Capitolo 19

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POV'S HELEN
La giornata era già stata piuttosto "movimentata" ed ora ci si metteva pure quell'ochetta che flirtava con Fred.
"Quanto vorrei strozzarla!"
Peccato che non potevo. Almeno non in un pub davanti a tutta questa gente... L'unica cosa che ora volevo era tornarmene ad Hogwarts, chiudermi in camera e affogarmi nella vasca del dormitorio. Tutta questa situzione era incredibile: io e Emma innamorate dello stesso ragazzo.
"Non può essere vero. Eppure lo è."
In qualche modo saremmo riuscte a risolvere tutto...
"Almeno credo... Spero..."
"Beh... Ragazzi. Io voglio tornare ad Hogwarts."
A parlare era stata Lali, evidentemente infastidita dall'intimità di Jazmine e George.
"Poverina... La capisco benissimo!"
Emma annuì d'accordo.
"Ragazze, vengo con voi."
Detto questo tutte e tre ci alzammo e, dopo aver salutato i ragazzi e volutamente ignorato Jazmine, uscimmo dai Tre Manici di Scopa.

POV'S EMMA
"Finalmente sono uscita da lì! Non ce la facevo più a sopportare quella! Io non sono mai stata paziente... Oggi non so come ho resistito al desiderio di strozzarla. Non riesco a credere che esistano ragazze tanto superficiali da provarci con tutti. Sono sempre più orgogliosa di come sono anche con tutti i miei difetti. Meglio essere isterica che viziata e vanitosa! Come può George uscire con lei?!?! E poi Fred che le dava corda! Meno male che c'è Draco. Non l'ha pensata proprio. Anche se mi ha stupito molto. Lui è sempre stato un dongiovanni... Questo vuol dire che è davvero preso da me... Che dolce! Forse è il caso che dia a lui una possibilità..."

POV'S LALI
"Ora devo smetterla di pensare a George e concentrarmi su Theo. Appena arrivata ad Hogwarts voglio parlarci e chiarire tutte... Spero davvero che capisca!"
In una mezz'oretta arrivammo a scuola e iniziai a cercarlo, ma non lo vidi né in Sala Grande né nei corridoi... Forse era nella sua Sala Comune.
"Emma, non è che potresti vedere se Theo è in Sala Comune?"
Chiesi alla mia amica.
"Certo. Non preoccuparti. Venite anche voi... Vi faccio entrare."
"Ma non è contro il regolamento?"
Domandò Helen.
"Effettivamente è così. Ma non ci sono molti professori né studenti in giro, quindi non lo saprà nessuno."
Ci spiegò la Serpe sfoggiando il suo solito ghigno da malandrina. Decisi di non pensare alle regole per un giorno e di andare con lei. Lo stesso fece Helen. Arrivammo poco dopo nei sotterranei ed entrammo nella Sala Comune che si trovava dietro un quadro e la si accedeva tramite una parola d'ordine. Quello che vedemmo appena entrate ci lasciò sconvolte. Lindsey e Blaise si trovavano su un divanetto e si stavano baciando con molta passione. Non si accorsero nemmeno di noi, finché non feci un colpo di tosse. A quel punto si staccarono all'istante e, vedendoci, arrossirono indecentemente.
"Beh... Buon pomeriggio!"
Salutò Emma, continuando a ghignare.
"...Sera..."
Disse Lindsey, ancora molto rossa.
"Ecco... Beh... Forse è il caso che vada... Ci vediamo dopo Lindsey! Ciao ragazze..."
Detto questo Blaise si alzò e si dileguò nei dormitori.
"Ora tu ci racconti tutto quello che è successo..."
Dissi, sedendomi accanto alla mia amica.
"Nei minimi dettagli."
Aggiunse Helen.

POV'S LINDSEY
Mi avevano beccato con le mani nel sacco, quindi dovevo per forza raccontare.
"Okay..."
Feci un respiro profondo e iniziai il mio racconto.

•FLASHBACK•
Dovevo assolutamente parlare con Blaise, così mi diressi verso la sala comune e lo trovai con Theo. Curiosa, iniziai a origliare la loro conversazione.
"Allora... Tutto chiaro?"
Chiese Blaise all'altro.
"Chiaro come l'acqua."
Rispose questo.
"Ma ora parlami di te e la moretta... Lindsey, giusto?!"
Continuò.
Blaise divenne d'un tratto rosso e iniziò a giocherellare con le dita.
"Ecco... L'altra volta ci stavamo per b-baciare e... Sei arrivato tu..."
Ammise balbettando.
"Questo ormai lo sappiamo tutti stupido! Voglio sapere se è una cosa seria..."
Borbottò impaziente Theo.
"Oh... Ehm... Ecco... Si..."
Confessò, arrossendo ancora di più.
A quelle parole uscii dal mio nascondiglio e salutai i due con la mano, fingendo di non aver sentito niente.
"Ciao ragazzi. Di cosa stavate parlando?"
Chiesi con finta ingenuità.
"Beh, ora vado... Ci vediamo dopo Blaise!"
Esclamò Theo e, dopo aver fatto l'occhiolino all'amico, se ne andò.
"Ecco... Stavamo parlando di quello che stava per succedere l'altra volta..."
Ammise, piuttosto in imbarazzo. Iniziai a ripensare al quasi bacio e arrossii anch'io.
"Oh si... Ricordo... E mi devi delle spiegazioni..."
Dissi, un po' impacciata.
"Ecco... Tu mi piaci, cavolo! E quanto mi piaci... Anzi ti amo!"
Divenni ancora più rossa e stavo per rispondergli quando mi prese la mano e mi trascinò in Sala Comune. Precisamente nella sua camera.
"Ora spiegami cosa vorresti fare!"
Esclamai con fare malizioso.
"Niente niente... Volevo solo farti assaggiare una cosa!"
Ribattè lui.
"Allora va bene..."
Lui allora aprì un cassetto e ne tirò fuori uno spiedino di pallotti cioccocremosi...
"Oddio! Quanto amo questi dolci!!! Come fai a sapere che sono i miei preferiti?"
Chiesi, leccandomi le labbra.
"So tutto di te..."
Mi rispose, sorridendo.
"Aww!! Il suo sorriso è qualcosa di meraviglioso!!"
"Sei uno stalker!"
Continuai, mentre afferravo lo spiedino e assaggiavo uno dei cioccolatini su di esso.
"Hmmm... Mi è capitato il cioccolato al latte! Buono!"
Esclamai e diedi un altro morso.
"Mangia... Non fare complimenti!"
Ne mangiai un altro boccone.
"Bleah! Cioccolato fondente! Lo odio..."
Feci una faccia disgustata. Blaise, intanto, si avvicinò... Forse un po' troppo.
"Fammi assaggiare..."
"Ma come facciamo?! Ad ogni morso il gusto cambia!"
Lui mi fissò per alcuni secondi con uno strano sorrisetto.
"Chi ha detto che voglio dare un morso al pallotto cioccocremoso..."
Detto questo mi prese per le spalle e fece combaciare le nostre labbra. Il bacio fu molto dolce e ci staccammo solo per riprendere fiato.
"Veramente buono... Non capisco come faccia a non piacerti il cioccolato fondente!"
Mi disse, accigliandosi.
"Penso proprio che mi piacerà d'ora in poi..."
Risposi, con aria sognante. Lui si avvicinò di nuovo, fino a far sfiorare le nostre labbra.
"Senti... Ma noi che siamo?"
Mi chiese.
"Maghi!"
Esclamai ironicamente.
"Non intendevo questo. Quello che voglio sapere è... Noi siamo una coppia?"
Non risposi. Lo baciai di nuovo.
"Ovvio che siamo una coppia. E lo saremo per sempre..."

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