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*skip time*

Passò una lunga e noiosa settimana, io uscivo dalla stanza ogni mai praticamente, georg si era ripreso velocemente ed io pure, tom e gli altri venivano a farmi visita tutti i giorni.
Molte volte tom rimaneva a dormire da me per farmi compagnia e mi portava sempre del cibo visto che quello dell'ospedale faceva altamente schifo.

E finalmente tornai a casa, era domenica sera e dovevo andare a dormire visto che il giorno dopo ci sarebbe stata la scuola, uff che palle, non mi andava di tornare a scuola, quasi spaurasti preferivo rimanere in ospedale.
I ragazzi erano venuti a mangiare da noi, dopo aver mangiato cazzeggiamo per un po' e si fecero le 23.

G: ragazzi io direi che è meglio andare a dormire
T/n: già sono stanca morta, se mi stendo sul letto penso che nemmeno 5 minuti che mi addormento
T: scommettiamo? Io dico di no
Gu: io invece dico che ha ragione t/n
B: io dico che invece georg nemmeno si cambia che si addormenta
G: ah guarda non scommetto perché è così sicuramente- iniziammo a ridere tutti
Gu: vabbè ragazzi io vi dico buona notte
Tutti: notte ragazzi.

Ci salutammo tutti, tom mi prese per i bianchi e mi baciò come se volesse mangiarmi
T: dio mi mancava baciarti così
B: si vabbè tom non la mangiare però
G: poi se proprio devi non davanti a noi - io risi leggermente imbarazzata e tom invece fece uno di quei suoi tipici sorrisini mentre mi guardava
T/n: vabbè io salgo su, notte ragazzi - salutai  tutti e salì a cambiarmi, mi misi il pigiama e mi fiondai sul letto, passarono meno di 3 minuti e mi addormentai, scommessa vinta, beccati questo tom.

Il giorno dopo mi svegliai alle 6:30 grazie alla sveglia, o forse senza grazie perché avrei dormito per altre 4 ore se solo potevo

Mi lavai i denti e la faccia, mi cambiai vestendomi con un paio di cargo neri e una felpa rossa, come scarpe misi le mie amate Jordan rigorosamente nere e rosse.

Scesi giù per fare colazione e mi ritrovai già il latte con i cereali sul tavolo, a quanto pare era stato georg visto che era seduto a tavola mentre mangiava i suoi cereali.

G: oh buongiorno, vieni ti ho preparato la colazione
T/n: grazie e buongiorno anche a te
G: tra 10 minuti dobbiamo andare, non voglio metterti fretta ma sii un po' veloce a mangiare ok?
T/n: okok.

Cinque minuti dopo finii di mangiare, sparecchiai e il tempo di togliere tutto gli altri cinque minuti passarono, così presi lo zaino e uscii di casa salutando georg.

Mentre camminavo per andare a scuola pensai a cosa faceva georg tutto il tempo in cui non c'ero in casa, boh chi lo sa.
A metà tragitto qualcuno mi si fiondò sulle spalle, mi girai di scatto per lo spavento e mi ritrovai tom che sorrideva come un bambino mentre mi guardava.

T: buongiorno meine kleine come stai oggi?
T/n: madonna mi hai spaventata, comunque bene grazie te?
T: bene ora che sto con te - disse per poi baciarmi. Lo guardai confusa
T/n: come mai tutta questa sdolcinatezza oggi?
T: non posso fare così con la mia ragazza?
T/n: si che puoi, ma di solito non lo fai così
T: oggi mi va di fare così, dai ora andiamo.

La giornata passò come le solite a scuola solo che in ultima ora quando ce ne stavamo per andare qualcuno mi fermò, era una ragazza del gruppo che mi ha presa di mira.

X: Ei, t/n aspetta vorrei.. parlarti..
T/n: uhm.. ok dimmi
X: oh innanzitutto piacere, io sono Camilla - mi porse la mano e io gliela strinsi, poco dopo arrivò tom
T: Ei t/n che aspetti and- e tu che ci fai qui? Vedi di andartene prima che-
T/n: tom calmo, vuole solo parlare - tom rimase zitto incrociando le braccia al petto con uno sguardo minaccioso
C(amilla): ascolta, io non ce la faccio più a stare con quelle galline e non ho mai voluto starci ma mi costringevano,  dicevano che avrebbero mostrato delle cose finte alla gente per rovinarmi la reputazione, e io non volevo, oggi mi hanno detto che si sono stancate di me perché non parlo mai con loro o non faccio mai nulla di divertente quindi mi hanno lasciata in pace finalmente, e sono venuta qui per scusarmi di tutto quello che ti ho fatto, davvero, io non volevo e mi faccio schifo per quello che ho fatto, non mi aspetto che tu mi perdoni o cose del genere, volevo solo fartelo sapere - beh a quelle parole rimasi un po' sconvolta sinceramente, non me lo sarei mai aspettata e so che non dovrei fidarmi ma io sono una persona che crede che a tutti si deve dare una seconda chance quindi accettai le sue scuse.

T/n: sta tranquilla, ti perdono
T: t/n ma-
T/n: tutti possono sbagliare, c'è chi sbaglia poco e chi sbaglia di più, ma questo non conta, quindi accetto le tue scuse
C:grazie mille davvero, non sai quanto significhi per me, amiche? - mi tese di nuovo la mano sorridendo
T/n: certo - sorrisi e gli strinsi la mano
T: andiamo? - ci interruppe tom con voce seria e fredda
T/n: si andiamo, ci vediamo domani allora
C: certo! Ciao e grazie ancora - disse per poi superarci.

Andammo a casa e tom durante il tragitto era serio e silenzioso.

T/n: tom tutto ok?
T: si - continuava ad avere quel tono di prima - subbiai e mi misi davanti a lui fermandolo
T/n: tom, che hai?
T: non ho nulla basta - mi sorpassò e continuò ad andare avanti senza preoccuparsi se lo stavo seguendo o no.

Tra me e me pensai : "ma che gli prende? Non sta bene questo ragazzo", decisi di raggiungerlo con passo svelto e non parlargli più.
Arrivammo davanti casa mia lo salutai con un semplice ciao e andai verso la porta, tom mi fermò prendendomi dal polso e portandomi vicino a lui

T: solo un ciao?
T/n: come vuoi che ti saluto tom? Prima fai il freddo e poi ti l'amente se ti dico ciao, come dovrei salutarti? "Oh ciao tesoro, anima, respiro, battito, già mi manchi amoruccio mio" - mentre facevo l'imitazione gesticolavo come se non ci fosse un domani
T: vabbè un bacio potevi pure darmelo
T/n: se vuoi tanto un bacio allora baciami, ma non ti aspettare che ti salti in braccio per poi portarti dentro a fare chi sa che perché non succederà
T: beh la cosa non mi dispiacerebbe sai
T/n: vuoi il bacio si o no? - non appena feci quella domanda tom mi baciò subito
T: ci vediamo allora
T/n: va bene, ciao ciao
T: ciao meine kleine - abbozzò un sorriso e io ricambiai

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Era sera tardi ormai, erano le 23:40 e io stavo andando a dormire finché non mi arrivò un messaggio, pensai subito a tom, era l'unico che mi scriveva a quell'ora perché sapeva che io andavo a dormire a quell'ora, così presi il telefono e andai a vedere cosa mi aveva scritto.

Solo che mi sbagliavo. Non era tom, ma un numero sconosciuto.

Sbloccai il cellulare e andai nelle chat per vedere che messaggio mi aveva mandato.

*numero sconosciuto*

"Se ti avvicinerai un'altra volta a lui passerai le pene dell'inferno, e non scherzo. Fa attenzione"

Ok questo messaggio mi ha fatto venire i brividi e in quello momento mi sentivo osservata così guardai la stanza un paio di volte e notai che tom mi guardava dal suo balcone, mi aveva sorriso e invitato ad uscire per parlare un po'. In quel momento mi scordai completamente del messaggio e uscii a parlare un po' con tom, a mezzanotte rientrai in camera e mi arrivò un'alto messaggio dallo stesso numero

"Io ti ho avvisato, e ripeto, fa attenzione"

Ora avevo ancora più ansia di quella che mi era venuta prima, ma provai a distrarmi stendendomi sul letto e mettendomi un po' di musica per addormentarmi

Il giorno dopo...

Continua...

// spazio autrice //
Ciao ragazzuoli, anche questo capitolo è finito spero che vi sia piaciuto in caso lasciate una stellina e niente ci vediamo al prossimo capitolo ciaoo 😽💗

Un legame inaspettato - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora