Si dice che la curiosità umana va oltre ai limiti, e infatti io quella sera superai ogni mio limite...
Io amavo il mio ragazzo, ma Nicolas mi incuriosiva, era un ragazzo cupo e misterioso e volevo sapere a tutti i costi perché non lo vedevo mai fuori casa. La sera dopo il primo giorno di scuola,quando mi accorsi che lui era nella mia scuola, lo guardai dalla mia finestra ma non come facevo sempre, in modo diverso: mi spingevo fino a non avere più i piedi per terra, volevo scoprire perché si nascondesse. Creai un piano, la mattina seguente infatti alle sei e mezza del mattino mi vestii , mi truccai e mi misi in veranda aspettando che lui uscisse...
:-Ely, cosa ci fai qui a quest'ora?- mia madre apparve dietro di me con la camicia da notte, ho sempre amato i suoi pigiami, avevano sempre del pizzo e molto spesso erano a righe, lei amava quellla fantasia.
:-Hey,non riuscivo a dormire, quindi mi sono alzata presto- dissi molto convincente.
:-Va bene, dai parliamo di qualcosa- si sedette accanto a me, era insolito che mia madre volesse parlare con me, ha sempre preferito in tutto la mia sorellina Aurora, lei per mia madre era la più bella, la più brava, la più studiosa, la più educata, insomma aveva così tanti pregi che si concentrava così tanto su di lei rendendo me invisibile, nonostante anche io avessi bisogno di una madre.
:-Magari potremmo parlare di com'è andata a scuola- Aggiunse, vedendo che ero perplessa alla sua richiesta
:-Ah beh, è andata bene credo, ho fatto amicizia con una ragazza e per il resto delle lezioni ho ascoltato un dibattito che si è aperto in classe, ma sono stata in silenzio perché non mi andava di parlare, soprattutto non mi andava di discutere- mi limitai a dire con una certa freddezza
:-A te non va mai di parlare, cosa ti succede?sembra che più diventi grande più ti allontani- mi disse con la voce tremolante, ma io sapevo che voleva solo fare la vittima e dare la colpa a me del nostro distacco.
:-Non succede nulla, non preoccuparti di me, sono sempre sopravvissuta senza di te e continuerò a sopravvivere senza di te- le dissi con un'aria delusa.
Mia madre si limitò a stare in silenzio ed entrambe guardammo il nulla senza parlarci, non riuscivo a capire perché dovesse sempre farmi stare male, sapevo mi amasse, ma non accettavo le preferenze che faceva perché mi sentivo sola, ogni volta che mia sorella non c'era le attenzioni erano tutte per me, ma ogni volta che tornava Aurora io sembravo scomparire di nuovo e stavo male.
Mia madre con la sua interruzione mi fece perdere di vista l'individuo, così andai in camera a vedere se fosse nella sua camera. E lo vidi, raramente aveva la finestra spalancata, di solito aveva la tendina davanti e poco si vedeva , ma quella mattina riuscii finalmente a vedere la sua cameretta. Non aveva nulla di speciale, aveva una semplice scrivania nera con un vetro sopra e lo specchio di fronte appeso al muro, un letto matrimoniale con un copriletto nero e bianco, per il resto aveva l'armadio bianco come il pavimento e le mura, riuscivo a vedere lui che si cambiava, era a petto nudo e aveva sempre un'aria disturbata. Mi accovacciai sul pavimento così non mi avrebbe vista e continuai a curiosare, gli arrivavano tanti messaggi sul cellulare e lui sembrava infastidito, prese lo zaino e andò via sbattendo la porta della sua camera. Allora io mi affrettai a mettere le scarpe e andare in giardino, in quel preciso momento lui uscì da casa sua, mi vide e mi guardò molto profondamente e fece un sorrisetto a metà, era la prima volta che lo vedevo sorridere, poi andò via, capii che andava a scuola con l'autobus mentre a me accompagnava mia madre, ammetto che all'ora pensai che fosse veramente il più bel ragazzo io avessi mai visto. Andai a scuola, ma nel frattempo dimenticai di rispondere a Mario che, infatti, si arrabbiò con me, e fuori scuola non mi guardò nemmeno, era ogni singolo minuto con i suoi stupidi amici e non mi calcolava.
:-Ehy dai!- urlai inseguendolo all'entrata da scuola
:-Che cosa vuoi?- mi disse aspro, guardandomi negli occhi
:-Non ti ho risposto perché ho fatto tardi!- dissi io scocciata del suo comportamento
Lui mi urlò contro che erano sciocchezze e gli mentivo, andò via senza dire nulla, la mia mente ha sempre azionato un meccanismo di difesa nei confronti delle persone che mi fanno soffrire facendogli del male a mia volta, a volte accade inconsciamente, mentre altre volte perché io stessa voglio annientarli, in quel momento però la mia vista si abbagliò e i miei occhi d'improvviso emanarono delle lacrime involontarie, contrastanti alla mia pelle chiara, quelle lacrime che quasi mi bruciavano sul viso, cosa stava succedendo? Perchè stava cambiando tutto?autrice
buon pomeriggio lettori,come state?Fatemi sapere se vi sta piacendo la svolta della storia e se volete che la continui
-A<3
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The window at night
Romancein un giorno qualsiasi Elizabeth, giocando con la sorellina, si imbatte in un bambino che le osservava dalla finestra nella sua cameretta, ella non vedeva mai il bambino fuori dalla sua camera e curiosa voleva a tutti costi sapere il perché.passaron...