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T: ma si dai t/n perché non vai tanto sei abituata a stare con più persone contemporaneamente.

Quella frase, quella fottutissima frase, la pronunciò con un'arroganza indescrivibile che mi fece bollire il sangue nel cervello. Mi girai verso di lui con uno sguardo misto tra po rabbia e stupore

T/n: come scusa? - mi alzai di scatto e strinsi i pungi fino a farmi diventare le nocche bianche
T: hai capito bene, non lo ripeterò un'altra volta - disse con menefreghismo, quel caratteri o mi stava facendo girare le palle
T/n: tom zitto - non avevo le forse per affrontare quel discorso, non adesso e soprattutto non tramite due balconi
T: oltre me e l'altro sei stata con altri vedo?
T/n: tom smettila
T: dai almeno rispondimi con quanti sei stata, basta un solo numero
T/n: tom..
T: 2? O forse 3?
T/n: tom ti prego smettila..
T: wow sono stati 4?
T/n: SMETTILA!.. SMETTILA CAZZO!.. - forse ho alzato troppo la voce perché nemmeno 5 secondi dopo sento la mia porta aprirsi
G: t/n ma che hai? È tardi va a dormire è mezzanotte dannazione - fece per avvicinarsi ma quando notò tom dall'altra parte si fermò all'istante
G: tom, non mi dire che sei tu la causa dell'urlo
T: beh in realtà si, ma ha fatto tutto da sola io ho fatto una sola domanda - disse per poi alzare le mani al cielo come se lui fosse innocente e tutto ciò lo stessi inventando
G: che ti ha chiesto? - domandò georg girandosi verso di me
T: niente non ti preoccupare, ora vado ciao georg - entrai dentro la mia stanza seguita da georg
G: t/n dimmi che ti ha detto
T/n: niente ora vai ho sonno - georg sbuffo dispiaciuto e uscii da camera mia chiudendo la porta.

Passai la notte a piangere silenziosamente dentro al cuscino per non farmi sentire e a forza di piangere mi sono addormentata.

Il giorno dopo mi sono svegliata con la sveglia e la raffica di messaggi da parte di Camilla, mi alzai dal letto e andai in cucina a fare colazione e mi ritrovai georg che si beveva il caffè

G: oh buongiorno t/n, come mai sei sveglia?
T/n: vado a scuola
G: davvero? - chiese stupito con un sorriso che si formava sulle sue labbra mentre mi passava il caffè
T/n: si, ho deciso di tornare a scuola solo perché non mi va di stare ancora in casa e lo faccio per Camilla e bill, sennò non ci sarei andata
G: allora buona giornata e spero per te che andrà tutto bene
T/n: grazie - dissi finendo di bere il caffè e poi andai su in camera a lavarmi la faccia e i denti e mi cambiami, misi un paio di jeans blu scuro e un top bianco con le scarpe del medesimo colore, mi truccai leggermente e alle 7 presi lo zaino e uscii di casa.

Ero fuori che camminavo per andare a scuola quando mi arriva una chiamata da chi se non Camilla

*inizio chiamata*
T/n: buongio-
C: ma mi vuoi rispondere a quei cazzo di messaggi?
T/n: quali messaggi?
C: quelli che ti ho inviato sta mattina - solo in quel momento mi ricordai dei messaggi
T/n: oh scusami, ma me ne ero dimenticata
C: vabbè sta tranquilla, comunque dove sei?
T/n: 5 minuti e sono al cancello, tu invece dove sei?
C: son sulla solita panchina ad aspettarti e non ho le sigarette, tu ce le hai?
T/n: e me lo chiedi pure? Stai parlando con me ti ricordo eh, dai ti saluta, 2 minuti e sono lì
C: okok, a dopo bellezza
T/n: a dopo

*fine chiamata*

Camminai i due minuti che restavano ed arrivai da Camilla che corse da me e si lanciò tra le mie braccia abbracciandomi così forte che non respiravo così gli diedi dei colpetti per fargli capire che stava stringendo troppo e subito dopo allentò la presa

C: che bello sei venuta veramente!
T/n: perché pensavi che ti davo buca all'ultimo minuto? - mi scappò una leggera risata a alla fine della frase
C: sinceramente si - ci mettemmo a ridere dopo la sua affermazione è ci incamminammo verso la panchina per accenderci una sigaretta.

T/n: ma bill viene? - chiesi guardandomi intorno mentre tiravo fuori una nuvola di fumo porgendole l'accendino
C: sisi ha detto che viene verso le 7:50 quindi dovrebbe stare qui tra 20 minuti più o meno
T/n: va bene va bene - rimanemmo lì a parlare quando un gruppetto ci si avvicina
X: ehi ragazze io sono Neil, loro sono Kayla, e Lukas
C&T/n: ciao
K(ayla): noi siamo nuovi in questa scuola e volevamo chiedervi se volevate fare amicizia
C: certo! T/n tu che dici?
T/n: si va bene
L(ukas): che stavate facendo?
T/n: niente di che, parlavamo e fumavamo

Ci conoscemmo un po' e si svelarono simpatici come ragazzi, ero contenta di aver fatto amicizia così almeno sarei potuta stare in compagnia quando bill e Camilla volevano stare da soli, continuammo a parlare fin quando non mi passa davanti tom, mi fissava ma non sapevo perché, e io fissavo lui, quando si allontanò mi ricordai che ero insieme agli altri, scossi la testa e tornai tra loro e solo li mi accorsi che mi stavano fissando, Neil, Lukas e Kayla mi guardavano confusi invece Camilla mi guardava con uno sguardo misto tra tristezza e rabbia.

K: chi era quel ragazzo che ti stava fissando?
T/n: oh ehm lui è... - non so perché ma mi sentii strana in quel momento a parlare di lui, guardai Camilla che mi salvò come sempre e parlò al posto mio
C: beh lui è il suo ex, si sono lasciati da qualche settimana ormai
L: oh mi dispiace, ma perché vi siete lasciati? Sempre se si può sapere
T/n: preferirei non parlarne - poco dopo spuntò bill e appena realizzò che ero lì seduta con lo zaino gli si formarono gli occhi con le stelline
B: dio mio t/n! Sei venuta a scuola! - mi abbracciò e poco dopo si staccò delicatamente e andò a salutare Camilla con un bel bacio e qualche carezza
T/n: ragazzi lui é bill, bill loro sono Neil, Lukas e Kayla
B: piacere ragazzi
N,L&K: piacere nostro

Rimanemmo lì a cazzeggiare ed entrammo quando suonò la campanella, le ore devo dire che passavano normalmente, l'unica cosa che cambiava e che avevo tutti gli occhi addosso e ogni tanto qualcuno mentre mi guardava bisbigliava qualcosa a quelli accanto ma non mi importava a dir la verità.
Passarono le prime 3 ore ed andammo in cortile per fare merenda, ci mettemmo vicino ad un muretto con sotto una panchina, mi misi a sede accanto a Neil, lui era alto, il viso con lineamenti perfetti, capelli corti mori e leggermente in disordine ma gli stavano bene, occhi color miele e aveva uno stile classico come quasi tutti i ragazzi, quando ero seduta notai tom che mi guardava ma non gli diedi di peso.

Stavamo ridendo e prendendo in giro la prof di tecnologia perché aveva i pantaloni leggermente trasparenti quindi gli si vedevano le mutande leopardate fucsia, mentre ridevamo Neil mi poggiò una mano sulla coscia e io sussultai leggermente al suo tocco e sorrisi e forse diventai pure leggermente rossa, ma non ero molto sicura anche se mi sentivo il viso che si riscaldava leggermente



Continua...
Ciao ragazzi, scusate la mia assenza ma non mi sono sentita molto bene e quindi mi sono voluta riposare, ma ora sono di nuovo qui a scrivere il più possibile 🤭
Comunque anche questo capitolo è finito spero che vi sia piaciuto in caso lasciate una stellina e niente ci vediamo al prossimo capitolo ciaoo 😽💗

Un legame inaspettato - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora