Chiavi

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Nessun custode di chiavi oserebbe questa porta serrare,
che nemmeno il vento riesce ad afferrare.
Le finestre trasparenti d'ombra si tingono
mentre da lassù, stelle risplendono.

Mi ritrovo di nuovo qui.
Nulla è mutato, da quella sera maledetta.
Nel mio cuore, la stessa pena, la stessa chimera.

Piatti, bicchieri e parole feroci prendevano il volo.
Ti seguivo solo con gli occhi, ardenti di un desiderio inintelligibile.
Mi voltavi le spalle, accarezzando il mio destino,
ma era li, tra costole e scapola, il baluardo sicuro per le mie mani fino al mattino.

Nulla è cambiato, le lacrime hanno solo scolpito il nostro passato.
Hanno modellato i nostri fianchi e forgiato il futuro.
Nulla è mutato, non ti cerco più nello sguardo di una passante,
ma guardo dentro, nell'abisso rivedo i tuoi occhi.

Facciamo finta di sopportarci,
nel nostro piccolo teatro, illudiamoci.
Sotto le coperte dell'anima, scintille d'odio cercano sfogo,
in questo abisso, non possiamo più toccarci, lo sai.

Abbiamo scelto di perderci via,
per evitare qualunque cosa sia.
Una porta ancora socchiusa, nessuno ha il coraggio.

Perché dentro di noi lo sappiamo, l'assenza è la nostra sentenza.

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