Regulus era incazzato quel giorno. Il suo obbiettivo era trovare James ma girava nei corridoi da più di un'ora e non lo riusciva a trovare.
Ad un certo punto tre figure svoltarono l'angolo dirette all'aula di incantesimi e Regulus gli corse in contro.
James stava parlando con Sirius di qualcosa che molto probabilmente era quiddich ma a Regulus non importava.
Camminò a passo sempre più svelto tenendo i pugni chiusi.
<<Ei Reg! Che ci fai q->> lo stava salutando Sirius ma Regulus lo ignorò. Puntò la bacchetta contro il petto di James ma non ebbe il coraggio di pronunciare un incantesimo. James impallidì ma non disse nulla.
<<Che cazzo fai?>> chiese Sirius sconcertato Regulus aprì la mano e gli tirò un ceffone che gli mandò di traverso gli occhiali.
<<Che coglione che sei>> disse poi allontanandosi.
I tre rimasero paralizzati come in cerca di spiegazioni. Alcuni ragazzi che avevano assistito alla scena entrarono in classe ridacchiando. In altre situazioni avrebbero riso come idioti ma ora era diverso. Si trattava di Regulus e Sirius voleva sapere cosa c'entrasse James con il suo fratellino.
<<Che cazzo hai fatto a Reg?>> chiese con un filo di voce.
<<Cosa?>> chiese James sbiancando.
Sirius lo spinse furioso contro il muro. Peter avrebbe tanto voluto ridere perché Sirius era piuttosto basso rispetto a James ma quello non gli sembrò il momento più appropriato.
<<Ti ho chiesto...>> disse Sirius chiudendo gli occhi oer invocare la pazienza.
<<CHE- CAZZO- HAI -FATTO - AL MIO FRATELLINO PEZZO DI MERDA>> disse furioso stringendo la bacchetta in tasca.
<<Calmati Felpato!>>
<<NON TE LO CHIEDERÒ DUE VOLTE RAMOSO>>
disse Sirius alzando la voce. James si liberò dalla morsa passando sotti un braccio di Sirius e disse
<<Voleva vedermi ieri sera per parlarmi di...quiddich. Solo che noi eravamo da Remus e non ho avuto il tempo di avvertirlo.>> disse scompigliandosi i capelli.
Sirius aggrottò la fronte e Peter lo guardò storto.
"QUIDDICH" non poteva farsi venire una scusa migliore?
<<Ah okay>> disse Sirius dandogli una pacca sulla spalla.
<<Quiddich?>> disse Peter con un sorriso
<<SI>> disse James con il broncio.
<<Dai andiamo>> disse Peter tirandolo dentro.
<<MACCHÉ! IO DEVO CHIEDERE SCUSA A REG PRIMA CHE EVAN E BARTY LO SAPPIANO!>>
disse percosso da un brivido di terrore al solo pensiero.
<<Ci vediamo dentro allora>>
si limitò a dire Peter entrando in classe. James si guardò intorno: alcuni studenti lo guardavano curiosi, altri ridevano, altri si tenevano la bocca e parlavano certamente di lui. Per la prima volta James Potter ebbe paura. Era una paura diversa da quella che conobbe alla prima trasformazione di Remus o quella quando si dichiarò a Lily per la prima volta. Corse a rotta di collo tra gli sguardi stupiti degli studenti. Per la prima volta ebbe paura di perdere. Ma non una partita di quiddich o a gobbiglie. Ebbe paura di perdere ciò che amava più di tutto al mondo, e non aveva nessuno con cui parlare.
Entrò di corsa nel bagno delle ragazze del secondo piano e si chiuse accanto ad un water.
<<Dai James ci sono cose peggiori nella vita>> si ripetava sull'orlo del pianto. Ma le lacrime pizzicavano e bruciavano e non riuscì a trattenerle. Ripensò alla prima volta in cui parlano davvero. Sulla torre di astronomia. Quelle guance lattee e gli occhi di ghiaccio non lo avevano ingannato.
James conosceva il suo sorriso. E questo contava. Si accasciò tra le ginocchia cercando di respirare correttamente ma era così appagante quando le lacrime ti bruciavano in volto. Dal water difronte a lui comparve il fantasma di Mirtilla Malcontenta.
<<Te ne puoi andare?>> chiese James pulendosi gli occhi da sotto gli occhiali.
<<SENTI!>> rispose lei infastidita.
<<Sei triste okay. Ma non aggredire me>> rispose sempre più piccata. Jamss rispose con un singhiozzo.
<<Ma tu...TU SEI JAMES POTTER!>> disse sorridendo il fantasma.
James annuì lievemente.
<<Ma tu non sei quello fighissimo che ama tutta la scuola? Com'è che piangi?>> chiese Mirtilla perplessa
<< Vedi Mirtilla...La mia è solo una maschera. Devi nascondermi capisci? Non posso essere debole.Devo essere forte per chi c'è fuori...ma non so essere forte dentro...>>
Mirtilla lo fissò per un'attimo.
<<Anche io ero bullizzata sai? Mi prendevano in giro per gli occhiali e i denti storti>> disse con un triste sorriso.
<<Ma almeno potevi essere te stessa?>> chiese James.
<<Potevi sbagliare senza essere considerato un fallimento?
Potevi parlare con qualcuno quando piangevi? Potevi avere i tuoi spazi senza avere gli occhi sempre addosso?Potevi innamorarti di un ragazzo senza essere giudicato frocio? Credo di sì Mirtilla e sai perché? Perché quando non sei il più popolare o il più famoso...nessuno ti calcola. A me andrebbe bene così.>> disse James tutto d'un fiato.
<<Sono morta così>> disse Mirtilla
<<Piangevo proprio in questo gabinetto...e poi...mi sono trovata davanti due occhioni gialli e...puff. Sono morta.>> disse dondolandosi a mezz'aria tristemente.
<<Scusa>> disse James con un filo di voce mentre le lacrime piano piano si ritiravano, stanche di scendere lungo hn volto già esausto.
<<Non parlo a nessuno della mia morte. Ma mi sembrava giusto. Sai Potter, a volte per morire non serve perdere la vita. Vivi perché lì fuori è bello. Vivi perché c'è chi ti sorriderà e ti dirà che hai un sorriso bellissimo. Vivi per quelli che non possono più. Vivi anche per me James.>> disse con un sorriso. James alzò la testa per guardarla ma lei era già scomparsa. Un piccolo sorriso comparve sulle labbra di James. Raccolse dei pezzi di carta per asciugarsi gli occhi e uscì pensieroso ma decisamente alleggerito da quel peso che si portava dentro. Svoltò dietro un'angolo e tirò fuori dalla tasca davanti della felpa la mappa del malandrino. Diede un veloce colpetto <<Giuro solennemente di non avere buone intenzioni>> pronunciò poi rivelando il contenuto della cartina. Il cartiglio su cui era scritto "Regulus Black" indicava l'aula di pozioni.
<<FATTO IL MISFATTO!>> pronunciò in fretta e furia riponendo la mappa in tasca e correndo verso i sotterranei.
<<POTTER! TU DOVRESTI ESSERE IN CLASS->> squittì il Professor Flitwick ma non riuscì a terminare la frase perché James gli lanciò una fattura
<<PIETRICIFCUS TOTALUS!>> gridò paralizzando il povero professore che cadde in terra come un sacco di patate, riprese la sua corsa sfrenata. Travolse un paio di studenti del primo anno e gli stava venendo una mezza idea di andare a raccogliere qualche rosa ma ecco che svoltando bruscamente l'angolo si ritrovò a sbattere.
<<REG IO->>
<<Levati dal cazzo Potter>> disse invece Evan Rosier spostandolo di lato.
