capitolo 25

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I miei amici mi vennero a prendere e andammo con l'auto del fidanzato di Anna dato che era l'unico ad avere la patente e così tutti ci avviammo verso la festa, in auto misero le canzoni che più mi piacevano e iniziai a cantarle a squarciagola senza alcun tipo di vergogna poiché quella ormai era la nuova Elizabeth, non Elle per Nicolas, non Betty per tutti,ma Elizabeth. Avevo passato tanti anni a rincorrere delle persone che non mi volevano, tanti anni a piangere per le critiche, tanti anni a nascondere chi ero veramente poiché mi facevano vergognare. Appena arrivati Anna e il suo fidanzato parcheggiarono l'auto e io e le ragazze ci avviammo all'entrata. presa dell' entusiasmo di andare ad una festa avevo persino dimenticato di chiedere chi fosse il proprietario della casa, una ragazza che mi sentii mi rispose che era di un certo Matt, un ragazzo a scuola molto popolare, io sinceramente non avevo mai sentito nominare il suo nome però entrai lo stesso. La casa si presentò molto accogliente ma allo stesso tempo piena di persone, c'erano persone che stavano sul divano,in cucina a bere e altre addirittura nella piscina e nell'idromassaggio, molto probabilmente probabilmente questo Matt doveva essere di buona famiglia poiché non tutti avevano la piscina e l'idromassaggio nella propria casa.
Appena entrammo subito mi sentii in imbarazzo poiché non conoscevo nessuno quindi decisi di aspettare Anna. Appena mi raggiunse anche lei andammo a prendere da bere mentre Damiano si avviò nell'idromassaggio con altri ragazzi.
:-Ehy Damiano!chi è la biondina?- disse il ragazzo dei capelli rosso carota riferendosi a me
:-ciao piacere,Elizabeth- porsi la mano mentre entravo in acqua con Anna e le altre.
:-piacere Matt- mi disse
io e lui iniziammo a parlare e mi interessava molto, era molto intelligente e frequentava la nostra stessa scuola. Continuai a parlare con Matt quando intravidi tra la folla Nicolas, lo avrei riconosciuto fra 1000 persone, decisi però di non guardarlo nemmeno e continuare a divertirmi con il nuovo ragazzo che avevo conosciuto.
Dopo un po' Matt propose di giocare ad obbligo o verità
:-inizia tu Brian,obbligo o verità?
:-obbligo-rispose un altro ragazzo che era con noi
E così iniziò il giro di questo gioco, tutti gli obblighi stupidi, fin quando non arrivò il mio turno.
:-Betty,obbligo o verità?-mi disse damiano
:-preferirei essere chiamata Elizabeth, comunque obbligo-
:- Ti obbligo a baciare Matt- disse lui malizioso
:-posso cambiare in verità?-dissi io, non me la sentivo di baciare uno sconosciuto
:-allora allora allora,mhhhh, ti piace ancora Nicolas?- disse lui
c'erano almeno 10 persone nell'idromassaggio e tutti aspettavano una mia risposta come se conoscessero Nicolas e la nostra storia.
:-no-dissi io -non mi è mai mai piaciuto- continuai
Vidi l'espressione di Anna e la delusione nei suoi occhi, anche se lei non parlava io sapevo quello che stava pensando la conoscevo fin troppo bene.Sapevo che lei stava pensando che il suo fidanzato era un coglione a fare quella domanda e aveva capito che a me Nicolas piaceva ancora e che non mi sarei arresa all'idea di stare con lui.Anche se devo ammettere, su una cosa si sbagliava, sul fatto che avrei rincorso ancora quel ragazzo.
dopo quello stupido gioco decisi di uscire dalla vasca e di andare in bagno, mi persi in quella enorme casa e finii nella camera di Matt, iniziai a curiosare e vedi tutti i quadri che aveva in giro per la stanza. Mi imbattei in un quadro molto bello, raffigurava lui da piccolo con un uomo.
:-Ti piace? Siamo io e mio padre-mi disse lui prendendomi la sprovvista
:-siete molto carini,comunque mi dispiace,non volevo entrare qui però ho visto che hai il bagno in camera e volevo usare quello dato che l'altro è occupato e c'è molta fila-dissi io
:-tranquilla fa pure- mi disse cordiale
dopo aver usato il bagno lui era ancora seduto sul sul suo letto e così iniziammo a parlare, e un discorso tira un altro mi chiese di parlare di Nicolas. non mi aspettavo questo tipo di domanda poiché mi ero imposta di andare a quella festa appunto per dimenticarlo però pensai che parlare di lui con un altro ragazzo mi poteva aiutare ad avere un altro parere maschile e così iniziai a parlare.

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