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Jeongyeon era a casa già da due ore e di Nayeon non c'era traccia. Tzuyu le aveva detto che non aveva notizie ma, se ne avesse avute, gliel'avrebbe detto. Finalmente alle undici e mezza Nayeon tornò a casa. Jeongyeon finse di non averla aspettata sveglia, quindi si stese e chiuse gli occhi. L'altra entrò in camera silenziosamente, controllando prima la sua piccola e vedendo che anche Jeongyeon si era addormentata. Si sedette con cautela sul letto per togliersi i tacchi ma sentì qualcosa muoversi.

-Sei tornata.- disse Jeongyeoncon la voce rauca, come se si fosse davvero appena svegliata.

-Oh scusa, ti ho svegliata.

-Non preoccuparti.

Aveva mille domande ma non ne fece neanche una. Nayeon andò in bagno per prepararsi per dormire e tornò a letto dopo un quarto d'ora circa. Inutile dire che Jeongyeon era ancora sveglia.

-Sei ancora sveglia, mi dispiace, davvero.

-Non preoccuparti, a prescindere non riesco a dormire.

-Vuoi una camomilla?

Jeongyeon sorrise e si mise seduta; Nayeon si posizionò accanto a lei.

-Che ore sono?

-Credo quasi mezzanotte.

-Deve essere stata una bella serata.

Nayeon annuì lentamente. -Anche per te lo è stata.

-Sì, anche se pensavo ad altro.- Nayeon rimase in silenzio, non sapeva cosa rispondere. -Sai... E' davvero strano e frustrante. Se tu non fossi stata in coma tutto questo non esisterebbe e tu saresti solo mia. Invece ora sto qui a sperare che tu mi possa amare di nuovo. Prima avevo tutto, avevo la mia famiglia; ora, se ci dovessimo lasciare, l'unico ricordo che mi rimarebbe di te sarebbe Chae. E mi dispiace se questo discorso ti mette disagio ma non posso fare a meno di parlarne. Sai, quando sono tornata a casa e tu non c'eri ho bevuto una bottiglia intera di vino da sola. Le parole e le lacrime escono da sole, non posso farci nulla.

Nayeon non sapeva cosa dire ma stava iniziando a capire quanto fosse importante per Jeongyeon. Nonostante l'odore di alcol, le si avvicinò e la strinse in un abbraccio. Vedere quella ragazza piangere le faceva male. Era sempre così gentile con lei, non meritava di avere il cuore spezzato. Quell'abbraccio fece bene a Jeongyeon, la quale si lasciò andare, spinta anche dall'alcol, a qualche singhiozzo, mentre Nayeon le accarezzava i capelli. Una volta che si fu calmata, Nayeon si allontanò lentamente e le asciugò una lacrima che le stava scorrendo sulla guancia sinistra; senza dire nulla si stese per dormire. Jeongyeon fece lo stesso e, spenta la luce, chiuse gli occhi cercando di riacquisire la calma.

***

-Indecisa?- domandò Sana versando del caffé per la sua amica. -Cosa ti fa essere indecisa?

-No, più che altro cosa ti piace di Minhyuk?

-Il suo sorriso, la sua gentilezza-

-E' solo l'inizio, lo fa solo per conquistarti.- la interruppe la latina.

-Zitta e falla parlare.- la rimproverò la giapponese.

-E' sempre presente per me, ma anche Jeongyeon lo è. Io e Minhyuk andiamo d'accordo e lavoriamo bene insieme. Inoltre, è un bel ragazzo.

-E di Jeongyeon che mi dici?

-Non lo so... Mi trovo bene con lei e odio vederla soffrire.

-Credo che dovresti dare tempo al tempo.- disse Sana. -Anche se sarà dura per Jeongyeon.

-Ma lei è capace di aspettarti per anni, anche al costo di soffrire.- aggiunse Tzuyu. -Io ti avrei già lasciata.

-Tzu...- la rimproverò nuovamente la fidanzata.

-Ora è meglio che vada a lavorare. Ci vediamo.- disse Nayeon alzandosi dal divano.

-Ah, fate qualcosa per i sei mesi di Chaeyoung?- domandò Sana.

-In verità... Non ne abbiamo ancora parlato. Vi faccio sapere.

***

Mancavano esattamente dieci giorni al compimento dei sei mesi della piccola Chaeyoung e l'idea di organizzare una piccola festa aveva sfiorato la mente di Nayeon. A lavoro non fece altro che pensare a cosa fare.

-Nayeon.- la chiamò Minhyuk. -Poi non mi hai più fatto sapere cosa vuoi fare.

La ragazza lo guardò confusa. -Cosa?

-Il viaggio a Tampa. Te ne parlai la settimana scorsa.

-Giusto! Scusa, ho avuto altro per la testa. Ti posso far sapere domani?

-Sì, ma entro domani, devo prenotare volo e albergo.

Minhyuk aveva un incontro a Tampa e sarebbe andato là per tre giorni. Nayeon l'aveva aiutato ad organizzare il discorso e il ragazzo aveva detto che sarebbe stata un'ottima idea se lei fosse andata con lui. La ragazza, però, presa da mille pensieri, se n'era dimenticata. Nonostante Minhyuk le avesse dato la possibilità di scegliere, tecnicamente, secondo il contratto che avrebbero firmato, lei sarebbe dovuta andare con lui. La ragazza voleva prima parlarne con Jeongyeon, per via di Chaeyoung. Essere una madre poteva rappresentare un ostacolo nel mondo del lavoro, è per questo che il capo le aveva dato la possibilità di scegliere e Nayeon l'aveva apprezzato molto.

***

Tornata a casa, Nayeon gettò la borsa sul divano e si gettò all'indietro. Jeongeyon uscì dalla cucina già impegnata. -Hey.

-Hey. Posso parlarti un attimo?

-Sì, dimmi.- La ragazza camminò verso di lei e si sedette.

-Vedi, dovrei partire per Tampa per tre giorni la settimana prossima. Volevo sapere se per te ci sono problemi. Tornerei il giorno prima dei sei mesi di Chae.

-No, nessun problema, posso cavarmela da sola per due giorni.- disse scherzando. -Magari posso portarla a lavoro. Mina sarà felicissima di prendersene cura.

-No, Mina no.- Jeongyeon la guardò confusa. -Non mi va che degli estranei stiano con mia figlia. Io non faccio avvicinare Minhyuk, tu non fai avvicinare Mina.

-Okay... Ma non è un'estranea, è mia amica.

-Un'amica di venticinque anni.

-Qual è il problema?

-Nessuno. Quindi gli dico di sì?

-Sì...

-E per i sei mesi di Chae vogliamo fare qualcosa?

-Volevo parlartene uno di questi giorni. Pensavo una cosa con i tuoi, Sana, Tzuyu, Momo, magari Dahyun e, se per te va bene, Mina.

Nayeon aggrottò le sopracciglia. -Vorrei invitare anche Minhyuk.

Jeongyeon storse la bocca. -E'... Mia figlia.

-Prima o poi la dovrà conoscere.

-Preferisco più poi che prima. Facciamo una cosa: io non dico nulla a Mina e tu non dici nulla a Minhyuk.

-Bene.

bene

il viaggetto con Minhyuk ci mancava

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora