capitolo 12

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Vidi nicolas in camera sua con un'altra ragazza,stavano parlando ma a me dava fastidio la questione,perché da un giorno all'altro porta una ragazza a casa?.Lei aveva dei lunghi capelli neri con una frangetta dritta,aveva un naso perfetto e delle labbra carnose,era magrolina e bassa.Forse ero un po' gelosa.Mi venne in mente di mandargli un messaggio,un altro,dove gli chiedevo se potessi andare a casa sua e lui mi rispose (io nel frattempo stavo guardando fuori dalla mia finestra loro due) che aveva compagnia e quindi non potevo venire.Ci rimasi male,non sapevo se mi piaceva o no,forse si,però io in lui avevo trovato un confidente e un amico,non volevo che le cose cambiassero per colpa di una ragazza,avevo paura di perderlo.
Il mattino dopo andai a scuola e feci anche tardi,corsi fuori scuola e mi scontrai contro un ragazzo,chiesi scusa ma quando incrociai il suo sguardo mi accorsi d'improvviso che era Mario,ci guardammo e la mia rabbia si fece grande,era capitato di vederlo dopo l'accaduto ma quello che provavo era solo un grande vuoto e tristezza quindi distoglievo lo sguardo e andavo via,invece quella volta quel vuoto si riempì di rabbia e rancore.Lo guardai e lui mi guardò,strinsi i denti e lo evitai,non ne valeva la pena.Andai in classe e c'era Anna che dormiva sul banco,era molto silenziosa quando dormiva e ciò mi permetteva di seguire le lezioni quindi avevo trovato la compagnia perfetta.Durante l'ora di italiano mi arrivò un messaggio da parte di Andrea,quel ragazzo che mi chiese di uscire.Dopo che mi chiese di uscire io non lo chiamai o contattai perché stavo male però la sera prima,quando vidi Nicolas con quell'altra ragazza mi sorse la gelosia e lo contattai,dall'ora parlammo tutta la notte e mi resi conto di quanto fosse speciale,alla fine avevo accettato di uscire con lui quella sera.all'inizio l'idea era uscire con lui solo per ripicca ma alla fine penso che mi servisse avere un rapporto normale,avevo pensato che io in quell'anno avevo avuto solo rapporti anormali,uno mi stupra,l'altro chiuso in casa,mi serviva una persona che mi facesse sentire normale.A scuola parlai di questa situazione con Anna e lei maledì in  dieci lingue diverse Nicolas,lei diceva che non mi meritava e che si stava comportando malissimo,come potevo darle torto,però mi diede ragione sul fatto di uscire con andrea e si era proposta di venire a casa mia per aiutarmi a scegliere ciò che dovevo indossare.così fu fatto,il pomeriggio facemmo i compiti assieme e mi aiutò.Scelse per me una gonna di pelle con degli stivali alti con il tacco abbinati e ci mise una maglia che mi fasciava il seno bianca con la borsetta bianca,da sola non sarei mai riuscita a combinare un outfit così bello e azzeccato per l'occasione,era marzo e non faceva tanto freddo quindi non ci misi alcun tipo di giacca.Anna verso le sette andò via poiché io alle sette e un quarto avevo appuntamento con Andrea.Mia madre era entusiasta dell'idea,ha sempre amato la sua famiglia e ha sempre voluto molto bene a lui e questo mi sollevava poiché era una donna molto severa sui ragazzi e se non le piaceva uno con cui mi frequentavo mi proibiva di avere qualcosa tipo di rapporto umano con lui.Appena bussarono il campanello io ero in camera,spostai la tendina per vedere se nicolas fosse sveglio ed era sul letto a guardare i tik tok,una parte di me avrebbe voluto che lui vedesse come stavo bene quella sera e come stavo voltando avanti ma pensavo che a lui non importasse nulla dato che passando del tempo con me non si era innamorato.Mia madre accolse Andrea in salotto e lo fece sedere sul divano,io nel frattempo finivo di allacciarmi le scarpe e di guardarmi il trucco che mi aveva fatto anna,un semplicissimo eye-liner che valorizzava la forma a mandorla dei miei occhi,del mascara con blush e rossetto nude,non mi ero mai focalizzata a pensare quanto fosse una brava amica.Scesi le scale e lo vidi,era molto carino,indossava una maglietta a maniche lunghe nera e dei semplicissimi jeans larghi chiari,al polso portava un orologio abbinato e al collo portava una collana argento.Ci salutammo e andammo a mangiare fuori...

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