capitolo 26

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Dopo circa un'ora spiegai tutto a Matt e lui mi disse che non sapeva cosa dire dato che la situazione era particolare. Continuai a parlare con lui fin quando non si fece tardi quindi io e gli altri decidemmo di andare via.Matt prese il mio telefono e si segnò il suo numero.
Dopo essere tornata a casa e aver fatto le cose che facevo prima di andare a letto,mi sporsi verso la finestra spostando la tendina per vedere cosa stesse facendo Nicolas ed infatti lui aveva la luce accesa e la porta spalancata.Anche ferendomi Cercai di capire che cosa stesse succedendo nella sua casa però mia mamma mi colse di sorpresa alle spalle
:-Come andata la serata?-mi disse
Il rapporto con mia mamma era migliorato, lei finalmente stava accettando il fatto che io fossi diventata grande e non non fossi più una bambina
:-tutto bene- le dissi guardandola negli occhi.
Ogni volta che guardavo negli occhi mia mamma vedevo il mio riflesso, ho sempre detto che io non ero uguale a lei però nei suoi occhi rivedevo anche un po' me stessa.
quando lei uscì dalla mia stanza ripresi nell'impresa di capire che cosa stava succedendo per Nicolas spense la luce e chiuse le tende. Una parte di me era felice di non essere riuscita a vedere ciò che mi avrebbe ferita però dall'altra volevo sapere se era quello che pensavo io. Pensai che Nicolas portò a casa sua un'altra ragazza E quel pensiero mi tormentava quindi chiamai Anna.
:-ehy,possiamo parlare?-le dissi
:-certo dimmi pure, anzi fammi scusare per la domanda inopportuna che ha fatto Damiano-mi disse lei mortificata, lei era quella più intelligente nella coppia.
:-figurati, ti volevo dire che secondo me c'è un'altra ragazza nel letto di Nicolas al momento e ciò mi ferisce così tanto che vorrei piombare lì e vorrei interrompere ogni singola cosa- dissi io tutto d'un fiato
:-fallo.-mi disse in modo arrabbiato.
appena finimmo di parlare al telefono io veramente stavo valutando l'idea di piombare a casa sua senza alcun tipo di preavviso, però ciò avrebbe significato tornare ancora e per l'ennesima volta da lui.
decisi ugualmente di andare a casa sua, avrei usato una scusa inventata al momento e avrei fatto di tutto per entrare.
Bussai alla porta inizialmente nessuno rispose però dopo la terza bussata mi rispose Nicolas,era vestito come lo era alla festa.
:-Che cosa ci fai qui?-mi disse lui sorpreso di vedermi
:-fammi entrare- okay non inventai alcuna scusa perché ero senza fantasia
:-assolutamente no-
tentai di spingerlo via ed entrare in casa, la gelosia stava pervadendo il mio corpo come delle formiche che mangiano la pelle. Il dolore di non averlo più nella mia vita mi logorava all'interno e non ne potevo più.
:-Hey,torni?- disse la voce femminile di una ragazza dietro di lui,aveva una sua felpa addosso.
Io come una stupida stavo aspettando da tempo un suo passo verso di me che non sarebbe arrivato mai.

The window at night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora