TN, una ragazza americana devastata dalla morte dei genitori, si trasferisce in Germania per vivere con suo cugino Georg. La sua nuova vita inizia con il primo giorno di scuola, dove incontra casualmente Tom, membro di una band a cui Georg fa parte...
mi risvegliai in ospedale, l'odore di disinfettante mi stava pizzicando le narici, all'inizio vedevo tutto sfocato e la prima cosa che pensai di fare era guardare che ore erano, erano le 14:17 dello stesso giorno dell'incidente, mi guardai intorno per capire bene dove mi trovavo, c'era una piccola finestra da qui filtrava la luce del sole, accanto a me c'erano i macchinari per controllare i battiti e altre cose che non sapevo a che cosa servissero, poi guardai il mio corpo e mi accorsi che avevo il polso sinistro fasciato. Dopo poco tempo arrivò un infermiere. I(nfermiere): Tu dovresti essere T/N Listing, giusto? T/N: Si.. Si sono io.. uhm.. mi può spiegare perché sono qui, cos'è successo?.. I: Allora, sei stata trovata da un gruppo di ragazzi su una costa del Lago di Sterling, hanno provato a svegliarti ma non davi segni di vita quindi hanno chiamato l'ambulanza e ti hanno portato qui. Fortunatamente non hai nulla di grave, hai solo il polso sinistro slogato e hai sbattuto forte la testa, ma non abbiamo capito come sia successo e sarebbe meglio se magari mi spiegassi l'accaduto, ovviamente se te la senti. Ah e un'ultima cosa, abbiamo provato a chiamare i tuoi genitori ma non rispondono. All'inizio non mi ricordavo nulla di quello che fosse successo, ma appena sentì l'infermiere dire la frase :"abbiamo provato a chiamare i tuoi genitori ma non rispondono" mi ricordai tutto e li scoppiai a piangere. L'infermiere preoccupato si mise vicino a me e mi calmò, dopo essermi calmata ho spiegato tutto quanto e lui rimase sconvolto. T/N: Adesso però mi scusi ma dovrei andare al bagno.. L'infermiere mi fece vedere la strada per il bagno e lo ringraziai, appena arrivata al bagno mi guardai allo specchio, ed ero in condizioni pessime. I miei capelli che dovevano essere neri e lisci erano tutti sporchi e incasinati, la mia faccia era pallida, avevo due enormi occhiaie e una fasciatura sulla testa, sicuramente per la botta che avevo dato quando la macchina è cascata nel dirupo. Dopo essermi "sistemata" ritornai nella mia stanza, poco dopo tornò l'infermiere e mi chiese se avevo dei parenti o cugini che potevano ospitarmi dato che ero minorenne e non potevo vivere da sola, avevo due opzioni o andare a vivere con i miei nonni in america oppure andare da mio cugino in germania. Se sarei andata a vivere dai miei nonni avrei sicuramente dovuto stare a casa ad aiutarli e non sarei potuta uscire con i miei amici, invece se andavo a vivere con georg sarei stata più libera di fare le cose e sicuramente mi sarei divertita. Ci pensai un po' e alla fine decisi di andare da georg anche se ciò voleva dire cambiare tutto visto che li non conoscevo nessuno, ma me ne farò una ragione. Diedi il numero di georg all'infermiere e lo chiamò per dirgli l'accaduto. Dopo un po' di ore sentì bussare alla porta, aprirono e non potevo credere ai miei occhi, c'era georg in lacrime con un mazzo di fiori e dei cioccolatini, tra l'altro i miei preferiti. Si mise accanto a me e mi abbracciò. G(eorg): Mi dispiace per quello che è successo.. davvero.. spero che almeno tu stai bene.. T/N: Beh si dai potevo stare peggio.. ahah..- feci una risata finta per sdrammatizzare G: Son contento che almeno te stai bene.. uhm ascolta so che non è facile ma oggi dobbiamo partire per la germania.. spero che non sia un problema per te T/N: nono stai tranquillo.. anzi prima andiamo meglio è.. sai qui mi viene da pensare ogni volta ai miei.. E scoppia di nuovo a piangere.. Dopo un ora andammo all'aeroporto e prendemmo il volo per la Germania. In fondo mi dispiaceva lasciare l'america li avevo tutti i miei amici, sono cresciuta li però ora non riuscire a viverci, perché ogni cosa che vedrò, mi verrano in mente i miei genitori. Dopo 2 ore andammo all'aeroporto e prendemmo un volo per la germania. Appena sono arrivata a casa la prima cosa che ho fatto era cercare la mia stanza, e rimasi a bocca aperta. La stanza era così:
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Ed aveva pure il bagno personalee, ero felicissima G: Ho chiesto ad un mio amico di arredarla mentre ero via, spero che ti piaccia T/N: grazie ma non dovevi davvero- dissi per poi abbracciarlo G: macché non ti preoccupare T/N: grazie mille ancora, ora però se non ti dispiace vorrei andare a farmi una doccia G: si certo tranquilla io vado giù a preparare qualcosa da mangiare. Dopo un'ora uscì dal bagno con l'accappatoio e cercai nell'armadio qualcosa da mettermi dato che tutta la mia roba deve arrivare domani. Mentre cercavo guardai fuori dalla finestra e vidi nella casa accanto un ragazzo che mi stava fissando, aveva dei dread raccolti in una coda, aveva un piercing al labbro e sembrava molto alto, ovviamente io per l'imbarazzo chiusi di fretta la tenda della stanza. Appena finì di preparami scesi giù per mangiare qualcosa e quando finì di mangiare andai di corsa a farmi una bella dormita come si deve.
continua...
//spazio autrice//
ed ecco il nuovo capitolo spero vi sia piaciuto e niente ci vediamo al prossimo 😽💗