<<OH GRAZIE A DIO! AVETE VISTO REGULUS?>> chiese tutto d'un fiato a lui e Barty che stavano uscendo dall'aula insieme ad altri curiosi serpeverde.
<<È rimasto in classe per parlare con Lumacorno... PERCHÉ? Cosa vuoi da lui?>>
disse sospettoso il biondo.
<<No nada de nada solo parlare del prossimo incontro di quiddich...>>
<<Lo sai benissimo che è domenica prossima la partita! Ora togliti di mezzo>> ghignò Barty, ma James schizzò in avanti entrando di corsa nell'aula e chiudendosi la porta alle spalle.
<<MERLINO IN CALORE AIUTO>> commentò asciugandosi la fronte sudata.
<<Ehm...salve signor Potter le serve qualcosa?>> chiese il professore sotto gli occhi atterriti di Regulus.
<<Si>> disse James raggiungendo Regulus e baciandolo come se fossero stati separati per mesi e anche se sorpreso Reg non si separò affatto anzi. Probabilmente James stava per andare anche oltre ma poi d'improvviso si ricordò che Lumacorno era ancora presente.
<<OH...>> disse poi guardando prima Regulus e poi il professore. <<Beh si ecco noi...>> disse prendendo velocemente la bacchetta e puntandola contro il professore.
<<Obliv->> stava per gridare
<<NO!>> disse però Regulus deviandola.
<<Davvero...va bene così>> disse diventando molto rosso ma con un dolce sorriso dipinto.
<<OH. Okay>> disse allora James guardando il prof che sembrava andato in shock.
<<UOO?PROF? Terra chiama Lumacorno?>> fece James passandogli la mano davanti al volto.
<<MICA È MORTO?!>> chiese poi preoccupato guardando Regulus.
<<Macché! Prof tutto okay?>>
<<OH SI. Si è solo che...non me lo aspettavo affatto...>> disse ancora paralizzato dalla sorpresa ma mentre un enorme sorriso gli si allargava sul volto.
<<POSSO DIRL...>> stava per dire con aria sognante
<<NO!>> lo interruppe James
<<Questo sarà il nostro piccolo segreto. O saremo costretti ad obliviare lei...e tutta la scuola>> disse Regulus con un sorrisino.
<<Oh...si certo. Capisco perfettamente ragazzi il vostro segreto è al sicuro con me.>> rispose Lumacorno con un grande sorriso ma il tono deluso. James fece cenno verso l'uscita e Regulus non se lo fece ripetere, mano nella mano uscirono sotto gli occhi stupefatti del professore.
Corsero in una vecchia aula abbandonata e richiusero la porta alle spalle. Senza aspettare un invito James gli cinse i fianchi pronto per assaggiare le dolci labbra di Regulus.
<<Cazzo se mi sei mancato>> mormorò a pochi centimetri.
<<Scusa se ti ho fatto fare una figuraccia>> disse invece Reg dopo qualche altro bacio.
<<Naaah>> rispose James poggiandogli le mani in vita.
<<mi stai facendo venire voglia>> mormorò poi poggiando il viso nell'incavo del suo collo.
<<si>> rispose Regulus quasi in un gemito.
<<Oh però! Menomale che tu eri il signorino "Sai...ioh...forse...non sono prontooh">> disse James saltellando e provando ad imitare la sua voce.
<<STAI ZITTO! IO NON PARLO AFFATTO COSÌ!>> ridacchiò Regulus poggiandogli una mano davanti alla bocca ma James ci scoccò un bacio sopra.
<<Porca troia Jame ora sta venendo voglia anche a me>> disse poi coprendosi il volto con una mano.
<<Andiamo allora>> disse James come se fosse scontato.
<<Ma in dormitorio potrebbero vederci!>>
<<Allora qui>> decretò con tono che non ammetteva obiezioni.
<<Si>> si limitò a rispondere il ragazzo tirandolo per un altro bacio.
James lo afferrò per il sedere e lo mise a sedere sulla cattedra a gambe divaricate.
<<Prima io>> replicò Regulus
<<Shh>> rispose James poggiando le mani sopra le sue per intrappolarlo.
<<Non vale Potter!>>
<<Tutto vale>> ghignò James a pochi centimetri dal suo viso dove gli venne strappato un bacio. Spostò la mano destra lungo la gamba di Regulus e piano piano si avvicinò alla sporgenza sempre più evidente dei suoi pantaloni.
A Regulus scappò un gemito.
<<Mh vedo che ti piace>>
<<Continua>> disse Regulus tristemente privato di quel contatto che si faceva ancora desiderare.
<<E se non volessi?>> ghignò James.
<<Ti lancio un imperius eh>> disse Regulus in tono provocants
<<Oh meglio che sto attento allora>>
<<Direi di s->>
ma venne interrotto dalle labbra e la lingua di James che era vogliosa di conoscere la sua, e Regulus non si fece pregare.
James si spostò verso il collo del ragazzo e cominciò a riempitelo di delicati baci dove però passava la punta della lingua come per lasciare un marchio indelebile.
<<stronzo>> mormorò Regulus in un gemito soffocato.
<<ma che peccato>> sussurrò il gridondoro in risposta contro la sua pelle provocandogli brividi di adrenalina e eccitazione insieme. Le loro labbra si incontrarono ancora. Regulus mosse la mano verso la zip dei jeans e lui si sfilò in fretta la cintura.
Poi di botto si staccò per sfilarsi la felpa e si riattaccò per strappargli un bacio. Ora i boxer erano decisamente troppo stretti. Regulus aprì la zip stavolta senza dolcezza e scoprì il membro di James. Entrambi sentivano il bisogno di qualcosa di più. Cominciò con movimenti rapidi e veloci che procuravano al ragazzo gemiti nasali perché aveva ancora le labbra incollate a quelle di Regulus.
<<Fottimi>> sussurrò James perché ormai le parole faticavano ad uscire.
<<Con tanto piacere>> rispose con un piccolo ghigno e aumentando la velocità dei suoi movimenti, portando così James ad inarcare la schiena e gettare la testa all'indietro. Era al limite e lo sentivano entrambi, così James rallentò la presa fino a lasciarla del tutto. James emise un ultimo gemito stavolta affatto soffocato e Regulus gli sistemò la cintura in vita.
<<Piaciuto il minitour
Potter?>>
Regulus non rispose ma gli mise una mano trai ricci e lo tirò a sé per non staccarsi più.
Erano pazzi loro due ma lo avevano già capito. Un secondo litigavano e quello dopo erano lì a torturarsi come due esperti. Erano pazzi loro due, pazzi l'uno dall'altro ma lo sapevano così bene che non avevano nemmeno bisogno di parlarne.
<<Dovrei andare a lezione ora>> sorrise Regulus
<<Io ne ho già perse due e ora dovrei fare Divinazione>> ridacchiò James scompigliandosi i capelli.
<<Davvero devo seriamente raggiungere l'aula di storia della magia o Barty ed Evan mi verranno a cercare e poi Binns mi stupra se arrivo in ritardo...>> disse Regulus preoccupato dirigendosi verso l'uscita.
<<Ah Reg! Devo obliviarlo Lumacorno?>> chiese James confuso
<<Nah davvero. Mi fido di lui>>
<<Mh okay>> sorrise lui portandosi una mano alla nuca e aspettando che Regulus si allontanasse.
<<SISISISI!>> disse euforico raccogliendo la felpa dal pavimento lurido e indossandola per dirigersi al solito pioppo dove (ne era sicuro) lo attendevano i suoi amici. Come sempre però per tutte le cose, c'è un risvolto negativo. James svoltò l'angolo andando a sbattere contro Evan Rosier.
<<CAZZO>> urlò tenendosi il naso dolorante. Barty Crouch alle sue spalle ghignava.
<<BUONGIORNO STELLA CADUTA>> alzò gli occhi al cielo Evan.
<<Ma vaffff>> Evan lo sbatté contro il muro tenendogli le spalle ferme mentre Barty Crouch gli tappò la bocca.
<<Senti bastardello. Numero uno, vola basso>>
<<Fennò?>> mugugnò James.
<<NUMERO DUE, abbiamo sentito tutto.>>
<<Fuindi?>>
<<VERSI.Versi che farebbero rabbrividire un prete>> parlò stavolta Barty.
<<Tu fa del male a Reg, in QUALUNQUE MODO...>> continuò
<<...E sei un uomo morto Potter>> lo completò Evan lasciando andare James e allontanandosi con Barty.
<<COMUNQUE VORREI POTER PARLARE SENZA DOVERMI ROMPERE OGNI VOLTA IL SETTO NASALE!>> gli gridò dietro James.
<<SEI AVVERTITO POTTER!>>
Quando Regulus arrivò in classe, Evan e Barty erano già ai loro banchi.
<<Allora gioia bella di mamma...>> cominciò a massacrarlo Barty quando prese posto.
<<NO TI PREGO>> disse esasperato.
<<Dai avete chiavato si o no? Molto semplice>> disse invece Evan dall'altro lato del ragazzo.
<<NO>> esclamò Regulus a voce un po' troppo alta facendo girare tutta la classe.
<<VOI TRE! POTETE FARE SILENZIO GRAZIE!>> disse il fantasma d professor Binns che tornò a spiegare.
<<Allora come mai aveva la zip aperta?>> sussurrò Evan in un ghigno mentre Barty ridacchiava maniacalmente.
<<Tu come... PerCI AVETE SEGUITI!>> disse Regulus arrossendo.
<<Dai almeno sappiamo che Potty è bravo nei lavori manuali no?>> ridacchiò Barty
<<Dovreste fare un bricollage insieme allora>> disse Evan con un sorrisino malizioso. Barty finse di non capire ma Regulus non era così stupido.
<<ASPETTA UN SECONDO>>
disse sempre a voce troppo alta.
<<SILENZIO! 10 punti in meno a serpeverde!>> decretò il professor Binns.
<<Scusi>> disse Regulus rannicchiandosi nel banco. Chiuse gli occhi aspettando soltanto quella sera per la sua seduta di gossip con Remus.
<<Dai svegliati>> lo scosse violentemente Barty quando la campanella suonò.
<<Mh?>> si stropicciò gli occhi Regulus.
<<OOO? Coglione? Dobbiamo andare!>> urlò allora Evan per sovrastare gli schiamazzi degli studenti intorno.
<<Ah sisi>> saltò in piedi spaventato il ragazzo superandoli diretto all'uscita.
<<Dove vai ora?>> chiese esasperato strusciandosi una mano sul viso.
Ma Regulus che era già fuori, non lo sentì. Barty lo guardò con un sorrisino ed Evan gli afferrò la mano e corsero in corridoio a nascondersi in qualche aula vuota.
Regulus sgomitò parecchi ragazzini diretto all'aula di Divinazione sperando di incontrare Remus per raccontargli di quella mattina.
Quando però con il fiato mozzo raggiunse la botola, incontrò solamente Sirius, James e Peter che scendevano le scale della torre. Regulus gli corse incontro.
<<EI REG!>> salutò Sirius e Peter con un grande sorriso gentile.
<<Ei Baby Black!>> lo salutò invece James facendolo arrossire.
<<Ehm...avete visto Remus?>>
<<Cos-no.>> si limitò a dire Sirius oscurandosi in volto.
<<Come mai?>> chiese James scompigliandosi i capelli. Regulus lo fulminò con lo sguardo perché se James avesse continuato così, avrebbe dovuto cambiarsi i pantaloni.
<<Eh...compiti>> Sirius lo guardò sospettoso ma Reg lo ignorò
<<No non si è sentito molto bene ieri è in infermeria>>
intervenì Peter.
<<Oddio mi dispiace. Allora vado>>
<<Aspetta! Ti accompagno io>> disse James afferrandogli una spalla.
Regulus chiuse gli occhi cercando di non farsi partire instinti strani.
<<Va bene>> disse senza guardarlo.
<<Perché sembrate due gay?>> chiese allora Sirius con un sorriso ironico.
<<Sta zitto ti prego>> ridacchiò James tappandogli la bocca con una mano.
<<Giuro che se non togli questa mano mi trasformo in un cane e ti lecco di brutto>> disse Sirius soffocando.
Regulus e Peter si guardarono come scioccati
<<BRO->> rise James
<<NO ASPETTA->>
<<Lascia stare>> disse Regulus scendendo le scale con James alle calcagna, e arrossendo sempre di più.
<<Porca troia James>> sussurrò Regulus appena raggiunsero il corridoio di sotto.
<<COSA>> disse James passandosi di nuovo una mano nei capelli.
<<Ma allora lo fai apposta!>> disse Regulus imboccando una rampa di scale per scendere.
<<Oh giusto!>> disse James seguendolo.
<< Perdonami ma a volte dimentico che puoi avere dei gay panic>> ridacchiò scompigliandosi di nuovo i capelli.
<<Ti odio>> disse Regulus fermandosi di botto davanti a lui e facendolo inciampare appena.
<<Nah>> disse James rialzandosi e sistemandosi gli occhiali sul naso. Regulus però glieli tolse. James lo inchiodò al muro e lui si attaccò a cavalcioni ai suoi fianchi. <<Frocio>> sussurrò scherzosamente James
<<Non sono il tuo specchio>> rispose il ragazzo
<<Mh dovresti>> rispose prima di essere tirato giù per restarci.
<<Dovremo andare>> disse Regulus provando a liberarsi.
<<Mh dai resta>>
<<JAMES!>>
<<CHE C'È!>> ridacchiò lui.
<<Okayokay giuro>> disse mettendolo giù.
<<Ah non te l'ho chiesto. Perché cercavi Remus.>> chiese mentre riprendevano a percorrere le rampe.
<<Compiti>>
<<Ma davvero?>> ridacchiò James sospettoso
<<Si. E tu piuttosto, come mai mi hai voluto
accompagnare?>> sorrise Regulus seducente
<<Per portare a Rem il suo cioccolato?>>
<<Certo come no>>
<< Cazzata per cazzata dicevano>>
<<Sei proprio tremendo>>
<<E non mi hai visto di notte>>
Regulus lo guardò fisso negli occhi
<<Non-vedo l'ora di scoprirlo>> rispose tirandogli la cravatta e facendolo soffocare.
<<Mio dio! Anche te sei tremendo>> disse James massaggiandosi il collo.
<<Capita più spesso di quanto tu abbia già sperimentato Potter>> rispose Regulus bussando all'infermiera.
<<Oh no già mi fai paura così grazie>> ridacchiò James entrando.
<<BUONGIORNO PRINCIPESSA MOONY!>> gridò lanciando la borsa di tela ai piedi del letto di Remus sotto lo sguardo inviperito di Poppy.
<<Ei>> rispose il ragazzo alzandosi con il busto.
<<REMUS!>>
<<EI REG!>> disse Remus battendogli un debole cinque.
<<COS'HAI FATTO?>> chiese Regulus terrorizzato. Il ragazzo era ricoperto di bende, aveva un occhio nero, i capelli che ricadevano a ciocche sporche sul viso e le pupille dilatate.
<<Oh nulla>> disse Remus portandosi in fretta una mano al viso.
Regulus gliela scostò senza delicatezza. Un profondo graffio lo imbrattava dal mento fino giù al collo.
<<Remus posso->>
<<RAGAZZI! AVETE FINITO! IL SIGNOR LUPIN HA BISOGNO DI RIPOSO!>> gridò a quel punto l'infermiera che aveva assistito alla conversazione.
<<Ti spiegherò stasera
okay?>>
<<Oh no lei deve stare qui almeno cinque giorni se non una settimana!>>
<<Allora verrò io stasera dopo cena è okay Madama Pomfrey?>>
<<Va bene signor Black ma solo per mezz'ora>>
Regulus trascinò James via per l'avambraccio.
<<Oh aspetta un secondo>> disse lui tornando dalla sua borsa di tela.
<<Ecco a lei mio carissimo>> disse poi tirando fuori due barette di cioccolato fondente con le nocciole.
<<Grazie Jame>> disse Remus con un flebile sorriso e lui trotterellò da Regulus fuori dall'infermeria. Ad attenderli però c'erano le ultimissime persone che James sopportava.
<<Dai bro sai che a noi puoi raccontare!>> disse Evan a Regulus mentre Barty lo incitava con delle gomitate.
<<Finitela>> alzò gli occhi al cielo.
<<ECCO POTTY>> disse Barty quando vide James arrivare.
<<ALLORA! Stella caduta troppo in basso...che ci porti di bello?>> ghignò Evan.
<<Che scassacoglioni che sei Evan>> lo rimproverò Regulus ma lui lo ignorò.
<<Io non posso parlare ma tua madre lo sa molto bene>> disse James mantenendo un freddo contatto visivo.
<<Ma dai...pensavo di dovermi preoccupare per mio padre...e invece!>> disse con un ghignetto
<<Allora avrai anche una ragazza eh? Che ne so la Evans ad esempio?>> aggiunse poi. A quel punto persino Barty lo guardò male sapendo che si era spinto troppo in là. James chiuse gli occhi per invocare la pazienza.
<<Ancora no. Come te d'altronde. O ci nascondi qualcosa Rosier?>> disse con un ghigno sorpassandolo con una pesante spallata.
Evan si tenne la spalla dolorante e si girò pronto ad attaccare di nuovo bottone ma invece non trovò nessuno.
<<Ma che cazzo di scherzo
è?>> si chiese stizzito. Si guardò intorno con aria sospettosa di qualche scherzo ma capì che non c'era nessuno. Scese stizzito alla Sala Comune di Serpeverde dove probabilmente li avrebbe trovati.
<<MA CHE CAZZO DI SCHERZI FATE?>> chiese sbattendo la porta del dormitorio.
<<Porco cazzo Evan certe volte devi chiudere quella fogna che ti ritrovi>> gli gridò contro Regulus sbattendolo contro il muro. <<CHE HO FATTO ORA!>>
<<Evans non ti ricorda nulla?Non so a sto punto gli chiedevi pure se lo avevano mai fatto.>> disse spazientito Regulus rabbrividendo al sol pensiero.
<<BRO MA STAVO SCHERZANDO>>
<<CAZZO EVAN NON FA RIDERE>>
<<Si ma non piangere>> disse con un ghignetto.
Regulus si girò verso Barty come se si aspettasse che dicesse qualcosa ma invece il ragazzo si limitò a guardare dritto in terra senza proferir parola.
<<Non sto piangendo>>
<<Bene>> disse Evan sbattendo la porta perché era chiaro non avesse nulla da ribattere.
<<Potete finirla qui?>>
<<Mh>> gemette Regulus poco convinto
<<È inutile Reg. In quattro anni non gli ho mai sentito chiedere scusa>>
<<Oh si per me possiamo finirla qui.>>
<<Allora come mai quel verso?>>
<<Le vendette si pianificano in silezio Bart.>> disse Regulus con un sorrisino lascinado la stanza e Barty a meditare.
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