Capitolo 9

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Venne il capodanno,gli amici di mio padre ci raggiungevano a casa nostra,l'aria era fredda,i vetri bagnati dalla brina e il prato dalla pioggia della notte precedente.Non facevo altro che pensare all'incontro con Nicolas,mi era piaciuto stare con lui.
:-Ely,sono arrivati,sbrigati!-urla mia madre
Mi aveva obbligata a mettere uno di quel vestiti a salopette beige a righe bianche con della scarpe bianche con il tacco.Non ero più abituata a vestirmi come una bambolina ma mia madre aveva insistito così tanto che non volevo deluderla come faccio sempre.Scesi le scale e mi ritrovai davanti gli amici di mio padre e madre con i loro rispettivi figli. C'era Andrea che dall'ultima volta che lo vidi crebbe un sacco,aveva solo circa due anni in più a me,ma sembrava un 19 enne.Aveva sviluppato la barba e i baffi con il corpo da uomo con le spalle larghe e muscolose.Non mi attraeva perché ormai era un amico d'infanzia ma per lui non sembrava lo stesso.Il mio corpo rispetto all'anno scorso era cambiato,avevo la terza di seno e la vita stretta,i miei capelli si allungarono e divennero più lisci dato che da poco avevo iniziato a piastrarli.Appena ci salutammo sua madre subito mi fece dei complimenti e speravo che li pensasse sul serio,era da tempo che non mi sentivo bella ma le parole della madre di Andrea mi facevano sentire seriamente carina.Avevo dei buoni propositi per l'anno nuovo,speravo sul serio di lasciarmi il passato alle spalle e essere di nuovo serena,magari trovare qualche amica o amico stretto oppure legare di più con nicolas dato che avevamo tante cose in comune.Avrebbe deciso tutto il destino.
Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare,nel frattempo Nicolas mi inviava dei messaggi ma non potevo risponderlo dato che andrea mi stava parlando,non volevo sembrare maleducata.
:-Che scuola frequenti?-mi disse
:- Scienze umane,tu?- gli dissi io interessata a quello che diceva
:-Artistico- mi disse
calò un silenzio imbarazzante che i messaggi di nicolas spezzarono
:-È il tuo ragazzo?- mi disse lui con aria interessata come se volesse scoprirlo
:-No,non lo è- chiusi il discorso e andai in camera
risposi ai suoi messaggi e guardai fuori attraverso il vetro,lui non era in camera sua,da una parte ero sollevata poiché era normale stare con la famiglia ma da una parte avevo paura che si stesse cacciando in qualche guaio,avevo una strana sensazione.Lui nei messaggi mi chiedeva come stessi e mi mandava degli stikers divertenti e io altrettanto,non c'era mai stata una conversazione su whatsapp seria fra noi.
Andrea mi raggiunse in cameretta e nel frattempo che i genitori e gli amici parlavano e facevano una pausa prima della mezzanotte a me e lui venne l'idea di guardarci un film.Guardammo un film horror e misi la mia testa sulla sua spalla.Quel gesto poteva essere frainteso ma sapevo che lui non l'avrebbe fatto.Dopo il film iniziammo a parlare e venni a sapere che la sua scuola distava poco dalla mia,potevo prendere la metro ed ero lì.
:-hai il ragazzo quindi?- mi disse spacciato
:-no,perché,- gli chiesi io confusa
:-Perché sei molto carina e mi piacerebbe uscire con te- mi chiese timido
:-non vedo perché no- gli dissi io dopo averci pensato qualche secondo
Volevo dare un'altra possibilità ad un ragazzo,allora non avevo pensato a Nicolas perché fra me e lui c'era solo amicizia quindi non mi dovevo preoccupare.Dovevo cercare di dimenticare ciò che era successo fra me e Mario.A disturbare la nostra conversazione fu suo padre che venne a chiamarci perché era quasi mezzanotte.

Dopo la mezzanotte tutti andarono via e io rimasi da sola in camera,mi misi il pigiama ed ero pronta per andare a letto quando mi arrivò un messaggio
:-Ehy,vorrei chiederti se sei sveglia ma già so che lo sei perché ti sto guardando,che peccato che le tue mutandine le ho viste solo per così poco tempo-  scrisse nicolas
:-Ehy vergogna!- gli dissi io,facendo il dito medio verso la finestra dove intravedevo che lui mi guardasse
Mi fece cenno di venire da lui e io nel lasso di cinque minuti mi trovai nella sua stanza.

:-Chi era quello in camera tua oggi?- mi chiese all'improvviso,non mi aspettavo una domanda del genere
:-Un mio amico- gli dissi io provocandolo,volevo sapere lui cosa volesse da me
:-Non era un amico,era nel tuo letto e ti stava guardando fra le cosce- mi disse lui irritato,non capivo tale emozione
:-Cosa te ne frega dai,non sei mio fratello- dissi io
:-cosa hai fatto oggi?- continuai togliendo il discorso da mezzo
:-Sono stato a cena dai miei nonni- disse freddo
La conversazione finì lì,ci guardammo e non parlammo per 10 minuti.

:-È un coglione- Mi disse Nicolas riferendosi sicuramente ad Andrea,ci stava ancora pensando? si accese una sigaretta,non sapevo fumasse
:-Non me ne offri una?- gli dissi
:-Sei piccola,non voglio essere quello che ti fa iniziare- mi disse indifferente
:-Ah io piccola?Fino ad un'ora fa mi stavi guardando dalla finestra quando mi spogliavo!- gli dissi io
:-sbagli,lo faccio da quando ti sono cresciute le tette- mi disse ridendo
io gli diedi uno spintone amichevole e la situazione si stava scaldando,era veramente  attraente ma avevo accettato l'invito di uscire di Andrea e non volevo fare la poco di buono quindi decisi di andare via e tagliare quella chimica.D'altronde soffrivo ancora per ciò che mi era successo e non riponevo più speranze e fiducia nel genere maschile.Mi promisi di non andare più a casa sua ma non rispettai la mia promessa...

The window at night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora