare con me! Sei la mia più cara amica, il compleanno è per metà anche tuo" lo direbbe mai una persona snob ed egocentrica?
La guardai poco convinta, non volevo rubarle la scena "Dai, mi sentirei in imbarazzo se no"
"Va bene, ma io prendo quello più brutto" scoppiammo a ridere e iniziammo a rovistare tra la valanga di vestiti che avevo portato.
Lei scelse un vestitino oro, perfetto per il suo colore di capelli. In verità quel vestito non ce l'avevo, gliel'avevo preso sapendo che le piaceva tanto il colore... era un po' parte del regalo.
STAI LEGGENDO
𝙸 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚕𝚒𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚘𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚎 - - - 𝚍𝚒4𝚛𝚒
FanficA Marina Piccola arriva una nuova o vecchia famiglia? Giulia per il lavoro dei suoi genitori è stata costretta a lasciare la sua amata Milano per trasferirsi in questa piccola isoletta nel nulla più totale. Riuscirà ad ambientarsi e magari a trovar...