Prologo

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"Emma, sveglia! Sono le 9:30!"
Le grida di mia madre mi fecero svegliare di colpo, facendomi cadere dal letto.
"Un giorno la crucio quella donna!"
Mormorai tra i denti, toccandomi la testa dolorante. Mi alzai e andai a farmi una doccia, dopo scesi in cucina dove mia madre stava preparando la colazione.
"Buongiorno mamma!"
Le dissi, prendendo posto a tavola.
"Buongiorno Emma. Hai dormito bene?"
Mi chiese senza neanche guardarmi, continuando a trafficare con mestoli e padelle.
"Benissimo!"
"Il risveglio però non è stato dei migliori..."
Pensai tra me e me. Proprio in quel momento arrivò mio padre.
"Buongiorno a tutte e due!"
Disse e si sedette anche lui.
"Buongiorno!"
Rispondemmo in coro. Dopodiché tutti mangiammo la colazione in silenzio. Quando finimmo osservai l'orologio e vidi che erano le 10:00, quindi dovevamo prepararci se volevamo arrivare alle 11:00 alla Stazione King's Cross. Salii in camera mia, indossai una t-shirt verde, un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica, presi il mio baule e scesi di sotto.
"Sei pronta?"
Mi chiese mio padre.
"Si, possiamo andare!"
Gli risposi, raggiante.
"Ti senti emozionata visto che andrai in questa nuova scuola?"
Mi domandò mia madre, mentre ci apprestavamo a salire in macchina.
"Non sai quanto! Spero non sia come le scuole magiche italiane, quelle erano davvero brutte!"
Ammisi, molto emozionata. Mi ero da poco trasferita in Inghilterra per via del lavoro di mio padre. Lui era un bravissimo Guaritore ed aveva ottenuto un lavoro al San Mungo, quindi avevo dovuto lasciare la scuola che frequentavo lì ed ero stata ammessa alla prestigiosa scuola di Hogwarts. Sapevo molte cose su essa: me le aveva raccontate mia madre perché ci era andata anche lei. Mi aveva parlato delle quattro case, delle lezioni, dei professori, del preside... Lei era stata una Corvonero e sperava che anche a me affascinasse la sua stessa casa ma, a dir la verità, io ero molto attratta dai Serpeverde. Non ne conoscevo il motivo, ma speravo di finire lì.
"Secondo voi mi farò degli amici e sarò una brava studentessa? Sapete, io ho già quindici anni, quindi andrò direttamente al quinto anno e sono preoccupata per i G.U.F.O.... Non sono sicura di riuscire a superarli, visto che non ho le stesse basi degli altri."
Dissi, un po' timorosa.
"Non preoccuparti, sarai una studentessa fantastica e ti farai tanti amici!"
Mi rassicurò mio padre. Io gli sorrisi e mi accorsi che ero arrivata alla stazione. I miei mi accompagnarono al binario 9 ed iniziai a guardarmi intorno.
"Ma qui non vedo nessun binario 9 ¾. Com'è possibile?"
Chiesi sconcertata, continuando a guardarmi intorno.
"Non preoccuparti, ora dobbiamo solo attraversare questo muro."
Mi spiegò mia madre. La guardai sgomenta, ma non dissi niente. Le presi la mano e, insieme a lei, corsi verso il muro come mi aveva spiegato, tenendo gli occhi chiusi per la paura. Quando li riaprii mi trovai davanti un enorme treno e tantissimi ragazzi che correvano da ogni parte.
"Ora devi andare, altrimenti perderai il treno."
Disse mio padre. Così salutai entrambi e salii in cerca di uno scompartimento libero. Erano tutti occupati, allora decisi di entrare nel primo che mi sarei trovata davanti. E così feci.
"Salve! Non è che potrei stare nel vostro scompartimento? Sono tutti pieni."
Chiesi, un po' in imbarazzo alle quattro persone che lo occupavano. Era due ragazze, molto probabilmente della mia età e due ragazzi praticamente identici che sembravano più grandi.
"Certo!"
Mi rispose una ragazza bassina dagli occhi castani e i capelli lisci biondo cenere.
Le sorrisi e andai a sedermi vicino a lei, poi mi presentai.
"Piacere, io sono Emma Swan!"
"Piacere, io mi chiamo Helen O'Brien!"
Mi disse la ragazza di prima.
"Io sono Lali Jones! Piacere."
Mi disse quell'altra ragazza che era alta quanto me e aveva gli occhiali, occhi marroni e capelli castani abbastanza lunghi.
"Io sono Fred Weasley! E lui è il mio gemello, più brutto ovviamente, George!"
Rivolsi la mia attenzione ai gemelli, sorridendo leggermente per la presentazione di uno dei due. Erano entrambi molto alti e robusti, avevano i capelli rossi, gli occhi color nocciola e il viso cosparso da lentiggini. Non sembravano esserci evidenti differenze tra i due, tranne un neo che George aveva sul collo a differenza di Fred.
"Sarà difficile riconoscerli..."
"Hey... Emma non credergli, sono io il più bello!"
Disse George, facendomi un ghigno.
"Ovviamente George!"
Gli dissi, scoppiando a ridere.
"Sono simpatici. Andremo sicuramente d'accordo."
"Questa ragazza mi piace!"
Ammise lui, scompigliandomi i capelli. Gesto che mi fece infuriare come non mai.
"Non osare mai più toccarmi i capelli, chiaro? Odio chi lo fa!"
Gli rivolsi uno sguardo di fuoco e, irritata, cercai di sistemarmi guardando il mio riflesso al finestrino.
"Okay. Scusa, scusa. Giuro solennemente che non lo farò mai più."
"Bene."
"Mamma mia. Quante storie per dei capelli."
Guardai Fred e gli feci la linguaccia.
"Ognuno ha le sue fisse Rosso. Non metterti a discutere con me, fidati. Perderesti in partenza."
Detto questo, iniziai una fitta conversazione con Lali, Helen e George, ignorando Fred. Non ero realmente arrabbiata, mi divertiva solo prendere in giro le persone. Dopo un po', però, gli lanciai un'occhiata e mi accorsi che mi stava osservando. I nostri sguardi, allora, si incrociarono ma mi girai subito, imbarazzata.
"Che ha da guardare? Ho forse qualcosa che non va?"
Decisi di non pensarci troppo e continuai a dialogare come niente fosse, ma non potetti evitare di ascoltare un pezzo di conversazione tra i gemelli.
"Credo che quest'anno sarà interessante."
"Cosa te lo fa pensare?"
"Sensazioni."
"Okay. Comunque cosa ne pensi di Emma? Ti ha risposto in modo molto sfrontato fratellino, già la adoro!"
"È una tipetta interessante. Espansiva, schietta e sfrontata. Mi piace."
"Ti ha proprio conquistato, vero Freddie?"
"Scherzi George? Ci vuole di più per conquistare Fred Weasley."
"Se lo dici tu. Io penso ti abbia proprio stregato."
Un lieve rossore mi imporporò le guance.
"Perché arrossisco? Non è da me. Non sono come le altre ragazzine che impazziscono per i ragazzi. Ho sempre odiato tutto questo, eppure quello che ha detto George non mi dispiace più di tanto. Ma che dico? Ti prego Emma, riprenditi!"
Nel mentre, il castello apparve da dietro le montagne. Allora, abbandonai ogni pensiero e iniziai ad osservarlo incantata.
"La mia nuova avventura sta per iniziare!"

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