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Mina e Jeongyeon finsero che nulla fosse accaduto. La più grande delle due pensò che fosse stata tutta colpa dell'alcol, non avendo mai visto Mina in quelle condizioni, e preferì non citare l'avvenimento per non metterla a disagio. Inoltre, aveva una sola cosa in testa: vedere Nayeon.

Si rividero solo quella sera alle sette.

-Hey, Chae?- domandò Jeongyeon non appena entrò in camera.

-Mia madre voleva stare ancora un po' con lei. Abbiamo un po' di tempo sole.

Jeongyeon ebbe qualche pensiero poco aggraziato su come passare la serata, ma li rimosse subito quando ricordò che non erano più i vecchi tempi.

-Bene, potremmo sistemare i giochi e i regali che-

-Vogliamo uscire?- propose Nayeon.

L'altra rimase quasi parallizata per qualche secondo, non se lo aspettava. -Chiedo a Momo e tu a Tzuyu e Sana?

-Non c'è bisogno di disturbarle. Non è che litighiamo solo quando stiamo da sole.

-Cioè... Tu intendi solo io e... Te?

-Se vuoi.

-Certo che voglio! Dove vuoi andare?

-Dove ci siamo conosciute?

Jeongyeon arrossì. -Lavoravo in un bar e tu eri mia cliente.

-Andiamo là allora.

La trentatreenne non capiva cosa stesse accadendo ma non fece domande. Lei e Nayeon uscirono di casa e si diressero al famoso bar. Aveva uno stile un po' rozzo, Nayeon non se lo aspettava affatto.

-Io frequentavo questo posto?

-Sì... Con Tzuyu.

-Ah... Aspetta, ma non sei un'avvocata? Perché lavoravi qui?

Le due si sedettero ad un tavolo. -Avevo bisogno di più soldi per pagarmi la casa. Era un brutto periodo.

-Oh... Che mi consigli?

-Il frullato di fragola qui è molto buono.

-Speriamo che questa volta rimanga nel bicchiere.- disse la ragazza scherzando. Jeongyeon, però, non rise. La guardava come se avesse davanti un fantasma. Nayeon non capiva cosa avesse detto di sbagliato. -Ti ho dato fastidio in qualche modo?

-Puoi ripetere cosa hai detto?

-Ho detto "speriamo che questa volta rimanga nel bicchiere". Ricordo che l'ultima volta un imbranato me lo versò addosso.

Jeongyeon la guardò seriamente negli occhi. -Io, io te lo versai addosso.

La ragazza sgranò gli occhi. -Scusa, non volevo dirti che sei un'imbranata.

-No, non è questo... Nayeon, tu ricordi il nostro primo incontro.

-Lo ricordo?- domandò più che confermarlo. -Quindi è stato al nostro primo incontro che me lo versasti addosso. Però... Io non mi ricordo di te, ricordo solo il frullato cadermi addosso.

-Forse... Stai recuperando la memoria.

Nayeon sorrise. -Allora dobbiamo festeggiare. No?- domandò vedendo che Jeongyeon non era tanto emozionata come lei.

-Sì.

-Cosa c'è che non va?

-No, nulla.

-Dai, puoi dirmelo.

Jeongyeon sorrise imbarazzata. -E' stupido ma... Quasi non voglio più che ti torni la memoria.

Il sorriso svanì dal volto di Nayeon. -Ah no?

-L'idea che ti possa innamorare di me per la seconda volta mi piace.

Nayeon sorrise di nuovo e le strinse la mano che era sul tavolo. -Non credo che mi potrà tornare totalmente la memoria. Se sì, sarà un processo graduale e lento. E se la memoria mi dovesse tornare, certamente non dimenticherò tutto quello che è accaduto dopo il coma, semplicemente avrò dei ricordi in più.

-Beh... Dopo il coma hai solo ricordi negativi di me.

-Non è vero, sono successe tante cose piacevoli. E non dimenticherò mai questi bei momenti con te. Questa volta davvero.

Jeongyeon sorrise e ricambiò la stretta alla mano. -Neanch'io.

-Buonasera, desiderate ordinare?

Nayeon e Jeongyeon si staccarono e Jeongyeon prese parola, più che altro per far allontanare il cameriere. Chiese due frullati alla fragola, in onore del ricordo del loro primo incontro.

-Esattamente come ci siamo conosciute?

-Venisti con Tzuyu qui, faceva freddo e pioveva. Vi eravate probabilmente riparate dalla pioggia. Quando vi vidi pensai che foste delle belle ragazze. Venni a prendere gli ordini e neanche mi rivolgeste lo sguardo. Quando poi ti portai il frullato... Te lo misi davanti ma, perdendo l'equilibrio del vassoio, feci cadere quello di Tzuyu addosso a te. Ti arrabbiasti moltissimo e Tzuyu mi lanciò addosso gli insulti peggiori. Presi subito dei fazzoletti ma, ovviamente, la macchia non si levò. Ti diedi il guadagno della settimana per farla smacchiare in lavanderia.

-Oh... Mi dispiace.

-Non fa niente. Almeno ho potuto rivederti. Venisti a posta per chiedere di licenziarmi.

Nayeon si mise le mani in faccia per la vergogna. -Come hai potuto innamorarti di me?

-Me lo sono chiesta anch'io. Ero incredula quando ti sentii discutere col proprietario, così ti portai fuori e discutesti con me per almeno mezz'ora. Da allora non ti sei fatta vedere per un po', finché non tornasti con Tzuyu una sera, non so per quale ragione. Da allora venisti quasi tutti i giorni ed io... Non potevo fare a meno di guardarti da lontano.

-Tu meriti tutta la felicità di questo mondo. Sei davvero una bellissima persona, Jeongyeon.

-I vostri frullati.- disse il cameriere mettendoli davanti a loro.

-E' stato più bravo di me.- disse Jeongyeon ridendo.

-Menomale, l'ultima volta mi sono fidanzata con la persona che mi ha versato il frullato addosso, non mi va di fidanzarmi con quel tipo.

-Tu eri fidanzata ma io non ne avevo idea. E' per questo che iniziai a corteggiarti. Ma, ovviamente, Minhyuk questo non lo sa e non ci ha mai credute.

-E' per questo che litigai con lui?

-Diceva che mi vedevi alle sue spalle ma non era vero, non l'hai mai tradito. Solo, un giorno lo lasciasti. E lui era furioso. Quando scoprì che ci eravamo messe insieme... Lì iniziò la questione del tribunale. Non so se lo sai ma ti fece causa per il possesso della casa.

-Tzuyu mi ha accennato qualcosa.

-Alla fine decidesti di rinunciare, non aveva neanche senso quella guerra. Poi si calmò anche lui e ristringeste i rapporti. Ovviamente... Io non ne ero entusiasta, era pur sempre il tuo ex, ma non ti dissi nulla.

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora