papavero

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Fragile fiore,
come puoi,
della morte farne viso,
tu, che non sei nato per il dolore.

Tremi al lieve respiro del vento,
e il timore ti accompagna
delle eleganti giacche,
circondate da lacrime e singhiozzi.

Piccolo nero seme,
al tramonto fai illudere gli altri fiori,
alta fiamma del giorno,
di esser rossi come te.

Silenziose le foglie,
pregano che le nubi,
non siano stanche,
e che continuino il loro cammino.

La tua bellezza non chiede di nascere,
pura, corre tra i prati di grano,
venature della terra,
fanno il cuore battere di libertà.

Non aver paura degli occhi pieni di lacrime,
devi solo attendere che sia la mano giusta,
a raccogliere il tuo stelo e a notare il peso,
della meraviglia che nascondi nel tuo seme.





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