Quasi non ti notavo, quella sera fredda, avvolta nel tuo largo cappotto.
Il muro bianco alle tue spalle sudava una curiosa voglia di rubare un dettaglio, ma lo sguardo scivolava via come mercurio, mentre una sigaretta occupava le mie dita agitate.Quasi non ti notavo, ma conoscevo già i tuoi occhi, frenetici quadri appesi al centro di una galleria. Quanti sguardi avevano incrociato e quanti ne avevano rapito.
Da lontano osservavo, alla fine della folla sparsa nelle prime file, sperando che la tua noia ti spingesse oltre, verso di me."Quasi non ti notavo", avrei voluto dirti con un coraggio che non mi apparteneva, ma restai in silenzio. Perché, in realtà, quel quadro lo avevo già studiato nei minimi particolari.
Ora che ti ho davanti, le mie mani tremano nelle tue e il freddo divora le tue rosse guance proprio come quella sera.
Dimentico ogni tuo particolare solo per poterlo rubare ancora, guardandolo da vicino, dietro un bicchiere, mentre arrrossendo faccio ancora finta di non notarti.
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Voci dal cuore
Storie d'amorePensieri sparsi, poesie, racconti che fanno troppo rumore per rimanere a fluttuare nella testa.