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E forse era meglio se non andavo sul balcone proprio in quel momento.

Notai tom che era sdraiato su una sedia mentre fumava una sigaretta con gli occhi chiusi, lo guardai attentamente e quando tirò fuori una nuvola di fumo mi accorsi che quella non era una sigaretta, ma una canna, l'ho capito dall'odore.

Lo guardai e sbuffai silenziosamente per poi continuare quello che volevo fare.
Mi misi sulla sdraio e mi accesi la mia sigaretta per poi guardare le stelle e pensare.

*tom's pov*

Ero sul balcone a fumarmi una canna in santa pace, ne avevo bisogno, e non c'è da stupirsi perché tutti almeno una volta l'hanno fumata, anche un solo tiro.

Dopo un po' riaprì gli occhi e notai qualcosa alla mia destra, così girai la testa e guardai cos'era, era lei, t/n.

Pure lei era sul balcone a fumare ma a differenza mia lei si stava fumando una sigaretta, era impegnata a guardare le stelle con uno sguardo pensieroso, e non so se era perché ero fatto ma avevo notato una lacrima scenderle sul viso e volevo sapere il perché

T: ehi - dissi con tono leggermente freddo e basso.

Lei sussultò e si girò lentamente verso di me guardando verso il basso come se avesse paura e dopo essersi guardata intorno alza lo sguardo che distacca più volte

T: che hai?
T/n: i-in che s-senso?
T: perché non mi guardi? E poi perché stai piangendo? - avevo sempre lo stesso tono freddo di prima
T/n: p-perché non voglio guardati
T: e ad una domanda hai risposto, l'altra?
T/n: non sono cose che ti riguardano quelle
T: e perché scusa? - mi stavo leggermente alterando, forse senza leggermente
T/n: perché io e te non siamo più niente - li sentì come se mi avesse tirato un pugno allo stomaco e non so nemmeno il motivo, insomma dopo quello che mi ha fatto non mi dovrebbe importare più niente di lei.
Dopo quella frase se ne rientro dentro casa sua.
Ci rimasi male un po' però dopo pensai a tutt'altro per distrarmi.

*t/n's pov*

Entrai dentro camera mia chiusi le finestre e le tende, mi girai dando le spalle al balcone e mi misi seduta a terra con le mani tra i capelli, mi venne un vuoto a pensare a quello che avevo detto a tom poco prima però per non pensarci mi alzai, mi andai a cambiare e andai a dormire.

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Mi risvegliai il giorno dopo con una chiamata da parte di non so chi, mi strofinai gli occhi mentre mi mettevo seduta e presi il telefono per poi rispondere, guardai lo schermo per vedere chi era, era Camilla

*inizio chiamata*

C: ma buongiorno tesoro
T/n: mh buongiorno, che c'è? Sono le 9 del mattino ed è domenica - dissi con una voce assonnata
C: ascolta, oggi alle 14 tu vieni a casa mia chiaro?
T/n: e tu mi hai chiamata alle 9 del mattino per dirmi sta cosa?
C: sono le 9:30, comunque si ti ho chiamato per questo
T/n: tu non stai bene lo sai vero?
C: sisi lo so, vabbè ieri sera che hai fatto?
T/n: bah niente quando ve ne siete andati sono uscita sul balcone a fumare e... - solo in quel momento ripensai a ieri, a quello che avevo detto a tom
C: e? Parla non ho mica la palla di vetro per scoprirlo
T/n: vabbè dai te lo spiego quando vengo da te
C: ma dai mi lasci in pensiero così
T/n: meglio, ora vado che mi devo fare la doccia, devo mangiare, devo mettere in ordine casa e altre cose
C: va bene va bene, ti aspetto a casa mia alle 14 chiaro?
T/n: sissignora
C: brava, ora vado ciao tesoroo
T/n: ciao cuoree

*fine chiamata*

Posai il telefono sul comodino e mi lasciai cadere all'indietro sul letto, presi un cuscino e me lo spiaccicai in faccia per poi urlarci contro, solo che a quanto pare non mi regolai con l'urlo perché georg si piombò in camera mia in un millesimo di secondo.

G: dio t/n che succede?!
T/n: tranquillo era un urlo di sfogo
G: ma sfogo di cosa? - disse mentre si sedeva accanto a me
T/n: è che non so davvero che fare georg.. sono confusa..
G: in cosa?
T/n: in tutto.. in tutto quanto, vorrei chiarire con tom e-
G: oh nonono t/n non ricominciare con questa storia! Lo so che ci stai male e che non è colpa tua tutto ciò ma è colpa della trappola di quella troia di jennifer e il suo amichetto, ma non voglio sentirti nominare il suo nome un'altra volta! Lui ha scelto di non darti ascolto e subirà le conseguenze, ma tu devi smetterla!
T/n: non urlare o ti sentirà dannazione!
G: non mi interessa se mi sente!
T/n: ugh! Quando fai così mi viene da picchiarti! - urlai per poi uscire da camera mia sbattendo la porta

*tom's pov*

Mi ero svegliato da 30 minuti, ero ancora sul letto a guardare il telefono fin quando non sento delle urla di georg e.. t/n, così mi avvicinai alla porta del balcone e origliai anche se non erano fatti miei

G: oh nonono t/n non ricominciare con questa storia! Lo so che ci stai male e che non è colpa tua tutto ciò ma è colpa della trappola di quella Troia di jennifer e il suo amichetto, ma non voglio sentirti nominare il suo nome un'altra volta! Lui ha scelto di non darti ascolto e subirà le conseguenze, ma tu devi smetterla!
T/n: non urlare o ti sentirà dannazione!
G: non mi interessa se mi sente!
T/n: ugh! Quando fai così mi viene da picchiarti! - subito dopo sento la porta sbattere con una violenza indescrivibile e poi un sospiro pesante da parte di georg

Volevo sapere di più, cosa lei diceva di me, e lo avrei chiesto a georg perché di sicuro con lei non ci parlo, così lo chiamai per farlo venire da me.

*t/n's pov*

Passarono dei minuti ed io ero a fare colazione in santa pace con il caffellatte e i biscotti.
Scese mio cugino e mi guardò per un attimo

G: io vado a casa kaulitz
T/n: va bene, io alle 14 vado da Camilla
G: okok, dimmi se devo venire a prenderti ok?
T/n: si grazie
G: di nulla e scusa per prima
T/n: tranquillo, scusami tu

Mi sorrise e mi saluò per poi uscire dalla porta.

Dopo altri 5 minuti finii di mangiare e andai su a cambiarmi così mi tolsi il pigiama e cercai qualcosa di carino nell'armadio da mettermi per andare da Camilla però mentre cercavo mi arrivò un messaggio "Georg❤️‍🩹"
G: t/n
T/n: si?
G: sono in camera di tom, chiudi quelle tende

Non capivo di che stava parlando così mi girai e notai che la tenda era spostata ai lati lasciando la bella vista su di me in intimo, notai georg e dietro di lui c'era tom, diventai rossa come un pomodoro dall'imbarazzo e corsi subito a chiudere le tende "ma me lo poteva dire prima sto coglione!" pensai tra me e me coprendomi la faccia con le mani e sbuffare, poco dopo lasciai cadere le mani lungo i fianchi e tornai a cercare qualcosa da mettermi.

Dopo un po' trovai cosa mettermi così mi fiondai in bagno a lavarmi.
Il tempo di farmi la doccia, lavarmi i denti, truccarmi, sistemarmi i capelli e sistemare camera mia che si fece l'ora di andare, aprii di nuovo le tende e notai georg sul balcone sempre insieme a tom, ugh il mio cervello non regge più la situazione ma sto facendo del mio meglio per nasconderlo, dovevo scrivere a georg che stavo andando ma non mi andava così ne approfittai e glielo dissi dal balcone.

Uscii sul balcone e guardai georg cercando di non guardare tom

T/n: georg io sto andando - appena sentì la mia voce si girarono a guardarmi
G: va bene, fai la brava e scrivimi quando sei lì e quando ti devo venire a prendere
T/n: okok, ci vediamo sta sera - dissi per poi correre giù a prendere la borsa e lo skate.

Uscii e partii con lo skate, quando passai davanti a casa kaulitz salutai georg con la mano per nemmeno un secondo dato che andavo abbastanza veloce

*tom's pov*

Passò t/n sullo skate e saluto georg con la mano, la guardai come se la sua immagine fosse a rallentatore, i lunghi capelli neri sistemati che si muovevano con il vento, il viso truccato in modo leggero, il top rosso senza maniche, i pantaloni neri più grandi di qualche taglia, le scarpe rosse e nere abbinate ai vestiti, i suoi occhi verdi smeraldo in cui mi ci sono perso un sacco di volte, il suo bel sorriso perfetto, la sua pelle liscia e chiara, insomma tutto.. e cazzo quanto era bella...

Continua...
Yoooo bellissimi come vaa? Ci sono andata leggera dai
Comunque anche questo capitolo è finito spero che vi sia piaciuto in caso lasciate una stellina e niente ci vediamo al prossimo capitolo ciaoo 😽💗

Un legame inaspettato - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora